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Album 2025 Recensioni SOMMARIO

FLORENCE AND THE MACHINE – Everybody Scream

FLORENCE AND THE MACHINE – Everybody Scream
Anno 2025 – Voto: 8,5/10 *

“Everybody Scream” è il sesto lavoro della band di Florence Welch e la sua “macchina”. Dopo il valido “Dance Fever” del 2022, si avvertiva il bisogno di un cambiamento, cosa che in effetti è avvenuta ma in maniera più sostanziale che formale, un cambiamento sottile che quasi sovverte i solchi fin qui tracciati dalla band inglese. Per quanto “Dance Fever” abbia preparato il terreno per il nuovo album, proponendo il tema della “coreomania” cioè di una danza estatica che trascina le persone fino allo sfinimento ed alla morte , si avvertiva spesso la sensazione di un operazione studiata a tavolino, seppur eseguita magistralmente.

Ora le recenti vicende personali di Florence Welch hanno reso il risultato di “Everybody Scream” quanto di più dolorosamente reale si possa immaginare. Senza scendere nei dettagli sappiamo che la Welch ha rischiato la vita durante il tour del 2023 per via di un aborto spontaneo e questa esperienza, com’è lecito aspettarsi, ha lasciato dei solchi profondi, reali, vivi. Essere così vicini alla morte nella speranza di donare la vita cambia radicalmente la percezione della propria esistenza. Questa tematica ricorre, trasfigurata, in tutto l’album il quale appare come una sorta di diario interiore della cantante inglese e per questa ragione ci troviamo di fronte ad un lavoro cupo, profondo, sofferto, supportato da un mare di parole, tanto che in alcuni punti le canzoni diventano quasi discorsive.

La potente titletrack apre questo full length , Il ritmo accompagna il canto ed un contrappunto del coro femminile delle “Deep Throat Choir” crea un gioco di riimandi vocali a volte cadenzati ed altre volte urlati. È un canto sciamanico, liberatorio, catartico. La sofferenza prende forme fantasiose, trasformandosi in stregoneria, nel potere lunare e femmineo celato in ogni donna. Un brano quantomeno originale che cattura subito l’attenzione, tant’è vero che è stato il primo singolo lanciato per promuovere l’album. Ma già la traccia seguente cambia registro: “One Of The Greats” è una canzone lunga , dolente, che sembra fissare con alcune parole l’esperienza dolorosa della Welch insieme ad alcune riflessioni sulla sua vita e sull’arte, nonchè sulla disparità che esiste nel mondo della musica fra uomo e donna. La canzone è quasi descrittiva di uno stato d’animo ed ha come una sorta di tensione crescente che però non esplode mai, un retrogusto urbano che ci riporta alla memoria alcune pagine dei Velvet Underground e di Patti Smith, qui reso ancora più marcato dalla chitarra di Mark Bowen degli Idles che appare in veste di ospite. Ma anche se si cambiano i colori della tavolozza sono le ombre a dominare le tracce seguenti. “Witch Dance” sorprende con un ritmo ipnotico quasi motorik per poi sfociare in una soluzione più melodica e riflessiva. Nel sottofondo le voci inquietanti che la Welch ha sentito sulla soglia delle porte del grande spavento.

La melodia di “Sympathy Magic” comincia con dei suoni riverberati di arpa e chitarra che evocano in qualche modo l’organo della zeppeliniana “Thank You” , per poi concedersi in un brano catchy ancora una volta corale, ma più disteso. “Parfume and milk” con una certa vibrazione folk è l’ennesima pagina di un diario strappato i cui fogli vengono portati via dal vento, con una tensione di fondo che si risolve in una narrazione contenuta in tante parole, frammenti di un vissuto che si trasformano in poesia mentre tutto sfuma lentamente. Stesso discorso per la seguente “Buckle”, folk e quasi country per continuare una narrazione personale che si trasforma da vissuto quotidiano in mistero, di cose non dette nel troppo detto.

In “Kraken” è il proprio corpo che si trasforma, in una condizione di estraneità con se stesso, mentre è ancora una volta un ritmo sostenuto, meccanico, guidato da una chitarra a creare la tensione. “Something Must Break” recitava un brano dei Joy Division, ma questo non avviene in questo brano. Tutto sembra ripiegarsi su se stesso, implodere nella propria riflessione disperata. La bella melodia di “The Old Religion” ci avvolge completamente e la voce della Welch ci cattura in un incantesimo che non vorremmo più spezzare. Ma è con il brano seguente che veniamo iniziati ad un rituale magico. Suoni misteriosi aprono l’enigmatica e profonda “Drink Deep”, un viaggio metaforico alla ricerca di un popolo nascosto che in realtà è una parte della propria personalità più profonda. Il canto davvero suggestivo vibra come un brano di Tim Buckley su una tonalità più bassa, ed è anche il nostro corpo a vibrare su tali note.

La dolcezza della ballad “Music By Men” profuma di anni ‘70, ma è una canzone che spezza il cuore , sulla disillusione di un amore perduto, ed è ancora una volta il riflesso del Tim Buckley più intimo, quello di “Happy Sad” , che ritrovo in queste note. Ma il passo seguente è davvero uno step importante per la band: “You Can Have It All” in cui la tensione crescente esplode in una delle più incredibili prove vocali di Florence Welch. Il brano è di una tale potenza, poetica e musicale che non può essere sostenuta per lungo tempo. Il cuore potrebbe scoppiare. L’album chiude con la rilassata “And Love”, dove il suono dell’arpa, strumento principale dei Machine accompagna un evocazione di pace dopo tanto dolore. La catarsi è avvenuta, tutte le formule magiche e stregonesche erano in realtà la metafora di una sofferenza che cercava la strada per uscire dal corpo e dalla mente della protagonista.

I Florence and The Machine ci hanno regalato una pagina di grande musica, passando su sentieri inaspettati. Un progetto trasversale che riesce a stare miracolosamente in bilico fra mainstream ed indie rock senza abbandonarsi a derive in nessuna delle due sponde ma restando caparbiamente fedele a se stesso. Un viaggio nel mistero della vita interiore, che resta celato ma che, di tanto in tanto, si manifesta in forme sempre nuove e stupefacenti.

* SCHEDA

ARTISTA: Florence And The Machine

TITOLO: ​Everybody Scream

ANNO: 2025

ETICHETTA: Polydor

GENERE: Pop Barocco, alternative, pop gotico

VOTO: 8,5/10

PAESE: Regno Unito

Tracklist

1) Everybody Scream

2) One Of The Greats

3) Witch Dance

4) Sympathy Magic

5) Perfume And Milk

6) Buckle

7) Kraken

8) The Old Religion

9) Drink Deep

10) Music By Men

11) You Can Have It All

12) And Love

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