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Live Report SOMMARIO

HECATE FEST: il live report della serata di Sabato 8 aprile @ Revolution Club (Vicenza)!

Photo Credits: Federico Benussi

Una Pasqua “oscura” e molto metal, era il massimo auspicabile per dare continuità ad un annata che ha visto avvicendarsi da inizio anno in molti prestigiosi palchi italiani, tante realtà locali ed internazionali del nostro amato genere, più o meno importanti, ma sempre di grande prestigio. Ovviamente, la splendida location del Revolution di Villa di Molvena, in provincia di Vicenza, risulta essere sempre una location perfetta per organizzazione, logistica, suoni e luci, e non si è certo fatta pregare, facendosi sempre trovare pronta e reattiva, ospitando eventi come della caratura di questo HECATE FEST. 

Naturalmente, ciò si rende possibile solo grazie ed attraverso una sinergia di forze e di intenti, collaborando in particolare con agenzie competenti in materia del calibro della MOSTRO PRODUCTION (citando e ringraziando pubblicamente nella fattispecie Carlo e Corina per avermi ospitato in veste di cronista della serata), organizzatrice dell’evento. E vista anche l’alta affluenza di pubblico presente (oltre cento ingressi), giunto in buona parte anche da fuori regione Veneto, nonostante la Pasqua alle porte che complice anche il bel tempo, avrebbe potuto consigliare gite fuori porta per sfruttare il weekend lungo, anziché optare per questa soluzione. Ma se ben semini, ben raccogli, e quando proponi una serata dove in testa al timone ci metti dei capostipiti dell’horror/Symphonic metal quali i toscani DEATHLESS LEGACY, seguiti da altre tre giovani interessantissime ed emergenti band, che ruotano sempre attorno a sonorità molto dark Goth, tetre , pesanti, sinfoniche, malvagie e a loro attinenti, ecco che la mappatura diventa ben delineata e tracciata, e nonostante l’oscurità che calerà da lì a poco inevitabilmente ed indomita nel palco del Revolution, e ne prenderà possesso per tutta la nottata, sarà comunque una cosa del tutto naturale per vecchi e nuovi adepti, trovare “la Lux TenebriSS di ReSSurezione delle Anime Dannate ”… 

La prima cosa che balza all’occhio (leggendo i nomi), è che ogni band che compone il bill di questo HECATE FESTIVAL, a tutte le accomuna una o più presenze femminili nelle rispettive band, sia per quanto concerne il ruolo di vocalist che in quello di strumentiste , creando certamente un attrattiva molto stuzzicante e stimolante, avvicinandosi molto al concetto del mitico Milady Festival, che puntualmente da anni propone l’Arci Tom di Mantova, specializzato in questo tipo di eventi a tema “metal femminile”. 

In perfetto orario svizzero, alle 20:30 in punto, tocca agli Stoned Humback rompere il ghiaccio. La band si compone di quattro elementi, due ragazze rispettivamente nel ruolo di vocalist e bassista, e di due figure maschili, un batterista e un chitarrista solista. Originari di Bergamo e in attività dal 2020, nonostante la giovane età i ragazzi ci danno dentro di brutto con il loro doom/stoner molto seventhies, tinto di Black Sabbath che incontra a metà strada i Kyuss e gli Sonic Youth, creando un sound molto malato, “sporco” e distorto, virante al psichedelico in alcuni frangenti. Poco più di mezz’ora a loro disposizione, ma tanta grinta e determinazione, hanno dato vita ad un concerto convincente e ben riuscito. 

Rapido cambio palco, per tornare in Veneto (precisamente a Padova), con i Bloody Unicorn, band sorta nel 2016 e dedita ad un classico Symphonic death metal di chiara scuola Dark Tranquillity ed Arch Enemy, che proprio stasera presentava nel release party la loro ultima fatica “Heavy Lies The Crown”. Capitanati in regia dalla carismatica leader Irene Scapin, dotata di un ugola molto potente, sapientemente calibrata sia pulita che in growl, non da meno espressiva e di qualità della sua è stata quella messa in atto dal secondo cantante maschile, vestito con un armatura medievale molto attrattiva e a tema con le scritture fantasy della band…A completare la festa, un gigante gommone da mare fatto ad Unicorno, che durante il loro show è volato ovunque in sala, diventando di fatto la mascotte e la vera attrazione, nonché il fan n.1 della band! Al di là di questo aspetto simpatico e folkloristico, nel loro death metal sinfonico proposto c’è molta sostanza, abnegazione e precisione, e lo dico con grande onestà, nonostante il genere mi sia poco familiare e piuttosto lontano dal mio gusto personale. Un ora circa a disposizione dei Bloody Unicorn di qualità estrema, per rimarcare il concetto che oramai tra gli inventori e precursori del death sinfonico del nord Europa e i loro seguaci del centro-sud Europa, il divario tecnico in questo tipo di genere metal si è molto accorciato e assotiliato, e gli allievi stanno “quasi” superando i maestri fondatori! Il lancio finale di caramelle chiude molto simpaticamente il loro show, e un release party da incorniciare! 

Con le Hellfox, band completamente al femminile attiva dal 2019, torniamo in terra Lombarda, ma restiamo sempre a tema death metal, seppur in modo meno marcato e meno aggressivo rispetto a quanto sentito precedentemente coi Bloody Unicorn. Ciò non significa che le Hellfox abbiano dato vita ad un live più moscio o meno incisivo, semplicemente il loro sound è più “contaminato” da varie influenze ed esperienze esterne delle componenti, risultando diciamo “meno puro” e più “acidificato”. Certamente le Hellfox si distinguono anche per un look curato nei minimi dettagli, in particolare quello della vocalist Greta e della bassista Priscilla, rispettivamete acconciate con capelli blu elettrico e rosso shock, trucco e abbigliamento dark /goth sexy ed impeccabile. Certo, lo so bene che stiamo parliamo di musica metal e non di sfilate di moda, ma anche l’occhio vuole la sua parte, e quando questo si fonde ed interseca con molta sostanza musicale, direi che è il top! Dal loro unico album a oggi, intitolato “The Call “, tirano fuori per l’occasione speciale e mettono in scaletta i loro brani migliori , dando vita ad una prestazione maiuscola, intensa, e priva di sbavature, rendendo sempre l’idea di sapere il fatto loro, di padronanza e consapevolezza dei loro mezzi, con potenziale ulteriore crescita futura degli stessi! Il loro show si chiude con generosi lanci di plettri serigrafati con logo e immagine, cosa molto gradita e di buon gusto. Da rivedere presto e senza alcun dubbio! 

DEATHLESS LEGACY 

“E qual modo fu mai più azzeccato e perfetto per festeggiare una Pasqua pagana con la ReSSurezione dei (NON) MAI MORTI??” Ho letteralmente perso il conto di quante volte ho visto dal vivo i miei adorati DEATHLESS LEGACY, e quindi potrei raccontarvi che questa è la ventesima volta che li vedo live, ma potrebbe essere pure la ventiduesima..certamente, posso affermare con orgoglio personale e con totale certezza, che dal 2017 in poi, ho perso gran poche occasioni di vederli quando si sono esibiti nel Nord Italia, e non solo in Veneto come nello specifico caso di stasera. Nel corso di questi ultimi anni, dal 2020 in poi, tra pandemia da Covid e alcuni cambiamenti necessari di line-up (performer), sono successe molte cose positive e arrivate novità importanti in family : innanzitutto il rafforzamento del sodalizio e legame definito con i DEATH SS /Steve Sylvester, con il quale hanno inciso nel 2020 un 7”intitolato “ Legion Of The Night/Your Blood Is Mine”, programmando in seguito con il Maestro Sylvester alcune date live in qualità di special guest,( in una delle quali al Legend di Milano ho presenziato), diventando così di fatto, e definitivamente, i loro eredi futuri! Inoltre, a inizio di quest’anno sono stati scelti come miglior gruppo metal italiano, e sono volati negli USA in rappresentanza del nostro paese, portando anche oltreoceano il loro spettacolo horror sinfonico, che ha riscosso un notevole successo. Sul finire dello scorso 2022, esce il loro sesto album, intitolato “Mater Larvarum “, accolto e acclamato a pieni voti da stampa e critica, decretandone un grande successo in termini di vendite, anche grazie ad un corposo tour promozionale a supporto dello stesso, con numerose date sparse in tutto il territorio nazionale, toccando anche la nostra città di Vicenza in questa speciale occasione pre-festiva. Assistere ad uno show dei DeathleSS Legacy è sempre un esperienza molto particolare, oserei dire quasi paranormale e surreale, dove con l’horror metal music, si fonde magia ritualistica, tradizione pagana ed esoterismo simbolico: il tutto sapientemente creato attraverso trucchi e abiti da scena, ornamenti e costumi, maschere, pozioni magiche e quant’altro serva per creare il tipico effetto shock -rock! Per creare perfettamente tutto ciò, come del resto i loro maestri spirituali Death SS fanno da sempre, si avvalgono della collaborazione delle performer, oggi rappresenta dalla splendida Revyla, dotata di fascino diabolico e satanico, esattamente come quello di Steva, da farle sembrare quasi due perfette VampireSSe reincarnate in un corpo umano di donna, con lo scopo di sopravvivere succhiando il sangue dei falsi moralisti religiosi e credenti, e trasformandoli a loro volta in Vampiri! Il rituale parte con “Ora Pro Nobis”, primo estratto da “Mater Larvarum “, e sul quale sarà incentrata buona parte della scaletta in programma. Addirittura un Papa “ benemerito” in pieno Ghost style, sconsacrato e blasfemo, con tanto di croce rovesciata fluorescente, fa la sua apparizione sul palco del Revolution, come in una sorta di benedizione pasquale, creando questo gioco “sacro- profano” molto divertente e suggestivo a livello visivo. “Rituals Of Black Magick” ci porta indietro nel tempo momentaneamente, ma è solo un illusione… “Absolution” , “Queen Of The Infernal Pantheon “, “Mooless Night”, sono autentici gioiellini e tutti potenziali singoli estratti da “Mater Larvarum “, che per il sottoscritto, assieme al concept album “Saturnalia”, rappresenta il punto più alto della loro carriera discografica. Ma fortunatamente nei loro live c’è sempre spazio anche per il glorioso passato…Esempio eclatante lo è “Headless Horseman”, ripescata da “Dance With Devils” e “Join The Sabbath”, posizionata quasi in chiusura, e da sempre uno dei più brani più graditi dai fans e maggiormente rappresentativi dei DeathleSS Legacy. Due parole anche sui musicisti: Steva, la Vampira, vocalist e vera frontman trascinatrice, è il motore esplosivo, la linfa vitale dei DeathleSS Legacy, nonché la miglior cantante femminile metal italiana in circolazione (ma oserei dire tra le migliori al mondo attualmente); fuoriclasse pura, voce potente, acuta , melodica ed aggressiva, modificata a uso e consumo e a proprio piacimento con naturalezza disarmante, priva di rivali alla sua altezza, anche da un punto di vista strettamente spettacolare, capace di deformare il viso e gli occhi in modo spaventoso, ipnotico e magnetico, come una vera posseduta dal Demonio. Frater Orion, batterista eccelso, tecnicamente ineccepibile, fondatore della band, occultista, esperto di arti magiche e guru carismatico della band. Altro genio e mente creativa dei DeathleSS Legacy è senza alcun dubbio il tastierista e compositore Alex Van Eden (anche Vision Divine), capace di creare armonie malsane e spettrali con la sua tastiera mobile. Completano lo squadrone mortuario, il sergente Sgt. Bones alla chitarra (davvero ispirato stasera) e l’acchiapa fantasmi Nick Deadwood al basso, che grazie al loro talento, danno quel tocco magico in più ..Infine, la performer Revyla, l’ ultima arrivata, ma già perfettamente integrata nei meccanismi della band e calandosi perfettamente nel ruolo di attrice e mietitrice di anime dannate. I due singoli sopracitati del 7” composti con Steve Sylvester vengono entrambi eseguiti , e anche se con due voci sono tutt’altra cosa, restano comunque efficaci anche cantati da Steva in solitaria. Ma c’è ancora tempo per un tuffo finale nel passato, iniziando da Litch”, e concludendo con “Dominus Inferi” (entrambe da “The Rituals Of Black Magic”), manifesto e simbolo dei DeathleSS Legacy, posizionata sempre a “regola d’arte” in chiusura, che diventa una litania perfetta anche grazie al ritmo ritualistico incalzante e alle melodie sinistre del testo …” In Nomine Doominus Inferi” …In Nomine Luciferi …In Nomine della Lux TenebriSS “…..AMEN! La meSSa è finita…andate in Pace all’ Inferno …. 

Setlist: 

  • Ora Prob Nobis 
  • Rituals Of Black Magic 
  • Absolution 
  • Queen Of The Infernal Pantheon 
  • Moonless Night 
  • Headless Horseman 
  • Your Blood Is Mine 
  • Altar Of Bones 
  • Litch 
  • Legion Of The Night 
  • Joint The Sabbath 
  • The Coven 
  • Dominus Inferi

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