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Live Report SOMMARIO

KEN HENSLEY + Better Place, Santomato (Pt) – Lo spirito libero che viaggia nel tempo!

SANTOMATO (Pt), 16/03/16 – E dopo aver ospitato due delle più grandi leggende del rock come Ian Paice e Don Airey (rispettivamente batterista e attuale tastierista dei Deep Purple), il celebre Santomato Live non poteva che confermare la tradizione e la meritata fama di tempio della musica di qualità invitando nientemeno che il celebre musicista inglese Ken Hensley, celebre per essere stato uno dei cofondatori degli storici Uriah Heep nonché polistrumentista dalle mille sfaccettature per questa esclusiva ed unica data italiana di un tour che lo sta portando in giro per il mondo per concerti che lo vedranno esibirsi in Russia, Spagna ed Inghilterra.

Non sembrino parole di circostanza, ma è sempre un piacere essere partecipi di un evento organizzato così bene fin nei minimi dettagli, il tutto grazie all´encomio lavoro del direttore artistico Tony De Angelis, la cui professionalità la si evince nel riconoscimento degli artisti che si esibiscono in questa splendida location, veramente accogliente e ben ubicata all´interno di una struttura nata per la musica e per una sua ottimale fruizione.

Non stupisca quindi il sold out con il quale un pubblico, accorso da ogni parte d´Italia, ha affollato sin dalle prime ore del pomeriggio lo spazio antistante il locale, potendosi rifocillare tra l´altro nell´attigua sala ristorante senza che si sia dovuto andare incontro ad imprevisti salassi economici come purtroppo avviene in altre piazze in cui si tenta ignobilmente di sfruttare l´amore dei fans proponendo prezzi assurdi e spesso inaccettabili.

BetterPlace
Ad aprire la serata ci pensano i pistoiesi Better Place, un giovane quartetto fautore di un pop rock che ben ha impressionato un´audience probabilmente poco avvezza a questa sorta di sonorità ma trattasi di mossa intelligente quella di proporsi ad un pubblico apparentemente lontano che però condivide invece lo stesso dna musicale, quello che preferisce la musica suonata e sudata a quella precostituita o troppo studiata a tavolino di cui le nostre tv ne sono purtroppo infarcite oltremisura. Meritatissimi applausi quindi per questi ragazzi dal curriculum già importante e meritevoli quindi di condividere il palco con un gigante del rock.

BetterPlace setlist:

“Del Tutto un Niente”
“Non ho paura”
“Veronica”
“Ti aspetto”
“Salvatemi”
“Luci di Londra”
“La Stazione”

Ken Hensley
E giunge il momento tanto atteso, introdotto dalla voce del padrone di casa Tony De Angelis, il buon Ken, prima di iniziare si commuove nel rendere omaggio a Keith Emerson, scomparso da appena poche ore ed il pubblico si rende partecipe di questo toccante momento tributando un lungo applauso al grande tastierista britannico, ex componente del trio degli ELP (Emerson Lake & Palmer -n.d.r.) venuto a mancare prematuramente.

Dopo questa doverosa parentesi, il lungo crinito tastierista inglese decide d´introdurre lo show attraverso un´interpretazione acustica del proprio repertorio solista e di alcuni brani della sua produzione con gli Heep, prima imbracciando la chitarra classica e poi attraverso il piano creando un´atmosfera molto intima e raccolta con il pubblico che apprezza particolarmente.

Ken Hensley setlist:

“Free Me” (Uriah Heep cover)
“Tales” (Uriah Heep cover)
“Slipping Away”
“Alone (No Escape)”
“Wise Man” (Uriah Heep cover)
“September Magic”
“Romance”
“Rain” (Uriah Heep cover)

Ken Hensley & Friends
Ma il piatto forte della serata, è inutile negarlo, è per la parte elettrica dello show che racchiude tutti gli hits degli Uriah Heep, qui in terra toscana eseguiti da colui che quei brani li ha scritti ed interpretati sin dalla loro prima stesura, coadiuvato dai ´friends´ italiani: Alessio Vitali al basso, Simone Bistaffa alla chitarra, Paolo Sburlati alla batteria ed infine la coppia composta da Enzo Guglielmini ed Andrea Ranfa alla voce. La band irrompe con l´anatemica “Stealin” con il pubblico invitato a tenere il tempo con un fragoroso battimani e così per tutto il prosieguo del concerto in cui, tra versioni dilatate ed assoli fiume, vengono sbattute, in faccia ad un pubblico affamato e mai sazio di tanta grazia, capolavori assoluti come “Sunrise”“Look at Yourself” o “July Morning” tra le altre, per concludere, ben oltre l´orario consentito, con una martellante versione del classico dei classici, ovverosia la celeberrima “Gypsy”, vero marchio di fabbrica della band inglese, quella stessa band che la stampa d´oltremanica stronco´ dopo l´uscita del primo album “Very ´Eavy…Very ´Umble” del 1970 in cui gli si profetizzava una carriera brevissima vista la ´bruttezza´ della musica proposta, la stessa per cui tanti appassionati, qui come in ogni angolo del mondo, si sono riuniti ben quarantasei anni dopo quel ´terribile´ esordio discografico.

Ken Hensley & Friends setlist:

“Stealin´” (Uriah Heep cover)
“Circle Of Hands” (Uriah Heep cover)
“Sweet Freedom” (Uriah Heep cover)
“Out Of My Control”
“Sunrise” (Uriah Heep cover)
“Look At Yourself” (Uriah Heep cover)
“July Morning” (Uriah Heep cover)
“Easy Living” (Uriah Heep cover)
“The Wizard” (Uriah Heep cover)
“Lady In Black” (Uriah Heep cover)
“Gypsy” (Uriah Heep cover)

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