Abbiamo avuto la possibilità di parlare con Barbara Vigolo, in arte Lady Victoria, perchè dalle ultime news sapevamo che il nuovo album è in preparazione ed ovviamente qualche curiosità prima dell´uscita volevamo svelarla.
Ecco qui per voi un´intervista a 360° della nostra bravissima artista, buona lettura!
Ciao Barbara, ovvero Lady Victoria, come stai?
Ciao! Decisamente bene! Grazie per questa piacevole occasione.
Come inizio della nostra intervista vorrei che ci parlassi un po´ di te e soprattutto del tuo primo periodo di carriera musicale con i Silent Opera. Com´è nato tutto?
Li conobbi nel 2008, loro cercavano una cantante ed io avevo da poco iniziato a studiare canto lirico in maniera continuativa.
Oltre all´aspetto musicale, ci accomunava il desiderio di riproporre uno spettacolo visivo, così, nonostante i nostri mezzi limitati, si è fatto il possibile per allietare il pubblico ricreando atmosfere particolari con abiti scenici e comparse sul palco durante i concerti.
Nel 2010 completammo l´album di 11 tracce, Immortal Beauty, che uscì l´anno successivo con un´etichetta inglese, permettendoci di ottenere un po´ di visibilità anche all´estero, grazie a recensioni ed interviste e soprattutto per merito del singolo “Lilium” dal quale abbiamo tratto il nostro primo video. E´ stato un capitolo rilevante che mi influenza anche nelle scelte attuali.
Abbiamo visto recentemente la pubblicazione del tuo nuovo video, “The Evil Queen”, vuoi raccontarci qualche curiosità da dietro le quinte?
Evil Queen è nata d´istinto, l´ho inventata, sviluppata, poi è stata arrangiata e registrata da Daniele Moretti (che, con il suo brano Et cetera, nel 2009 andò in finale dell´Eurovision), in tre settimane.
Desideravo mandare un messaggio personale, comunicare un cambiamento ed una presa di posizione pur mantenendo ancora un tocco fiabesco. Nel giro di 2 settimane ho cucito gli abiti utilizzati sia nel servizio fotografico di Michela Riva, che nel video.
Per mancanza di fondi ho dovuto rivedere l´idea originale che avevo per il video, il quale è stato girato quasi interamente a casa mia, a cura del chitarrista dei Silent Opera, Marco Clari.
Nel video e nelle fotografie sui tuoi profili possiamo notare che ti diverte molto mostrarti spesso con un look differente. Raccontaci perchè…
Nella vita quotidiana mantengo un profilo basso così la mia natura esplode attraverso questi cambiamenti creativi. Ogni volta che assumo un aspetto diverso io mi sento una persona differente, anche nel contesto di Evil Queen, io ero letteralmente il personaggio che interpretavo, caratterialmente ed esteticamente. Inoltre il mio logo, una mascherina, è un mio disegno che mi ricollega ad un concetto che mi affascina moltissimo, la correlazione tra realtà e teatro, espressi anche da Pirandello in “Uno, nessuno e centomila.”
Sappiamo che l´album è in preparazione e siamo impazienti di saperne di più su uscita, concept..puoi svelarci già qualcosa?
Premetto che io amo la musica senza pormi dei confini, così ho cercato di fare anche con questo album, creato senza guinzaglio. Non desideravo racchiuderlo in un genere unico.
Ci sono un paio tracce più leggere come Evil Queen, alcune sono lente ed introspettive, altre ancora solo strumentali. Il sound passa dal metal, alla musica classica a quella mediorentale. Parla molto di me e della mia percezione del mondo, dell´universo, delle relazioni personali.
Le tracce che preferisco sono “Tersicore”, musa della musica, la quale dà per l´appunto titolo all´album stesso, che ho cantato in collaborazione con una voce maschile (basso), e “The New World”, che è un grido di protesta. Il paragone è quello con la società moderna, che viene rappresentata da giovani ad una festa ormai giunta al termine, tutti stanchi, inebriati, dai volti grigi ed inespressivi, che non riescono a riflettere tutti i colori che in essi celano. Uno di loro si alza e cerca barcollando la propria casa, che però non esiste più, mentre l´analogia tra il vino che scorre sulle strade ed imbratta tutto ed il sangue, rappresenta il senso di colpa per le plurime vittime che questo sistema sta mietendo. La copertina ed il booklet sono una mia creazione.
Hai in mente di programmare qualche data live, con l´uscita di questo album?
Come saprai, quest´album l´ho creato indipendentemente, senza l´appoggio di una band. Molto gentilmente i Klame, gruppo dell´arrangiatore Daniele Moretti, si sono offerti di accompagnarmi sul palco per ovviare a questo problema. Quindi ora dovrò darmi da fare e mettermi alla ricerca di qualche data per diffondere il verbo!
Hai altri progetti aperti in questo momento?
Sono un vulcano di idee in questo momento e sto già lavorando ad altre tracce da proporre in futuro, sperimentando altri generi ancora. Attualmente sono molto affascinata dall´elettronica. Inoltre ho ripreso da poco la preparazione classica, sto rivalutando la possibilità di tentare con quella carriera, prima che sia troppo tardi (visto che ho già 27 anni…).
Se potessi fare una collaborazione con un artista che ammiri, chi sceglieresti?
Questa domanda è in assoluto la più difficile. Perché ne apprezzo troppi, sia a livello canoro che musicale, ciascuno avrebbe un mondo da insegnarmi. Posso sceglierne uno per genere? 😉
Come nasce il tuo nome d´arte?
E´ un nome forte e melodico, rappresenta la vittoria del bene sul male, inoltre nell´iniziale si racchiudono alcuni significati che mi rappresentano artisticamente: V come volubile, vanesia, viziosa. Io ed il mio personaggio siamo molto differenti, quasi come due entità separate.
L´intervista purtroppo è finita. C´è qualcosa che vorresti aggiungere?
Grazie per la bella chiacchierata e grazie di tutto cuore alle persone che in questi anni mi stanno sopportando e sostenendo. In ultimo posso dire che ho ancora molto da imparare e crescere, però è davvero bello sapere che c´è chi mi segue in questo processo apprezzando ciò che con tanti sforzi e tanto amore creo.
