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JUSTINE DAAE’ (Elyose): ‘La nuova frontiera del symphonic metal’!

Elyose: intervista esclusiva a Justine Daaé. Dopo aver recensito il nuovo EP degli Elyose “Persona”, noi di VeroRock abbiamo contattato la titolare del progetto, l’affascinante Justine Daaé per un intervista interessante ed esaustiva che ha chiarito davvero tutti gli aspetti di questa che ci appare una svolta nella sua carriera di compositrice e cantante.

Ciao Justine, come stai? Come tutti più o meno, per fortuna ho la promozione del mio nuovo EP che mi tiene impegnata.

Partiamo dalla base: quando è nato il progetto Elyose? Per chi non ci conosce, Elyose è nato tra il 2009 e il 2010. Inizialmente era un progetto di gruppo, una vera e propria band, insieme abbiamo pubblicato ben tre album. Oggi lancio la mia carriera da solista, che si avvicina di più al mio sentire come musicista.

Da dove deriva il nome della band? L’ho inventato io, ha una consonanza che fa riferimento ad Helios, il dio del sole della mitologia greca. Dalla creazione del gruppo, molte persone pensano che sia il mio nome. Negli anni ho deciso di farne il mio nome d’arte!

Justine, come definiresti la tua musica? Io vi trovo tantissime influenze molto interessanti! Non è mai bello mettere etichette, ma per semplificare abbiamo spesso definito Elyose come una band di Industrial Metal/Symphonic. È come se Rammstein ed Epica cercassero di mescolarsi.

La scelta di cantare in francese è molto coraggiosa per un gruppo che si affaccia sulla scena musicale internazionale. Come è stata presa questa decisione? È una scelta artistica, penso che nessuno si lamenterà della mancanza di canzoni in inglese, anzi il contrario … Se ho continuato su questa strada dopo tre album, è perché questa scelta ha centrato nel segno, sia perché ha affinato la mia nicchia musicale sia per consentire un po’ l’esportazione della nostra lingua, il che mi dà un certo orgoglio.. bisogna ammetterlo (ride).Il Santo Graal è quando alcune persone mi confidano di aver iniziato o perseverato nei loro studi del francese grazie a Elyose … Detto questo, il nuovo EP “Persona” contiene due titoli in inglese, ma in via eccezionale: corrispondeva al mio desiderio del momento.

Chi sono gli artisti e i cantanti che ti piacciono? Ce ne sono tantissimi, quindi elencherò solo i principali: Paradise Lost, Lacuna Coil, In This Moment, Epica, SepticFlesh, Theatre of Tragedy, After Forever, Draconian …

C’è una band o un artista sul palco oggi che ti ispira? Ovviamente mi ispiro agli artisti che ho appena citato. Tuttavia con Elyose cerco di inventare qualcosa di diverso. Soprattutto con i miei testi in francese.

Mi parli un po’ di questo nuovo EP che hai appena pubblicato? Ci saranno novità nel tuo sound? “Persona” è più vicino alla mia visione musicale. Come gruppo, ho fatto dei compromessi nelle mie scelte artistiche. Ora che sono da sola, posso fare davvero quello che voglio. Per questo EP, ho scelto di lavorare con Maxx Maryan (Helalyn Flowers), Anthony Chognard (ex Smash Hit Combo, The Black Russian’s) e Jean-Baptiste Thomas-Sertillanges (Klub Stalingrad). Squadra piccola ma forte! Avevo già notato il loro lavoro con i rispettivi gruppi e trovo che si adattino molto bene al mio progetto. Volevo che questo nuovo EP prendesse una direzione più industriale e con tocchi più estremi, anche se la ricetta rimane per lo più la stessa. “Persona” è diverso da qualsiasi cosa che gli Elyose abbiano mai pubblicato prima, ma questo EP segue una certa continuità. Bisogna andare ad ascoltarlo per scoprire quale direzione ho scelto d’intraprendere per poi farti un opinione.

Infatti lo abbiamo ascoltato e ne siamo stati piacevolmente colpiti! Dopo questo EP seguirà un album completo? Il mondo della musica sta cambiando, oggi la consumiamo in modo diverso. Anche il formato dell’album a volte sembra un po’ datato. Personalmente preferisco gli EP che ti permettono di congelare un’emozione in pochi brani. Questo formato consente inoltre di lavorare sulle composizioni in modo diverso e di pubblicare i brani più spesso. Ma prima di tutto ascolterò il parere dei fan.

Grazie Justine sei stata davvero esaustiva e gentile e complimenti per il tuo lavoro da parte della redazione di VeroRock. Ma grazie a voi: “à bientôt” come si dice in Francia ed un saluto a tutti i miei fan dell’amata Italia: a presto ragazzi!

Leggi la recensione di ‘Persona’ cliccando qui

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