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THE MUSICAL BOX: musica e scenografie dal passato con il “Selling England By The Pound tour”!

Roma, 28 febbraio 2023 ore 23.30. Nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, intitolato al Maestro Ennio Morricone, è appena terminata l’esibizione della tribute band canadese The Musical Box che ha portato in scena (per l’ultima volta?) il tour del concept album “The Lamb Lies Down On Broadway”. Il cantante, Denis Gagné, ringrazia il pubblico presente per l’ennesima dimostrazione di affetto (i loro concerti sono sempre sold out) e si congeda annunciando la riproposizione, nel 2024, del tour di Selling England By The Pound. La notizia è accompagnata, manco a dirlo, da un’ovazione.

A poco più di un anno di distanza da quella stupenda serata (leggi recensione verorock.it/2023/04/02/the-musical-box-tribute-band-lagnello-si-sdraia-per-lultima-volta-su-broadway) eccoci nuovamente a commentare la riproposizione di uno dei primi tour dei Genesis, contraddistinto da un connubio pressoché perfetto tra la musica della premiata ditta Banks/Collins/Hackett/Rutherford e la teatralità dell’istrionico Gabriel: nulla sarà più come prima dopo l’abbandono del frontman nell’agosto del 1975.

The Musical Box è la più celebrata tribute band dei Genesis, nonché l’unica ad aver ricevuto ufficialmente il loro riconoscimento e supporto. La formazione è la stessa dello scorso anno: il cantante e flautista Denis Gagné è affiancato da Sébastien Lamothe (chitarre e voce), François Gagnon (chitarra elettrica e acustica), Ian Benhamou (tastiere) e Marc Laflamme (batteria e armonie vocali). Musica, scenografia e costumi dei primi anni settanta vengono riproposti con una tale meticolosità da far letteralmente accapponare la pelle e da far esclamare, senza timore di essere smentiti, di aver assistito a un concerto dei Genesis dell’epoca!

Roma è la tappa conclusiva di una tournée europea di ben trentadue date, condensate in appena nove settimane, praticamente un concerto ogni due giorni. La serata è sold out da tempo e l’attesa è, manco a dirlo, febbrile. Tra il pubblico meno giovane, c’è anche chi ha visto i veri Genesis all’opera nel lontano febbraio di cinquant’anni fa.

La locandina dell’evento (Foto: The Musical Box)

Il tuffo nel favoloso passato del gruppo inizia con Watcher Of The Skies, narrazione apocalittica di un Pianeta Terra devastato da un’estinzione di massa, (capo)lavoro concepito durante la prima tournée italiana nella primavera del 1972 che contribuì a far conoscere i Genesis al grande pubblico. Il sosia di Gabriel si palesa al centro del palcoscenico con fronte rasata nel mezzo, ali di pipistrello e mantello multicolore. Il trucco fosforescente intorno agli occhi cattura l’attenzione del pubblico che osserva, in religioso silenzio, le movenze meccaniche dell’inquietante guardiano celeste e assapora il rapido avvicendarsi di mellotron, basso e scivolate chitarristiche.

Watcher Of The Skies (Foto: Roberto Ferri)

Can you tell me where my country lies?” La denuncia del decadimento morale, culturale, sociale, economico e paesaggistico della nativa Inghilterra è il filo conduttore che permea gran parte di Selling England By The Pound. Dancing With The Moonlit Knight sferza con duri riff chitarristici e finger tapping ma sa anche accarezzare con delicate linee di flauto traverso.

Dancing With The Moonlit Knight (Foto: Roberto Ferri)

All’esuberante bellezza di The Cinema Show – culmine compositivo dei Genesis con la splendida staffetta tra delicati arpeggi alla dodici corde e travolgenti progressioni pianistiche – fa seguito la divertente leggerezza di I know What I Like, il cui ritornello scatena battimani e voglia di cantare a squarciagola del pubblico.

The Cinema Show (Foto: Roberto Ferri)
I Know What I Like (Foto: Roberto Ferri)

Firth Of Fifth precede The Musical Box: due capolavori stilisticamente distanti tra loro – barocca la prima, heavy la seconda – tuttavia accomunati dal tema della morte e della rinascita dell’individuo, leitmotiv ricorrente nei testi dei Genesis.

The Musical Box #1 (foto: Raffaele Sestito)

The Musical Box #2 (foto: Raffaele Sestito)

La breve quiete acustica di Horizons prepara il terreno per la successiva The Battle Of Epping Forest, narrazione surreale di una contesa tra gang rivali accompagnata da un esasperato trasformismo del frontman, motivato dalla molteplicità dei personaggi coinvolti nella storia.

The Battle Of Epping Forest #1 (foto: Raffaele Sestito)
The Battle Of Epping Forest #2 (foto: Roberto Ferri)
The Battle Of Epping Forest #3 (foto: Roberto Ferri)
The Battle Of Epping Forest #4 (foto: Roberto Ferri)

Il glorioso passato dei Genesis è affidato alle sapienti mani e corde vocali del quintetto canadese, che si supera con Supper’s Ready. I venti e passa minuti della suite biblica scorrono via così velocemente da non lasciarci neppure il tempo di metabolizzare la sua magnificenza.

Supper’s Ready #1 (foto: Roberto Ferri)
Supper’s Ready #2 (foto: Roberto Ferri)
Supper’s Ready #3 (foto: Roberto Ferri)

Quando tutto sembra finito e stiamo per fare malvolentieri ritorno a casa, la band si presenta sul palco per un ultimo regalo: The Knife, sanguinosa crociata contro ogni forma di oppressione, in nome di una effimera libertà. Dalla scaletta viene stranamente omessa More Fool Me ma nessuno dei presenti sembra essersene accorto!

Che dire del concerto? Che si tratta probabilmente della migliore performance tra tutte quelle viste finora. Sembra, infatti, che vi sia una correlazione diretta tra il trascorrere del tempo e la precisione nell’esecuzione dei brani.

Denis Gagné replica il copione dell’anno precedente, congedandosi dal pubblico con l’annuncio dello spettacolo che verrà. Nel 2025, Genesis Live ripercorrerà le primissime tappe della band inglese, cinque ragazzi poco più che ventenni che sfoderarono, nel 1972, un capolavoro chiamato Foxtrot.

It’s one o’clock and time for… sleep! Si è fatto tardi, è ora di andare a letto. Il giorno successivo, domenica 5 maggio, ci aspetta una lunga preparazione spirituale in vista del concerto degli Yes all’Auditorium La Nuvola con il “The Classic Tales Of Yes – European Tour 2024(altro concerto, altra recensione!). Prosegue l’abbuffata di progressive rock ma per quanto mi riguarda, è tutt’altro che indigesta.

Scaletta:

  1. Watcher Of The Skies
  2. Dancing With The Moonlit Knight
  3. The Cinema Show
  4. I Know What I Like (In Your Wardrobe)
  5. Firth Of Fifth
  6. The Musical Box
  7. Horizons
  8. The Battle Of Epping Forest
  9. Supper’s Ready
    Bis:
  10. The Knife

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