VeroRock
Image default
Album 2022 Recensioni SOMMARIO

TOMMY TALAMANCA – Atopia

La parola atopia fino a qualche tempo fà, per me aveva un significato prettamente medico, per come mi era stato spiegato, e cioè una ipersensibilità agli allergeni. Ma come ben sappiamo la lingua italiana sa attribuire anche significati diversi allo stesso termine, infatti si può parlare di atopia quando a stento ci si sente parte di uno spazio o di un territorio. Nel caso specifico questo musicista mette tutto se stesso nella sua opera, regalando un corpo e una forma alle sue idee in un tempo ed uno spazio fatto di musica. Lui è Tommy Talamanca, chitarrista nonché membro storico dei Sadist. Ad oggi oltre ad essere un turnista è anche un bravo produttore, tecnico del suono, e per finire è anche direttore dei genovesi Nadir Music Studios. E nelle seguenti righe si parlerà del suo secondo lavoro solista dal nome Atopia.

Ed è proprio “Atopia”, la traccia omonima, che risuona nelle orecchie e che ondeggia fluidamente come lo scorrere dell’acqua grazie alla sua chitarra lusinghiera e sognante. L’impronta prog si combina con delle sonorità tipiche degli inizi dei 90’s, che riportano alla mente influenze in stile Steve Vai. Un inizio veramente niente male, il pezzo ti sa catapultare nel personale e atopico mondo creato e disegnato da Tommy. “Darkling Glades” ci regala un assolo al minuto 2:31 bello e vorticoso per poi calmarsi e dare la spinta finale al brano. Brano che è caratterizzato da un riffone introduttivo, bello superbo e corposo che ci presenta le corde vocali di Gloria Rossi perfette per questo mood fatto di rock heavy e prog, e che ci terranno compagnia in queste oscure radure musicali. La canzone successiva è una proiezione che sembra distante da quanto si vuole proporre, ma le sezioni strumentali di “Get in, Get Through” ci fanno capire come restare ancorati a quelle radici da cui si è partiti. Anche quì la voce di Gloria è totalmente a suo agio in questo mondo così variegato. Infatti “The Flow e The Crack”, oltre ad essere i brani preferiti da chi scrive, sono l’esempio di quanto appena detto. In essi vediamo come la voce dona il giusto equilibrio, danzando su una musica dai tratti spaziali e meditativi, ma è grande anche l’abilità di Tommy nel comporre e suonare sonorità dalla matrice prog, ma che risultano diverse dal solito, a dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, della sue ottime qualità e capacità in fase creativa. Sono canzoni da ascoltare in silenzio (in particolare “The Crack”), su di una montagna in mezzo alla natura meditando, per poter godere di ogni passaggio da cui si rivelano passione e creatività. Per definire “Narrowing World” si può usare la parola racconto. Infatti all’interno di queste note è come se ci venisse raccontato in maniera confidenziale il segreto di questo mondo restringente.

Mondo che si colora anche con della world music, con il pop e con immancabili graffi rock , rendendo così “Grace in Heaven” una canzone varia, colorata che rapisce il cuore e ti porta lontano con i pensieri. Al minuto 2:56 la parte strumentale e zucchero per mente e orecchie. Con “Anapestic Dimeter” si palesa un hard rock potente e un basso slappato che dà la carica, le chitarre, manco a dirlo sono perfette, tutto l’insieme ciò mi riporta alla memoria band come Tool e Primus con meno atmosfere oscure. Insomma bello dalla prima all’ultima nota, 4 minuti che ti entrano in testa e ci restano. L’eco del prog anni 70, l’influenza di band nuove, come Dream Theater e Opeth su tutti, disegnano atmosfere eteree che ci portano indietro ai tempi d’oro del rock progressivo. “The Floating Space” racchiude in se una anima forte e un carattere ben definito ed è la degna chiusura di un disco come Atopia. Ma non finisce quì. In mezzo infatti ci sono due episodi che non ti aspetti come “Holy e Fog”, pezzi in origine portati alla luce dai Sadist, ma che anche grazie anche all’apporto vocale di Gloria, vengono trasformati totalmente nelle atmosfere, fino a diventare delle oscure e piacevoli nenie di ghiaccio.

Siamo arrivati alle conclusioni finali. E ci siamo arrivati attraverso un mondo atopico fatto di note, a tratti cupe, un po’ dark, accompagnate da melodie dai lineamenti introspettivi e meditativi, senza mai mancare di mordente e energia. Le parti strumentali sono di ottima fattura e soprattutto non annoiano chi ascolta, come nella sopra citata “Grace in Heaven”, insomma un disco che si fà ascoltare più e più volte. Un plauso a Tommy che grazie alla immense passione infusa in questo disco, e al suo estro creativo di altissima qualità, ha dato vita ad un platter tutto da scoprire ogni volta che si portano le cuffie alle orecchie.

Buon ascolto a tutti.

Stay metal, stay rock!

SCHEDA

GRUPPO: Tommy Talamanca

TITOLO: Atopia

ANNO: 2022

ETICHETTA: Nadir Music/Believe

GENERE: Prog Metal

VOTO: 8

PAESE: Italy

Lineup:

Tommy Talamanca – chitarre e tastiere

Gloria Rossi – Voce

Tracklist:

1 Atopia

2 Darkling Glades

3 Get in, get through

4 The Flow

5 The Crack

6 Narrowing World

7 Grace in Heaven

8 Anapestic Dimeter

9 Fog

10 The Floating Space

11 Holy

Related posts

MODENA CITY RAMBLERS: festeggiano il trentennale, il 17 marzo con un concerto in live streaming!

Redazione

ILLUMISHADE – “Another side of you”

Paolo Pagnani

LACÙRA: un’intrigante e profonda dissonanza rock tricolore!

Raffaele Pontrandolfi

Leave a Comment

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.