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Live Report SOMMARIO

STEVEN TYLER & The Loving Mary Band, Roma, 31/07/18 – Una “dolce emozione” rock sotto l´eclissi di luna rossa!

ROMA, Auditorium Parco della Musica, 31/07/18 -Lo avevamo lasciato allo sfolgorante concerto di più di un anno fa al Firenze Rocks (esattamente il 23 Giugno 2017 – n. d. r.) con i suoi intramontabili Aerosmith, ed eccoci ora nuovamente pronti a riabbracciare una delle icone rock più importanti e conosciute del panorama mondiale: il celebre Steven Tyler, leggendario frontman della nota band di Boston con la quale ha sfornato hit indimenticabili da quasi mezzo secolo, ritorna a farci visita per ben tre date italiane (a Trieste il 18/07, al Collisioni Festival di Barolo il 26/07 e al Roma Summer Fest in data 27/07 – n. d. r.) in veste solista, accompagnato per l´occasione da una strepitosa band di Nashville (Tennessee), la The Loving Mary Band! L´attesa per questo evento, tenutosi presso la Cavea dell´Auditorium Parco della Musica di Roma, era alle stelle, nonostante il già ricco programma presente in questa prima riuscitissima edizione del Roma Summer Fest: tanti i presenti, circa tremila rockers, che hanno letteralmente invaso l´ampio emiciclo all´aperto, pronti ad intonare veri e propri inni che hanno segnato ben più di una generazione!

La serata, resa ancor più indimenticabile dall´eccezionalità dell´eclissi di luna rossa che ha letteralmente stupito lo stesso Tyler, ha regalato emozioni da capogiro ai giovani e meno giovani presenti tra il pubblico: insomma una cornice variopinta e vivace, proprio come lo show che questo immortale artista ci ha regalato assieme ai suoi eccezionali musicisti!

THE SISTERHOOD BAND
Sono da poche passate le 21 ed ecco calcare il palco, tra lo stupore di svariate file di presenti che non si aspettavano alcun act di supporto, il duo statunitense composto dalle stupende Alyssa Bonagura (voce e chitarra) e Ruby Stewart (voce, nonché figlia del celeberrimo singer Rod Stewart – n. d. r.): le giovani donzelle sono pronte a regalarci una mezz´ora buona di sano country rock a stelle e strisce, visto anche il loro altisonante e azzeccatissimo look! Band ufficiale di supporto dell´intero tour estivo di Steven, hanno per l´occasione pubblicato il loro debutto discografico ´Summer Stelist´ (Sony Music) da cui sono tratti la maggior parte dei pezzi eseguiti: si parte con la sanguigna e rovente “Walk Away”, accompagnata da un timido battito di mani dei presenti, che però vengono sempre più coinvolti con il susseguirsi dei brani. La successiva “13” o la rockeggiante “Closing In From Miles Away” riescono nel loro intento di scaldare gli animi dei numerosi presenti, sia in platea che sugli spalti dell´Auditorium, così come il piacevole tributo ai Fleetwood Mac con la stupenda versione di “Landslide”, interpretata con un´invidiabile personalità, o la song di loro composizione “Tenderize My Heart”, ancora una volta apprezzata dal pubblico. Ci avviciniamo alla conclusione del loro breve ma intenso set con l´´mmancabile quanto doveroso tributo a Rod Stewart in “Gasoline Alley”, anch´essa in una veste nuova e particolare: ci salutano così con la ballabile “Half Away”, capace di farci ancheggiare e battere mani e piedi, grazie alla voce roca e calda delle due country girls. Insomma una piacevole e gradita sorpresa tanto per le orecchie quanto per gli occhi, soprattutto dei maschietti presenti, sperando di poterle presto rivedere dalle nostre parti!

The Sisterhood Band setlist:

“Walk Away”
“13”
“Closing In From Miles Away”
“Landslide” (Fleetwood Mac cover)
“Tenderize My Heart”
“Gasoline Alley” (Rod Stewart cover)
“Half Away”

STEVEN TYLER & The Lovin Mary Band
Al termine di questo godereccio preambolo iniziale siamo piacevolmente intrattenuti da una playlist a dir poco da applausi, passando da un brano dei Credence Clearwater Revival ad uno dei The Beatles e altro ancora, nonché dallo spettacolo preannunciato, più unico che raro, dell´eclissi di luna rossa che ha trascinato decine di spettatori sul retro della Cavea per assistere all´evento irripetibile!

Sono quasi le 22.30 quando si affievoliscono le luci e fanno il loro ingresso in scena i sei pittoreschi musicisti della The Loving Mary Band, accolti da un lungo applauso scrosciante: sulle note iniziali dell´eterea e conosciutissima “Sweet Emotion” entra il nostro beniamino, accompagnato da un´ovazione generale tale da far sobbalzare tutti i presenti seduti, catapultandoli in piedi a ridosso del palco. Il buon Steven, a dispetto dei suoi settant´anni suonati, è in una forma smagliante, contraddistinta dal suo inconfondibile look tra colori sgargianti e foulard rosa, per la gioia dei tanti, e questa volta possiamo dirlo, delle tante accanitissime fan che lo seguono da sempre: dopo questo primo sussulto inziale sulla hit degli Aerosmith, si passa senza tregua ad un altro successo della band di Boston, la semi-ballad “Cryin´”, intonata anch´essa all´unisono, mentre Steven non perde occasione per interagire incessantemente con l´audience tra abbracci e strette di mano.

Ma come ormai tutti ben sanno i Toxic TwinsTyler/Perry sono stati da sempre influenzati dalla musica dei The Beatles, e non poteva dunque mancare ancora una volta la riproposizione del trittico composto da “I´m Down/Oh! Darling” e dalla tanto amata “Come Together”, eseguite anch´esse con una verve e un´energia inusuale da parte di tutti i componenti: stesso discorso dicasi per la seguente riproposizione di “Rattlesnake Shake” dei Fleetwood Mac, su cui svetta la prova sia canora che strumentale della canadese Suzie McNeil (voce, chitarra, tastiere e armonica), autentica rivelazione della serata! Un set variegato dunque, bilanciato tra brani storici degli Aero e cover storiche inframmezzati qua e la da un paio di brani della recente carriera solista di Steven: ed infatti ad una versione apprezzatissima di “Jaded” fa da controcanto il suo singolo recente “Only Heaven”, per poi lasciare lo spazio all´inattesa “Pink”, brano che non ha certo bisogno di alcuna presentazione.

Ma come dicevamo appunto, c´è spazio anche per svariate riletture di brani storici della storia del rock, come ad esempio quella della travolgente “Piece Of My Heart” di Erma Franklin, interpretata nella celebre versione della compianta Janis Joplin: è un tripudio di festa quando sul ritornello l´intero pubblico canta all´unisono i versi, mentre è ancora una volta da applausi la prova dei musicisti presenti, in particolare delle affascinanti Rebecca Lynn Howard (basso,chitarra, cori) e Sarah Tomek (batteria), pronte a duettare a più riprese con il goliardico e mai domo Steven. Ma anche i pittoreschi Andrew Mactaggart (chitarra solista) e Marti Frederiksen (chitarra) riescono pregevolmente nell´intento di fare le veci di due mostri sacri del rock quali sono Joe Perry e Brad Whitford degli Aerosmith, evitando qualsivoglia paragone di sorta: soprattutto su “We´re All Somebody From Somewhere”, dall´omonimo recente album di Tyler del 2016, su cui sfoggiano tutta la loro perizia strumentale e il loro appeal sanguigno made in Tennessee!

Ma dopo questo gradito assaggio del presente, si ritorna adesso a cantare tutti i classici storici: la stupenda “Livin´ On The Edge” fa da apripista ad una versione inusuale ed intimista di “Janie´s Got A Gun”, su cui spicca la prova di Elisha Hoffman (mandolino, banjo), fino all´accoppiata da brividi “Home Tonight/Dream On” che vede questa volta Steven cimentarsi come di consueto al pianoforte a coda bianco, accompagnato dal cantato di tutti. Il nostro amato Stefano Victor Tallarico, non perde occasione per ringraziarci per tutto il supporto che da anni gli dimostriamo, nonché per salutare tutti i suoi parenti di Cotronei, sua terra d´origine, presenti per la serata tra il pubblico e a lato del palco: il suo attaccamento alla nostra patria, da cui i suoi nonni emigrarono a inizio del secolo scorso, è da sempre nota ed il nostro ospite non perde occasione per ribadirlo, tra una parola italiana e un saluto (vedi “Luna Rossa” – n. d. r.).

La trascinante riproposizione del classico “Train Kept A-Rollin´” di Tiny Bradshaw è ancora una volta una panacea per l´apparato uditivo di noi presenti, ancora elettrizzati da questa dolce dose di rock´n´roll: sembra di essere arrivati al termine di questo intenso show ma invece c´è ancora spazio per un´altra manciata di perle. Richiamati a gran voce sul palco, Steven e i suoi discepoli rientrano in scena per il bis finale: dopo l´iniziale intro/duello di bongo/batteria tra Tyler e la Tomek, veniamo totalmente ammaliati dal groove ritmato e dal riff stradaiolo dell´arcinota “Walk This Way”, capace di far alzare in piedi anche i più restii e timidi in tribuna, per poi concludere il brano con la rilettura finale di “Whola Lotta Love” di zeppeliniana memoria!

Steven Tyler & The Loving Mary Band setlist:

“Sweet Emotion” (Aerosmith song)
“Cryin´” (Aerosmith song)
“I´m Down/Oh! Darling” (The Beatles cover)
“Come Together” (The Beatles cover)
“Rattlesnake Shake” (Fleetwood Mac cover)
“Jaded” (Aerosmith song)
“Only Heaven”
“Pink” (Aerosmith song)
“Piece Of My Heart” (Erma Franklin cover)
“We´re All Somebody From Somewhere”
“Livin´ On The Edge” (Aerosmith song)
“Janie´s Got A Gun” (Aerosmith song)
“Home Tonight/Dream On” (Aerosmith song)
“Train Kept A-Rollin´” (Tiny Bradshaw cover)
_______________________
“Walk This Way” (Aerosmith song)
“Whola Lotta Love” (Led Zeppelin cover)

Una serata indimenticabile, vissuta con intensa emozione e partecipazione da parte di tutto il nutrito pubblico, pronto a cantare assieme al proprio idolo tanti inni generazionali della storia del rock: impossibile restare indifferenti alla classe e al carisma che il nostro amato Steven Tyler ci ha ancora una volta mostrato anche in questa veste solista, soprattutto grazie anche al sostegno di un ensemble di musicisti di alto profilo, quali sono appunto i sei componenti della The Loving Mary Band. E´ stata come sempre anche un´occasione per riabbracciare tanti amici vicini e lontani e vivere quest´ora e un quarto di pura magia: forse ci si aspettava un set leggermente più lungo ma vista l´intensità profusa nell´esecuzione di tantissimi classici possiamo certamente essere soddisfatti a pieno titolo.

Un ringraziamento finale va a tutto lo staff dell´Auditorium Parco della Musica, per la disponibilità e cortesia nei nostri riguardi, nonché al Roma Summer Fest per aver coronato questa prima eccezionale edizione con un altro evento che rimarrà indelebile nei cuori dei tantissimi presenti!

Fonte: Raffaele Pontrandolfi – Foto: Antonella Santoro

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