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Live Report SOMMARIO

ELVENKING + GREAT MASTER + HELIKON: il report della serata @ Legend Club Milano!

MILANO, Legend Club, 26/05/2023 – Arrivo al Legend Club con largo anticipo per gustarmi appieno l’atmosfera prima dell’evento. Qui si respira sempre aria di casa e la tiepida serata di fine primavera non può che migliorare quello che mi aspetta. Oggi Siamo qui per l’atteso release party dell’ultimo album degli Elvenking. Gli spettatori iniziano lentamente ad arrivare e dato che la biglietteria è ancora chiusa, in molti colgono l’occasione per dissetarsi con dell’ottima birra. Tempo di salutare qualche conoscente, preparare la macchina fotografica ed è subito tempo di entrare nella buia sala, pronto per il mio battesimo del fuoco nel pit dei fotografi.

HELIKON

Giusto il tempo di fare amicizia con gli altri fotografi della serata, posizionarmi nel pit e presto fanno il loro ingresso sul palco i giovanissimi ed energici Helikon, band thrash/heavy bresciana nata come gruppo cover dei Megadeth. Il concerto parte subito con energia e la band mostra i muscoli con la lunga ed articolata “A Last Kiss To Say Goodbye” con la quale iniziano a scaldare il pubblico che timidamente inizia a popolarsi sotto il palco. Gli Helikon sanno il fatto loro e il cantante con la sua esplosività e il suo carisma non perde occasione di incitare gli spettatori. Proseguono diretti con “Prince of the night”, altro brano dall’album “Myth & Legend” del 2020. I ragazzi tengono egregiamente il palco, e dopo aver dato il benvenuto agli astanti con due brani già conosciuti, ci deliziano con due estratti sapientemente composti e inediti dal disco che uscirà nel corso del 2023: le canzoni si intitolano “The Three Laws Domain” e “The Robots Of Dawn”, questi pezzi fanno parte di quattro “episodi” che precedono e presentano l’uscita del concept album su Isaac Asimov. Per spezzare l’esecuzione dei due inediti il gruppo bresciano decide di tornare alle origini e ci deliziano con l’eterna “Tornado Of Souls” dei Megadeth. Come inizio serata non è per niente male e dopo i saluti di rito a corna alzate ci viene concesso qualche minuto per prendere una boccata d’aria.

HELIKON setlist:

-A last kiss to say goodbye

-Prince of the night

-The three laws domain

-Tornado of soul

-The robots of dawn inedito da “visions of dawn” in uscita il 13 giugno

GREAT MASTER

Passano meno di quindici minuti, giusto il tempo per il cambio palco, e si passa ai veterani Great Master, band longeva di origine veneta con cinque dischi all’attivo e un sesto concept in uscita previsto per il 2023. Sfoggiando un look vagamente piratesco ci introducono al loro mondo fatto di leggende e arrembaggi con l’intro “Voices” e subito dopo danno sfoggio di tecnica impeccabile con il brano “Another story”. Il pubblico è caldo, i musicisti hanno sciolto le dita e il cantante in ottima forma. Continuano lo show con la ritmata ed epica “Shine on” per poi accompagnarci in un viaggio del tempo con “Traveller of time”. È arrivato il momento di salpare per i sette mari sulle note di una canzone tradizionale egregiamente rivisitata, “Rolling Down to Old Maui” e sul finire della navigata, la sala piomba nell’atmosfera di guerra e viene mitragliata dalla doppia cassa di “War”. Ci dirigiamo inesorabilmente verso gli ultimi brani della corposa setlist proposta dai Great Master che hanno presentato alcuni tra i brani più iconici della loro carriera. Vengono ora eseguiti altri due classici dal lavoro “Skull and Bones” ovvero: “Long John Silver“ e “Black Spot” per poi proporci la canzone omonima del loro nuovo concept album: “Montecristo”, ispirato al romanzo di A. Dumas. È arrivato il momento dei saluti anche per i Great Master che ci lasciano con “Skull and bones” per la quale fa il suo ingresso come ospite il Bassista degli Elvenking in qualità di violinista!

Great Master setlist:

-Voices

-Another story

-Shine on

-Traveller of time

-Rolling down to old Maui

-War

-Long Jhon silver

-Black spot

-Montecristo

-Skull and bones

ELVENKING

In un turbinio di riff aggressivi, ritornelli da cantare a squarciagola e assoli velocissimi, siamo arrivati carichissimi al main event della serata. Dopo la pausa di rito tra una band e l’altra, la sala si riempie per dare il benvenuto agli Elvenking che stasera ci presentano la nuova loro fatica discografica: “Rapture” è il secondo capitolo dell’immensa saga “Reader of the Runes” iniziata nel 2019. Ecco che i nostri amici fanno l’ingesso in scena con il loro splendido look ricercato, perfino le aste dei microfoni, illuminate all’interno con dei led verdi, fanno parte della scenografia. Un momento di suspence e si aprono le danze di questo release party con la title track per poi proseguire con il secondo brano dell’ultima fatica: “The hanging tree”. Il pubblico ascolta con molto interesse, muovono le teste, rapiti dalle nuove melodie. La band è in forma e l’esecuzione è impeccabile. Dopo la successione di “Draugen’s maelstrom”, “Pagan Revolution” e “Three Ways to Magick”, si ritorna al loro ultimo lavoro con la canzone che chiude l’album, “The Repenant”, che alterna fraseggi lenti e melodie accattivanti a parti vocali ritmate e potenti, una di quelle canzoni che dopo il dovuto rodaggio ha tutte le carte in tavola per far saltare e cantare intere orde di metallari. I componenti si concedono un attimo di riposo prendono fiato rivolgendo i riflettori sul violinista che spezza il concerto con un assolo. Con l’avvento di “Straight Inside Your Winter”, i tempi di distendono e gli Elvenking e ci riportano nelle atmosfere di “Secrets of the Magick Grimoire” per poi fare un ulteriore passo indietro al 2014 con “Moonbeam Stone Circle”, pezzo decisamente più veloce e di stampo power metal. Dei prossimi brani ce n’è uno in particolare che ci riporta nel 2001, e tra i riff taglienti, le strofe melodiche della nuova “Bride of the night” e i ritmi decisamente più folk di “The One We Shall Follow”, si piazza con nostalgia una gloria primo disco: “The Dweller of Rhymes” che ci riporta agli albori della band nostrana. Arriviamo alla presentazione di un altro ottimo inedito dell’ultimo album, ovvero la folkeggiante “heardchant” che precede l’esecuzione di due capolavori senza tempo della band che fanno incendiare i cuori dei presenti. Ora la legione di fan canta e balla sulle melodie di “Divided heart” e “Elvenlegion” suonate con passione e tecnica, accompagnandoci inesorabilmente verso la fine di questa magnifica serata in compagnia di tre ottime band che hanno condiviso il palco e hanno saputo intrattenerci al meglio. “Silverseals” e “The winterwake” chiudono la magnifica setlist proposta dagli Elvenking e anche per loro sono di rito i ringraziamenti, i saluti e la canonica foto a corna alzate insieme alla folla.

Una volta finiti i concerti tutti i gruppi si sono dimostrati cordiali e disponibili mettendosi a disposizione nell’area merchandise per foto, autografi e per chiacchierare con i fan.

Elvenking setlist:

-Rapture

-The hanging tree

-draugen’s maelstrom

-pagan revolution

-three ways to magick

-the repenant

-straight insight your winter

-moonbeam stone circle

-Bride of the night

-the one we shall follow

-The dweller of rhymes

-Herdchant

-The divided heart

-Elvenlegion

-Silverseals

-The winter wake

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