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Interviste SOMMARIO

GIACOMO VOLI: Il ritorno del Joker, nuovo cantante dei Rhapsody Of Fire e dei Teodasia, in esclusiva per Vero Rock Italia

E´ una sensazione a dir poco inusuale quando ti rincontri con una persona che conosci, a distanza di soli pochi anni, e scopri quanta strada e quanti traguardi importanti è riuscita a segnare in un lasso di tempo così breve: dopo il nostro primo felice incontro, avvenuto con esattezza il 16 Luglio 2014, presso l´Airport One di Centocelle (Roma), nel quale il buon Giacomo si esibì principalmente in un repertorio di cover e riletture di classici del rock (oltre al suo primo singolo – n. d. r.), uscito solo da pochi mesi dalla sua brillante avventura alla prima edizione del talent show televisivo The Voice Of Italy, eccoci adesso, a distanza di poco meno di due anni e mezzo di nuovo assieme a parlare delle sue recenti ed esilaranti avventure musicali, dei piacevoli ricordi del passato e soprattutto dei suoi progetti futuri! L´occasione della sua discesa nella Capitale assieme ai Teodasia, di cui fa parte da circa un anno come frontman, lo scorso 17 Novembre presso il Jailbreak Live Club di Roma, in apertura agli storici canadesi Anvil, per promuovere il loro ultimo Metamorphosis, uscito solo a Ottobre scorso, è stata dunque propizia per riabbracciare un artista ma prima ancora un amico del quale ho seguito costantemente gli sviluppi e i suoi progressi musicali, seppur solo in via telematica, e con cui sono rimasto in contatto negli ultimi due anni! Insomma un secondo incontro che mi ha permesso di tastare quali sono le sue aspirazioni e ambizioni per il futuro imminente, soprattutto dopo la notizia di solo pochi giorni fa della sua entrata ufficiale negli storici Rhapsody Of Fire al posto del dimissionario Fabio Lione: ed è sempre un piacere riscontrare come, nonostante questa sua escalation musicale, il nostro Jack sia rimasto sempre con i piedi per terra, cercando di portare avanti solo progetti di cui si sente realmente parte integrante e che rispecchino pienamente il suo spirito…Ma adesso, a conclusione di questa doverosa premessa, passiamo dunque la parola al nostro amato ospite!

Allora caro Giacomo, finalmente dopo due anni ci siamo rincontrati per una nuova entusiasmante intervista! E´ sempre un piacere avere la possibilità di intervistare un amico e un artista che ho visto crescere e che stimo. Cosa è successo nella tua carriera artistica in questi ultimi due anni, dal 2014 a oggi? Cosa è cambiato nella tua vita e quali sono le nuove sfide che stai affrontando?
(Giacomo Voli):”Ciao Raffaele, grazie a te e a Vero Rock Italia per questa possibilità, è sempre un piacere rivederti dopo questi due lunghi anni! Sicuramente suonare tanto dal vivo ha cambiato molto la mia vita, perché ho avuto la possibilità di sperimentare la carriera del musicista in un modo intensivo, pur essendomi dedicato precedentemente al mondo della musica ma non in questo modo e con queste prerogative. E´ cambiata soprattutto la mia mentalità e il modo di vedere e di intendere questo mestiere, anche se vorrei che rimanesse più arte che mestiere (ride). Credo quindi di aver acquisito maggiore consapevolezza di quello che posso fare e che mi piace e della direzione musicale che voglio intraprendere.”

Quali sono stati gli incontri in questi due lunghi anni che ti hanno permesso di acquisire questa maggior consapevolezza nelle tue capacità musicali?

(Giacomo Voli): ” Bè sicuramente sono stati tanti, molte occasioni lavorative, a partire dall´incontro con Piero Pelù a The Voice Of Italy, che mi ha continuato ad aiutare subito dopo l´uscita dal talent televisivo nel primo anno, e con cui ho avuto occasione di collaborare assieme. Da lì in poi ho avuto il piacere di conoscere anche altri importanti musicisti della scena italiana e di essere coinvolto in interessanti situazioni, alcune care al pubblico romano, come ad esempio nella mia breve esperienza col Banco del Mutuo Soccorso: purtroppo per diverse motivazioni ho deciso di interrompere la collaborazione con loro, e hanno trovato un cantante molto bravo che fisicamente e vocalmente penso sia più adatto. Io mi sarei dovuto snaturare ma siamo rimasti in buoni rapporti!. Anche questa esperienza, seppur breve, è stata utile per farmi comprendere realmente chi sono e cosa voglio fare: per quanto avessi l´opportunità di suonare con un gruppo storico, mi sono reso conto che non rappresentava pienamente la mia visione artistica. Invece nel progetto dei Teodasia sento di potermi sfogare con più libertà! (sorride)”

Sei rimasto ancora in contatto con il tuo mentore artistico, Piero Pelù, ancora oggi?(Giacomo Voli): “Guarda, a dir la verità è da un po´ che non ci sentiamo ma penso che proverò a chiamarlo o a scrivergli nei prossimi giorni, perché purtroppo nell´ultimo anno non abbiamo avuto molte occasioni per riuscire a vederci di persona, visti i suoi impellenti impegni musicali e televisivi, però mi piacerebbe molto risentirlo al più presto, essendo un mio caro amico e una persona per me speciale, nonostante ci sia tra noi due una distanza d´età: pur essendoci conosciuti in un contesto prettamente televisivo, abbiamo avuto dei bellissimi momenti privati e questo mi ha fatto immensamente piacere, visto il tempo e la passione che mi ha dedicato in quel periodo!”

Per quanto riguarda i Teodasia, la nuova band veneta di cui sei di recente entrato a far parte, puoi svelarci come sei entrato in contatto con loro, come è stato lavorare assieme alla composizione del nuovo album (Metamorphosis – n. d. r.), uscito il mese scorso e quali sono i progetti futuri che avete in cantiere?

(Giacomo Voli): “Il disco sta avendo ottime recensioni su diverse webzine sia italiane che europee, per cui non possiamo che essere contentissimi: sono stati giudicati molto bene brani come “Crossroads to Nowhere” e questo fa piacere e ha reso orgoglioso il principale compositore della band, Francesco Gozzo (tastiere e cori), e dei testi Nicola Falsone (basso), con l´aiuto anche della nostra manager che si chiama Erika Grapes della EGrapes Promotion. Che dire…questo disco è stato un parto complicato perché comunque è nato durante il periodo di scissione dei Teodasia con la loro ex cantante e con il loro chitarrista dell´epoca e quindi in un momento così complesso stranamente nasceva tanta musica e per motivi vari abbiamo dovuto conservare molto materiale già registrato in precedenza, per cui direi che meglio di così, viste le premesse, non poteva esserci altro risultato. Per quanto riguarda il mio incontro con la band, galeotta fu la trasmissione di The Voice Of Italy, che, come anche per altre occasioni di cui ti parlerò più avanti, mi mise in contatto con Francesco, il quale, dal momento in cui mi vide in televisione, decise che doveva provare a conquistarmi musicalmente (ride): e alla fine c´è riuscito, perché prima ancora di un bravo musicista ho visto in lui una persona buona e sincera. Ultimamente infatti, come ti dirò a seguire, le mie scelte collaborative sono fatte soprattutto in base al carattere e al feeling che si instaura con gli altri musicisti: se devi vivere con una persona in una band, è come stare insieme, quindi il feeling è fondamentale!”

Concordo pienamente Jack, il rapporto che si instaura tra musicisti è fondamentale! A proposito, relativamente a queste tue esperienze collaborative, nate soprattutto grazie alla visibilità che hai avuto nel 2014 con la prima edizione di The Voice Of Italy, puoi darci qualche ragguaglio in più?

(Giacomo Voli): “Tra tutte le varie esperienze, quella di cui attualmente mi sento più fiero e che è abbastanza fresca, è quella relativa al mio imminente ingresso come cantante nei Rhapsody Of Fire, una band storica che porta sulle spalle un´eredità molto pesante, perché ha quasi venti anni di carriera: il peso che appunto ha l´interpretazione di un cantante fa molto la differenza, mi metto infatti nei panni di chi ascolta ad esempio gli Aerosmith da sempre e scopre che domani non vi suona più Steven Tyler bensì Freddy Mercury, che non è tanto male come cosa direi (ride). Per cui, non essendo né Steven Tyler e né Freddy Mercury (non sono degno di baciar loro le scarpe!), cercherò comunque di portare all´interno del gruppo la mia interpretazione, il mio gusto personale sui brani storici!”

E credo che oltre all´interpretazione personale porteresti con te anche il tuo innato carisma, nonostante Fabio Lione fosse considerato un´icona mondiale e l´immagine dei Rhapsody per tutti questi anni! Secondo me, che ti conosco e ti seguo già da diverso tempo, devi continuare ad essere te stesso, con il tuo particolare timbro vocale e la tua umiltà che da sempre ti hanno contraddistinto!

(Giacomo Voli): “Ti ringrazio veramente per queste tue parole Raffaele, nonostante i fan abbiano avuto l´occasione di ascoltarmi solo su un video di un minuto e mezzo, ho constatato una reazione positiva quasi unanime. Né io, ne tantomeno Roberto De Micheli (chitarra) e Alessandro Staropoli (tastiere) ci aspettavamo un responso così buono di questa portata, avendo previsto addirittura una scissione tra i gusti dei fan. Così alla fine per fortuna non è stato, e questa cosa mi ha veramente riempito di orgoglio, e vuol dire che da una parte forse c´era bisogno di questa ventata di freschezza, di vedere una band più coesa. Fabio è sempre stato una persona ricercatissima per le sue doti e per la sua voce strepitosa, per cui si divideva in diverse situazioni musicali (Angra, Vision Divine, Eternal Idol, ecc.) e in questo momento forse è stata giusta questa separazione con la band: gli auguro tutto il meglio per la sua carriera con i suoi tanti progetti!”Come sei entrato appunto in contatto con i Rhapsody Of Fire?(Giacomo Voli): “Odio ripetermi, ma galeotta fu la trasmissione di The Voice (ride)….Alex (Staropoli), facendo zapping in tv, vide un capellone sulla Rai che si dimenava e urlava i Led Zeppelin, e pensò subito di contattarmi e di coinvolgermi in un suo progetto parallelo, perché ci teneva a conoscermi e a collaborare assieme, essendo anche lui un vulcano creativo! Questi contatti poi portarono a collaborare insieme felicemente per la realizzazione dei cori power, all´interno di Into The Legend, il loro ultimo album del 2016. Mi diede l´incarico anche di chiamare altri cantanti della mia sorta per poter fare assieme questi cori: grazie anche ad un mio amico, Gabriele Gozzi, molto bravo, che ha partecipato anche lui, abbiamo reclutato Davide Moras (Elvenking, Hell In The Club), un mio caro amico, Paolo Ribaldini, che ha partecipato a The Voice Of Finland con Tarja Turunen (ex voce dei Nightwish) e un mio allievo, Fabio Sambenini…quindi tutti assieme ci siamo immedesimati in questo spirito epico e, tra draghi e fiamme, abbiamo registrato i cori del disco.”

Ma quindi, avendo avuto modo di partecipare ai cori dell´ultimo lavoro in studio con Fabio Lione, sei riuscito a conoscerlo di persona?

(Giacomo Voli): “A dir la verità non c´è stata occasione durante le registrazioni dei cori. L´ho conosciuto e salutato a Bergamo, quando ci siamo esibiti entrambi per il Metal For Emergency, ed è stato uno scambio breve ma sereno: da quando andavo alle superiori ascoltavo tutti i suoi progetti per cui non posso che stimarlo e riconoscere le sue doti canore. Non abbiamo un rapporto intimo ma perché non c´è mai stata occasione, non so in futuro se ci sarà, per me non ci sono problemi. Chiaramente al momento noi Rhapsody dobbiamo dare un´immagine fortissima ai fan, ma se questo dovesse capitare in un futuro ormai consolidato per me non ci saranno problemi né con lui, né con Luca Turilli, né con qualsiasi altro componente storico della band. Avendo visto alcune recenti interviste a Turilli, mi sono reso conto del profondo rispetto che ci sia fra entrambe le incarnazioni dei Rhapsody, nonostante ciò possa a volte portare un po´ di confusione. Comunque ripeto, massima disponibilità in un futuro già stabile e consolidato!”

Quando hai quindi ricevuto la fatidica “chiamata” per entrare ufficialmente nella band? Raccontaci brevemente la vicenda!

(Giacomo Voli): “Poco dopo la separazione con Fabio, Roberto De Micheli (chitarra) mi ha fatto una chiamata, facendomi capire che avrebbero avuto piacere a testare come sarebbero venuti i pezzi storici con la mia voce, e così facendo abbiamo scoperto anche nuovi lati interpretativi, e ovviamente il mio feeling su questo genere di metal che è diverso da quello di Fabio, anche se simile per certi versi: mi hanno contattato proprio perché apprezzavano la mia espressività canora.”

Tornando alla tua avventura a The Voice Of Italy, sai per caso che fine ha fatto la tua concorrente in finale, Suor Cristina?

(Giacomo Voli): “Sinceramente sono rimasto a qualche mese fa, sapevo che aveva preso parte ad un musical di Sister Act, anche all´estero mi pare, mentre il suo disco di cover mi pare fosse diventato disco d´oro in Francia. Sai alla fine io penso che come in tutte le cose, se non hai alle spalle una produzione forte rimani confinato nell´undrground, qui in Italia soprattutto, ma io sono contento di quello che faccio, e forse è stato proprio questo a premiarmi. Io ho da sempre avuto una spinta diversa forse da lei: siccome non viene mai promosso un genere più pesante, è stata una grandissima gioia vedere le persone che mi apprezzavano durante la trasmissione Rai, e mi ha fatto capire che forse si poteva osare di più anche in questo paese per far conoscere queste sonorità al grande pubblico. E´ triste da dire ma i talent oggi possono servire anche a divulgare la nostra musica, al di là della mia esperienza personale. Io sarò sempre grato per questa occasione, e anche nell´aver sfruttato questa sorta di antagonismo tra me e Suor Cristina, perché probabilmente se non fosse stato per l´attenzione mondiale ricevuta con questo tipo di programma, forse oggi non sarei qui e non avrei fan da tutte le parti del globo che mi seguono assiduamente sui canali youtube. In origine anche io sono partito facendo diversi tributi, anche per capire cosa realmente mi piaceva: dai Toto, ai Van Halen, ai Deep Purple, qualche data anche con un tributo ai Queen.”

Quali sono i progetti futuri a cui stai attualmente lavorando, con i Rhapsody Of Fire, con i Teodasia, come solista ed eventuali collaborazioni?

(Giacomo Voli): “Per il momento mi sto muovendo in tre situazioni musicali: due che si equivalgono come importanza, ovvero con i Rhapsody che ovviamente hanno la priorità assoluta a livello di impegno e di tempistiche e il mio progetto solista, anche se al momento sono in stand-by per la scrittura dei brani di un altro Ep che potrebbe essere utile per future strade come quella di Sanremo che vorrei provare a percorrere. Attualmente infatti c´è un autore che mi sta seguendo, tramite un´etichetta, per cui c´è una possibilità reale, stiamo però cercando il giusto compromesso per produrre la mia musica e per provare a portarla sul palco dell´Ariston. A proposito di Sanremo, tra le varie conoscenze che ho avuto in questi anni, vorrei ringraziare Roberto Tiranti (voce dei Labyrinth) e Vittorio De Scalzi (ex cantante dei New Trolls) che ho avuto il piacere di conoscere e con i quali ho collaborato, che sono entrambe persone rare, ed è difficile trovare artisti di quel calibro che si comportano in un modo libero, sereno e onesto. Con i Teodasia invece rimane un progetto in seconda battuta, ma pur sempre importante: abbiamo di recente fatto due dischi quest´anno, per cui per il momento non mancherà materiale, anche se il primo è una rivisitazione dei brani precedentemente cantati dalla loro ex cantante e il secondo album, il recente Metamorphosis (2016), solo di inediti. Spero dunque di riuscire a districarmi su questi differenti fronti: con l´organizzazione si risolve tutto e soprattutto grazie a Google Calendar (ride)! Sicuramente con i Rhapsody l´avventura è partita bene soprattutto per la considerazione che hanno avuto per gli altri miei progetti, tanto è vero che inizialmente avremmo dovuto aprire con i Teodasia il tour dei Rhapsody Of Fire, e ovviamente per le ultime vicissitudini accorse ciò non è stato possibile, meglio forse per certi versi, però loro hanno tantissima stima per questi ragazzi, li hanno conosciuti e li considerano molto bravi, per cui non c´è alcun tipo di conflitto.”

Giacomo, grazie ancora per questa bellissima e intensa intervista che ci hai con-cesso, è stato un immenso onore e un piacere per noi di Vero Rock Italia averti rincontrato a pochi giorni dall´inizio della tua avventura con i Rhapsody Of Fire, ti auguriamo il meglio per il tuo futuro artistico!

(Giacomo Voli): “Grazie a te Raffaele, per l´amicizia, la stima e il supporto che mi hai sempre dato, e ovviamente a tutto lo staff di Vero Rock Italia, che mi ha sempre seguito e supportato sin dalle mie prime esperienze a The Voice Of Italy! Un caro saluto a voi, a presto!”

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