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Interviste

AD INFINITUM – Il lockdown non ferma la creatività

Ad Infinitum, una band relativamente “nuova”, è l’ultima piacevole intervista con Verorock e come ogni intervista che si rispetti, ci piace fare zapping sul materiale prodotto, in particolar modo video (live e studio) che può essere interessante per intuire il carattere della stessa.
La band a prima vista ha una proposta abbastanza commerciale, ma se andiamo più a fondo scopriremo che le idee ci sono e lo stile non è proprio scontato. Ecco cosa ci ha raccontato Korbinian, il loro bassista.

Ciao Korbinian, come stai? Sono Sabrina di Verorock.it e sono felice di poterti inviare questa intervista per la nostra webzine.
Cosa state facendo in questo periodo?

Ciao Sabrina, grazie per averci ospitato su verorock.it! Sono Korbinian, con piacere risponderò io alle domande di Verorock! Attualmente come potrai immaginare, stiamo rilasciando diverse interviste, per via dell’uscita del Capitolo II del nostro album.
Sfortunatamente, l’ultimo spettacolo di quest’anno è stato cancellato a causa dell’alto numero di covid qui in Germania. Ma stiamo già programmando il prossimo anno. Il 2022 sarà un anno fenomenale pieno di emozionanti tour, festival e notizie.

Il vostro primissimo album è stato concepito durante il lockdown del 2020, un periodo piuttosto brutto per tutti in questo mondo. Essendo il primo “lavoro”, com’è stato produrlo con persone che hanno appena iniziato a essere la tua band e soprattutto in quella situazione?
Il tempismo per il nostro primo album non avrebbe potuto essere peggiore. La pandemia ha colpito duramente noi e i nostri piani per la promozione del Capitolo I. La sua produzione è stata in ogni caso davvero piacevole e con un’atmosfera contraria a quella della pandemia. Ci piace lavorare insieme. E anche se è stato un duro lavoro che ha incluso diverse nottate passate a completare il tutto, siamo molto orgogliosi di ciò che abbiamo ottenuto con il nostro album di debutto.
Abbiamo persino deciso di utilizzare il tempo di permanenza forzata a casa a causa della pandemia ed abbiamo prodotto rapidamente il capitolo I – Revisited.

Parlaci un po’ del vostro secondo album, Legacy. Come lo descriveresti? È uscito abbastanza velocemente dopo il primo, quindi forse avevi già molto materiale sin dall’inizio e questo è un buon segno di ispirazione.
Per il nostro secondo album abbiamo deciso di ascoltare la nostra volontà interiore e comune a tutti e correre il rischio di produrlo da soli. Avevamo una visione chiara di come volevamo che le canzoni fossero e suonassero e così abbiamo fatto. Per le orchestrazioni abbiamo lavorato insieme a Elias Holmlid e mix e mastering sono stati fatti da Jacob Hansen.
Descriveremmo le canzoni come un’evoluzione naturale del capitolo I. Il suono è un po’ più moderno, più pesante e malvagio ed a volte con un pizzico di Djent. Tutto questo racchiuso in una batteria tonante e ritornelli orecchiabili combinati a testi intensi.
Come hai detto tu, il periodo è molto frustrante e difficile per i musicisti in questa pandemia, ma abbiamo deciso di non scoraggiarci e di andare avanti. Quindi, ci siamo seduti e abbiamo scritto le canzoni per il capitolo II e voilà – dopo alcuni mesi di duro lavoro, è nato un nuovo album.

L’artwork dell’album, il video di “Afterlife”, mostra Melissa come l’unica senza maschera e tutti gli altri ragazzi con essa. Che significato date alla maschera?
Le maschere fanno parte del nostro concetto visivo. Ma si evolvono con noi mentre noi ci evolviamo e cambiamo. Quando guardi l’artwork del Capitolo I noti una grande differenza rispetto a quelli del Capitolo II. E per il prossimo album, cambieranno ancora una volta. Sii pronta… 😉

Molte persone pensano che nel vostro genere ci siano già tante band. Personalmente non penso che questo sia qualcosa che dovrebbe fermare qualcuno, se la propria musica è bella e ha comunque vibrazioni originali. Cosa puoi dirci a riguardo?
Siamo d’accordo con te su questo. Abbiamo un bisogno interiore di scrivere e suonare le nostre canzoni e se alla gente piace, è molto bello! Siamo così grati per ogni piccolo supporto che riceviamo!
Inoltre, non vogliamo un sound simili ad altre band dello stesso genere. Lavoriamo duramente per ottenere il nostro suono caratteristico. Questo va anche oltre i limiti di nomi di genere come Symphonic o Power metal. Cantiamo e suoniamo ciò che ci sembra giusto.

Qual è la tua canzone preferita tra i due album e perché?
È molto difficile rispondere. Sono tutti pezzi così cari ai nostri cuori, è come chiedere a un genitore di scegliere il proprio figlio preferito. È impossibile! Quello che ci interessa di più è quello che voi, gli ascoltatori delle nostre canzoni, pensate sia la nostra migliore canzone di ogni album.

Chi ha deciso di prendere Nils Molin (Dynazty & Amaranthe) per “Afterlife” e per quale motivo?
Abbiamo deciso questo tutti insieme a livello band, per avere un ospite lato voce ed in maniera molto rapida che la traccia adatta poteva essere Afterlife. Poi abbiamo pensato a chi potevamo chiedere e letteralmente il primo a venirci in mente è stato Nils. È uno dei migliori cantanti nel mondo del metal e siamo così onorati e grati che abbia detto di sì e abbia cantato con noi in questa canzone! La sua voce crea un connubio perfetto con quella di Melissa e insieme portano la canzone ad un altro livello.

Qual è la principale differenza tra il primo e il secondo album?
Secondo noi la differenza principale è il fatto che abbiamo autoprodotto l’album. Inoltre, siamo cresciuti e siamo diventati più maturi come musicisti e cantautori. Tutti abbiamo contribuito all’album e ci abbiamo lavorato insieme. Ha un’impronta che rappresenta ciascuno di noi in ogni canzone.

Dobbiamo aspettarci un terzo capitolo molto presto?
Dipende da cosa ci porterà il prossimo anno e se si spera che la pandemia finisca presto, ma ovviamente ci stiamo già pensando e abbiamo fatto dei piani, ma sono in una fase iniziale. Spero che tu capisca che non posso condividerli con te in questo momento.
Una cosa che posso dirvi è che molto presto accadrà qualcosa in relazione al capitolo II, quindi rimanete vigili… 😉

Vi vedremo in tour come prossimo passo? Forse anche in Italia? Ho visto già diverse date in programma per il 2022, ma non sono sicura che sia una roadmap completa.
Pianificare tour e concerti nel 2022 è ancora molto difficile a causa della pandemia. Ma ci sono altre date in programma e verranno pubblicate quando sarà il momento. Non è ancora prevedibile quando finirà la pandemia covid.
L’unica cosa che possiamo promettere è che non ci scoraggiamo, andremo avanti e non appena sarà possibile, saremo là fuori a suonare per voi. E i futuri tour in Europa riguarderanno ovviamente anche l’Italia. Non vediamo l’ora!

Grazie mille per il tuo tempo! Questa è la domanda classica e non originale (ma la più adorata) dove potete lasciare il vostro saluto personale ai fan italiani!
Grazie mille per averci ospitato su Verorock.it! Lo apprezziamo molto! Vogliamo dire grazie a tutti coloro che stanno supportando Ad Infinitum, che ascoltano la nostra musica, guardano i nostri video! Significa tanto per noi!
Appena possibile saremo in tour e non vediamo l’ora di suonare in Italia!
A presto!

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