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Album 2025 Recensioni SOMMARIO

THE LAST DINNER PARTY – From The Pyre

THE LAST DINNER PARTY – From The Pyre
Anno 2025 – Voto: 8,5/10 *

Dopo un inizio anno un po’ sonnacchioso dal punto di vista discografico, l’ultima parte di questo 2025 ferve di novità di valore. Tra gli album più attesi di questo trimestre conclusivo, “From The Pyre” della band The Last Dinner Party, fuori dal 17 ottobre per la leggendaria label Island Records, è forse uno dei capitoli più intriganti.

Il gruppo britannico, tutto al femminile, dà seguito all’acclamato lavoro d’esordio “Prelude To Ecstasy”, dimostrando grande verve volitiva che gli consente di confezionare un disco se possibile ancora più ricco del predecessore, evidenziando la notevole maturità compositiva raggiunta in un tempo relativamente breve dalle cinque ragazze che lo compongono. Non è facile dopo un debutto al fulmicotone, riproporsi da subito con eleganza e ricercatezza; sarebbe forse più semplice adagiarsi sul format pop barocco di grande presa degli esordi, sicure del risultato. Invece, le musiciste, lanciano una nuova sfida, dove pur non rinunciando ai suoni originari, danno sfoggio di una molteplicità di universi musicali. Si passa con scaltrezza da indie ed alt rock a psichedelia e art rock dei ’70, anni da cui la band prende sicuramente ispirazione con reminiscenze di gruppi come Queen, 10cc, Roxy Music, ma anche con la teatralità ed il lirismo di David Bowie, Kate Bush o per arrivare ai tempi più recenti al carisma di Florence + The Machine. Come al solito però, quando si finiscono per menzionare molte tendenze, la verità è che alla base, esiste creatività e abilità nel saper coagulare una pluralità di linguaggi. Destrezza e fantasia permettono al combo di modellarsi brano dopo brano in maniera cangiante andando a disegnare una sorta di pop orchestrale, che le artiste riescono a rendere profondo e melodico grazie a una innata capacità comunicativa. Il loro suono sembra voler sfuggire a ogni collocazione stilistica giocando con una musicalità glam quasi sempre solare ma che non rinuncia a una narrativa a tratti dissacrante e maliziosa.

Persone, personaggi, eroi e divinità sfilano in una bizzarra e variopinta parata fantasmatica in cui l’unica regola sembra essere quella di avere una storia da raccontare, o meglio di riflettere una parte di umana passione, l’una accavallata alla successiva, affinché nella complessità dell’insieme si salvi un’istantanea di lucida follia, che probabilmente è quello che siamo e che il quintetto ha voluto rappresentare anche nell’allucinata copertina di questo disco.

In “From The Pyre” troviamo una poetica spigliata ma molto determinata, che si diverte a giocare con paesaggi luminosi e metafore violente, racconti di una vita mossa che si manifesta spesso nello scorrere del sangue e nel fluire del mare, tutto splendidamente raggrumato in un’urgenza comunicativa che vibra.​

Per domare questo songwriting impetuoso, le composizioni della band hanno accettato la sfida di snodarsi senza troppi codici tra concatenazioni psichedeliche, indie e alt rock come negli stupendi brani “Count The Ways” e “This Is The Killer Speaking” (primo singolo pubblicato). La vocalist Abigail Morris è in possesso di un timbro espressivo che non si esime da un citazionismo riverito per Kate Bush, senza nulla togliere a tutte le altre musiciste che sono altrettanto bravissime a modulare la propria interpretazione a seconda dell’energia richiesta dal brano. Dal grintoso alternative pop di “Second Best” che sale di ritmo attimo dopo attimo all’istintiva visceralità di “Woman is a Tree” che porta in dote spunti art rock ed una musicalità composita.

Nella parte finale del disco il clima si fa sempre più introspettivo, ma fa emergere la bellezza di perle come la ballata “Hold Your Anger” e la teatrale “Sail Away” dove il piano di Aurora Nischevci si prende la scena proprio mentre la narrazione si sposta verso un intimismo esplicito, tra pensieri, emozioni, dubbi e autodeterminazione; non di meno anche qualche accenno folk regalato dalla formazione nel sontuoso pezzo “The Scythe” prima della conclusione di quella che rappresenta forse l’unica concessione alla forma canzone nel suo aspetto più tipico amalgamato all’Indie Rock presente nelle note di “Inferno”.

Il rock d’oltremanica può sentirsi orgogliosamente rappresentato da queste musiciste, che ne costituiscono ormai una punta di diamante affermata. Un percorso, quello della band, che partendo dall’epopea glam dei ’70 ha saputo progredire e trasformare quell’esperienza musicale donandole immaginari su cui creare una nuova sensibilità artistica che sta raccogliendo meritatamente i frutti di questa appassionata ricerca.

Nel loro tour invernale, The Last Dinner Party faranno tappa anche in Italia per un’unica data, il 13 febbraio al Fabrique di Milano. Da non perdere!!

Line up – Abigail Morris: voce; Lizzie Mayland: chitarra, cori, flauto; Emily Roberts: chitarra, flauto, mandolino, cori; Georgia Davies: basso, cori; Aurora Nishevci: tastiere, organo, sintetizzatore, pianoforte, cori.

* SCHEDA

ARTISTA: The Last Dinner Party

TITOLO: “From The Pyre”​

ANNO: 2025

ETICHETTA: Island Records (Universal Music)

GENERE: Alternative Rock/Art Rock /Pop barocco

VOTO: 8,5/10

PAESE: Regno Unito

TRACKLIST

1) Agnus Dei

2) Count The Ways

3) Second Best

4)This is the Killer Speaking

5) Rifle

6) Woman is a Tree

7 )I Hold Your Anger

8) Sail Away

9) The Scythe

10) Inferno

Online Official

Site https://www.thelastdinnerparty.co.uk/

Facebook https://www.facebook.com/TheLastDinnerParty/

Instagram https://www.instagram.com/thelastdinnerparty/

YouTube https://www.youtube.com/channel/UCA9mEw9kzSdKh01c6SuxhDQ

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