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Live Report SOMMARIO

EPICA + Wind Horse, Firenze, 30/07/14 – Immersi nella storia!

FIRENZE, Anfiteatro delle Cascine, 30/07/14 – Ed al settimo concerto (dopo i sei in cui li ho inseguiti lungo l´Italia intera), finalmente gli Epica giunsero nella città in cui vivo, in linea d´aria ad un chilometro o poco più da casa mia, un regalo inatteso quanto gradito nel bel pieno di questa (finta) estate, e si badi non in un posto qualsiasi ma in uno dei salotti più eleganti della città, quell´Anfiteatro delle Cascine che in passato ha ospitato solo artisti e manifestazioni importanti, peccato che questa, come invece è accaduto in altre occasioni, non sia stata accompagnata da un´assistenza adeguata, istituendo per esempio dei bus navetta che trasportassero sul posto per esempio i fans proveniente da altre parti d´Italia, cioè l´ottanta per cento dei partecipanti che han dovuto scarpinare parecchio prima di giungere sul posto senza neanche usufruire di troppe indicazioni stradali e dovendo parcheggiare obbligatoriamente ben lontano dal posto dell´evento.

Ma al di là di queste difficoltà e delle intemperie meteorologiche che hanno martoriato Firenze sino a poche ore dall´inizio del concerto (si temeva non potessero neanche suonare visti i precedenti nubifragi che si erano abbattuti sulla città) tutta la serata è filata liscia, anzi, la tanto inattesa quanto benefica frescura che ha avvolto il meraviglioso parco delle Cascine ha fatto sì che i musicisti succedutosi sul palco potessero godere delle migliori condizioni psichico-fisiche per esibirsi, come già detto, all´interno di una location fantastica e certo inusuale per molti gruppi, soprattutto per quelli rock/metal.

Ma di questo dobbiamo ringraziare sia gli organizzatori dell´evento che il comune stesso (dopo la tiratina d´orecchie iniziale) che ha concesso l´uso dell´Anfiteatro, impeccabile, per concludere, il servizio d´ordine che ha garantito ordine e pulizia, si è potuto bere e mangiare benissimo e soprattutto a prezzi accessibili, addirittura quando il pasto era pronto ti richiamavano al cellulare, una roba così forse non si vede neanche al Waken, onestamente.

Da dire comunque che un proscenio così sicuramente avrebbe meritato un´affluenza di pubblico maggiore ma vuoi il tempo burrascoso che ha afflitto l´Italia sia le annunciate ed imminenti date che il gruppo olandese terrà in Italia da qui a pochi mesi ha di fatto allontanato il pubblico delle grandi occasioni, sebbene l´affluenza si sia potuto considerare soddisfacente ed oltre le aspettative, soprattutto se si tiene conto della pigrizia dell´audience italiana e nello specifico anche di quella fiorentina (grazie a chi è giunto da fuori città e regione) dedite a seguire in massa solo le due o tre note e spesso stracotte solite band internazionali o sennò intente ad affollare impropriamente i pub o i localetti dove continuano ad imperversare le ormai desuete cover band, usurpatori senza ritegno di applausi e meriti altrui.

Ad aprire la scena sono i pisani Wind Rose, autori di un power prog di qualità con accenni persino folk (alla Eluvetie tanto per intenderci) che hanno il difficile compito (ma ci riescono benissimo) di scaldare l´audience che aumenta di numero man mano che la band va avanti nel suo show, il suono è compatto e granitico, d´altronde se hai un Cristiano Bertocchi al basso (ex Labirinth) i risultati non possono che essere eccellenti ma è tutto il gruppo a dare di se un´immagine coesa con il vocalist Francesco Cavalieri molto bravo ad arringare i fans sotto il palco, ricordiamo che i ragazzi toscani sono in procinto di pubblicare il secondo album dopo i buoni riscontri del primo cd ´Shadows Over Lothadruin´.

Si spengono le luci ed è il gran momento, già il grande palco e l´imponente impianto luci testimoniano il livello di grandeza raggiunto dagli Epica, mai avevo assistito ad uno stage così imponente (dal 2008 ad oggi è la settima volta che assisto ad un loro show), l´attesa è spasmodica, il prima ad entrare in scena è l´istrionico tastierista Coen Janssen, a seguire tutti gli altri tra i boati di una folla ormai in delirio, l´ultima ovviamente è la primadonna in tutti i sensi Simone Simons, mamma da poco ma in forma splendida e tornata ´rossa´ come agli esordi.

L´approccio iniziale è aggressivo con il profondo growl di Mark Jansen che ricorda a tutti come gli Epica siano a tutti gli effetti un gruppo metal a tratti feroce ma nello stesso tempo capace di tracciare trame di musica sinfonica o classica sublime, il tutto cucito dalla voce celestiale di Simone che stasera, sarà per la particolare frescura ed il concerto che si svolge sotto le stelle, non sbaglia una nota, semplicemente perfetta, una delle migliori esibizioni vocali a cui abbiamo mai assistito.

La band alterna pezzi dall´ultimo nuovissimo album a grandi classici non tralasciando persino qualche vecchia song lasciata in naftalina per un po´ ma ciò che conta è la prova perfetta e senza sbavature degli olandesi che ringraziano continuamente il pubblico convenuto in questo meraviglioso posto, ´ancora una canzzone´ ama ripetere spesso Mark, ormai quasi italianizzato grazie alla sua dolce e nostra connazionale Laura Macrì, nota soprano e vocalist nel progetto MaYaN.

Non osiamo immaginare se l´Anfiteatro fosse stato pieno, che dvd ne sarebbe potuto venir fuori, la location ed il contesto l´avrebbero senz´altro meritato (nel nostro piccolo abbiamo tentato di darvene un´idea tramite il video da noi realizzato e sotto postato) ma tant´è, i fans presenti, molti dei quali accaniti e devoti (come chi vi scrive), porteranno dentro di sé un ricordo indelebile di questa meravigliosa serata, in attesa di rivederli tra pochi mesi e per di più nel vis a vis del meet´n´greet in programma a Roma a novembre !

FOTO by Leonardo Lorenzi

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