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Interviste SOMMARIO

PAUL DI’ ANNO “The Beast”: ex voce storica dei Maiden in esclusiva per VeroRock

Nonostante già da alcuni anni girassero voci sul presunto ritiro dalle scene musicali di uno dei personaggi più eclettici e più influenti della storia dell´ Hard & Heavy, e in particolare di quella corrente che fu la tanto amata NWOBHM, a cavallo tra la fine dei ´70 e la prima metà del decennio successivo, sembra invece che il vecchio Paul Di´ Anno, primo vocalist degli Iron Maiden, dal 1978 fino al 1981, abbia voluto rimandare, almeno di qualche anno, la calata sul suo sipario musicale ! E ne è la prova, nonostante gli acciacchi dovuti a una vita sfrenata e piena di eccessi, la sua performance al festival Pescorock, tenutasi il 3 Agosto scorso, unica data in tutto il sud Italia, in cui è riuscito ad infiammare l´audience con i suoi classici che hanno fatto la storia del genere da più di tre decadi!

L´evento è inserito all´ interno di un festival, nato dall´ associazione ” Diapason “, presieduta da Maurizio Pelosi, e giunto oggi alla sua seconda edizione, nel suggestivo paese lucano di Pescopagano ( PZ ). Dopo l´esibizione pomeridiana di alcune giovani band locali, arriviamo in serata alla tanto attesa esibizione : Paul Di´ Anno, accompagnato per l´occasione dai Children Of the Damned, storica tribute band italiana della Vergine di Ferro, attiva sin dal lontano 2001. L´attesa delle diverse generazioni di presenti, accorsi anche da altre regioni limitrofe, è pienamente ripagata quando, alle ore 22.00 circa, entra on stage il quintetto emiliano, capitanato da Claudio ” Dickinson ” Cesari alla voce : l´apertura è affidata ad una inaspettata ” Moonchild “, da Seventh Son Of A Seventh Son ( 1988 ), eseguita alla perfezione da tutti i componenti, con ottima personalità e tecnica. il repertorio della band è incentrato totalmente sui brani storici dei Maiden del periodo con Dickinson, prima dell´entrata in scena dell´ospite della serata. La setlist è quindi alquanto ridotta per l´occasione, ma è sufficiente per coinvolgere e far cantare all´unisono tutta la platea : ” Two Minutes to Midnight ” e ” The Trooper “, classici senza tempo, sono interpretati al massimo da tutti i componenti, in particolare dal duo alle chitarre composto da Carlo ” Smith ” Micheletti e da Andrea ” Murray ” Moretti, oltre che dall´ugola di palese stampo dickinsoniano di Claudio ! La chiusura è riservata ad una ” Fear Of The Dark “, eseguita magistralmente dal quintetto, e da una ” Run To The Hills “, dove spicca la prova della sezione ritmica, composta da Teo ” Harris ” ( basso ) e Fiffo ” Mc Brain ” ( batteria ), cantata anch´ essa all´ unisono dal pubblico.

Dopo questa apprezzata esibizione della tribute band storica dei Maiden, ecco giunto il momento tanto atteso da tutti i fan accorsi : sale sul palco alle ore 22.30 il carismatico Paul Andrews, in arte Paul Di´ Anno ! L´accoglienza dei presenti è al quanto calorosa, nonostante gli evidenti problemi fisici e gli acciacchi mostrati dal vocalist britannico. L´ opener è affidata alla spumeggiante ” Sanctuary “, tratta dal primo album della Vergine di ferro : nonostante alcuni problemi tecnici iniziali, l´ugola del frontman si fa subito sentire, coinvolgendo tutto il pubblico durante il ritornello. E da un classico del genere si passa ad un altro, sempre tratto dall´omonimo degli Iron Maiden ( 1980 ), ovvero ” Prowler “, eseguita alla perfezione da tutta la band. Neanche il tempo di rifiatare che è la volta dell´attesissima ” Wratchild “, tratta dal secondo storico album ” Killers ” ( 1981 ) : nonostante siano passati decenni, rimane un brano immortale, la cui esecuzione ha nuovamente confermato le qualità canore del vocalist britannico, che riesce a modulare la voce sia negli alti che nei bassi egregiamente ! E dopo questa partenza di fuoco con alcuni dei pezzi storici dei primi album della sua ex band, il nostro Paul ci offre un piccolo assaggio del suo repertorio solista : ” Marshall Lockjaw “, tratta dall´album della sua band solista, i Killers, ” Murder One ” ( 1992 ), eseguita con energia e grinta da tutti i componenti. A seguire, la punkeggiante ” Murders in The Rue Morgue “, dal secondo ed ultimo album con la Vergine di Ferro, dove spiccano le doti vocali di Di´ Anno, e la risposta dell´ audience, che intona all´unisono tutto il refrain centrale ! La parte centrale del concerto è stata , come anticipato prima, incentrata su due brani della sua carriera post – Maiden : ” Children of Madness “, tratta dal lavoro omonimo ( 1987 ), dell´ altra sua band solista, i Battlezone, e ” The Beast Arises “, tratto sempre da ” Murder One ” dei Killers. Anche in questi brani, meno noti rispetto ai primi classici, il responso del pubblico è alquanto positivo, e la prova di tutta la band di supporto è a dir poco superlativa, nonostante alcuni problemi tecnici rilevati dallo stesso Di´ Anno, che ironizza e scherza con l´audience, rilevandosi anche un ottimo intrattenitore. Al termine di questo breve excursus musicale del suo repertorio fine anni ´80 / primi ´90, si ritorna con l´ esecuzione di altri classici senza tempo dei Maiden : dopo la lenta strumentale ” The Ides Of March “, utile a Paul per rifiatare e riposarsi, si passa a ” Charlotte The Harlot “, intonata all´unisono da tutti. Segue la tanto attesa ” Killers “, che Di´ Anno dedica ironicamente al conflitto odierno in Israele, dove gli acuti del vocalist e il crescendo iniziale, nonchè il ritornello, vengono cantati dal pubblico presente. Inaspettatamente viene riproposta poi una ” Phantom Of The Opera “, in cui è magistrale la prova della sezione ritmica e dello stesso frontman. Un´ altra pausa per riprendersi, con la strumentale ” Transylvania “, e giungiamo al termine dello show con l´ anthem ” Running Free “, eseguita per l´occasione anche dal vocalist dei Children Of The Damned, Claudio Cesari, invitato sul palco da Di´ Anno : il ritmo coinvolgente e la melodia ben nota mandano in estasi tutti i presenti, che interagiscono attivamente durante tutto il ritornello centrale ! Ultimo brano proposto, come di consueto da anni, dal cantante britannico è la cover dei Ramones, una delle sue band preferite, ” Blitzkrieg Bop “, cantata anch´ essa dai molti presenti !

Alla fine di questa entusiasmante performance, non solo dell´ ospite della serata, ma di tutta la band di supporto, i Children Of The Damned, nonostante le difficoltà logistiche e alcuni problemi tecnici iniziali, e nonostante gli acciacchi fisici del vocalist, il pubblico presente è soddisfatto di aver potuto sentire dal vivo molte perle storiche del genere da noi tanto amato, e di poter stringere e abbracciare di persona l´ attesissimo Paul Di´ Anno che, al termine dell´ esibizione, si concede ai tanti fan e si rivela molto disponibile a scambiare quattro chiacchiere sulla sua carriera, sulla sua vita, sui suoi ricordi più cari, sulla sua ex band, gli Iron Maiden, e sui suoi progetti futuri, in esclusiva solo con noi di VeroRocK !

Ciao Paul, sono Raffaele di VeroRock, come va ? come ti senti dopo questo show intenso al Pescorock ?
Ciao Raffaele, nonostante il suono non sia stato il top, e nonostante la stanchezza, sono molto contento di tornare da voi, qui al sud, in questo bel paesino, e di vedere i tanti fan accorsi per me. Gente che da anni aspettava l´occasione di potermi apprezzare dal vivo e di potermi stringere la mano di persona ! Mi spiace per i fan, per alcuni problemi tecnici, ma per fortuna sono comunque riuscito a fare una buona performance e sono felice di essermi fatto conoscere ed apprezzare anche da persone che non conoscevano la mia musica : sai non capita tutti i giorni di suonare in un piccolo paese, suonando spesso in molti grandi festival in Europa e in Sud America ! ( ride )

Quali sono le tue influenze musicali ? I tuoi artisti preferiti, che ti hanno maggiormente ispirato ?
Le mie band preferite, con le quali sono musicalmente cresciuto, sono i Ramones, i Sex Pistols e i The Damned : tutto il Punk inglese dei ´70, genere che ho sempre adorato, e che per me è non solo una passione musicale, ma una vera attitudine, un vero e proprio stile di vita !

Quale è il tuo rapporto con l´ Italia ? So che sei molto legato all´ Italia, viste anche le tue origini, e suoni spesso qui da noi ! Cosa puoi dirci in proposito ?
Mia madre è ” italiana ” ( pronuncia proprio questa parola ) e mio padre era di origine siciliane, anche se purtroppo morì due mesi prima che nascessi, e quindi non ho mai potuto conoscerlo, il mio ” papà ” ! Quindi c´è molta Italia in me come vedi, e di questo sono veramente molto orgoglioso e sono felice di poter suonare spesso nella mia terra di origine !

Puoi raccontarci del progetto a cui prendesti parte, dopo i Maiden e il primo album solista, i Gogmagog, a cui parteciparono altri esponenti della scena NWOBHM, e dell´ ep che rilasciaste ” I Will Be There ” ( 1985 )?
Guarda, diciamo che preferirei parlare di altro ma non di questo in particolare ( ride ) perchè per me fu una grandissima delusione, a livello musicale intendo ! All´epoca fui contattato da un manager abbastanza conosciuto nell´ambiente, un tale Johnatan King, che mi propose di prender parte a questo fantomatico progetto insieme ad altri musicisti quali Janick Gers, Clive Burr, già mio amico e compagno nei Maiden, Neil Murray al basso ( ex Whitesnake e Black Sabbath ) e Pete Willis ( ex Def Leppard ). Io accetai di partecipare perchè mi sembrava un progetto interessante, ma mi resi conto poco tempo dopo che il fine era puramente commerciale, e sinceramente detesto quell´ ep, in cui sono incisi i peggiori brani dove abbia mai cantato in tutta la mia carriera !

A proposito del tuo ex compagno dei Maiden, Clive Burr appunto, sappiamo che eri molto legato a lui anche dopo la tua dipartita dalla band. Hai qualche ricordo particolare di lui e di alcuni bei momenti che hai condiviso insieme ?
No guarda, per me la scomparsa di Clive due anni fa è stata alquanto dolorosa, eravamo molto legati e ci sentivamo spesso. L´unica cosa che mi sento di dire in proposito è che ho perso uno dei miei migliori amici di tutta la vita, una persona veramente speciale, mi manca tanto e gli voglio un mare di bene e per me rimarrà sempre il miglior batterista Heavy Metal mai esistito ! Dio ti benedica Clive !

Il periodo che forse per te è stato assai prolifico, secondo il mio parere, forse è proprio dopo i Maiden, dopo l´ esperienza del progetto Gogmagog, tra la metà degli anni ´80 e la prima metà dei ´90, quando fondasti prima i Paul Di´ Anno´ s Battlezone e poi i Killers. Vuoi parlarci di queste due esperienze ?
Si, bè credo comunque di essere stato sempre presente nella scena Hard ´n´ Heavy, dal 1978 in poi. Certo, dopo il mio primo album da solista, e dopo le vicissitudini con quel progetto di cui non voglio ricordare nulla ( i Gogmagog ), deluso da molte persone, decisi di fondare i Battlezone, con cui, nonostante ci furono vari cambi di formazione, riuscimmo ad incidere due album a cui sono molto legato : ” Fighting Back ” ( 1986 ) e ” Children Of Madness “. Il secondo ebbe un buon successo, sia di critica che di promozione, e in quegli anni eravamo sempre in tourneè ! Nel 1992, insieme ad alcuni amici e musicisti, Steve Hopgood ( ex Jagged Edge ) e Cliff Evans ( ex Tank ), formai i Killers con i quali incisi due dischi che rispecchiano molto il mio approccio più ” punk ” e diretto alla musica : ” Murder One ” ( 1992 ) e il successivo ” Menace to Society ” ( 1994 ). Dopo vari problemi che ebbi di salute e personali, nel 1998 incisi, insieme al mio amico brasiliano Paulo Turin, un nuovo album col moniker di Paul Di´ Anno´ s Battlezone, ” Feel My Pain “, con un suono più duro e diretto ! L´ultima realise a nome DiAnno è del 2001, ” Nomad “, che composi sempre insieme a Paulo.

Hai alcuni progetti musicali futuri di cui vuoi parlarci ? Stai lavorando ad un nuovo album ?
Certo, al momento ho un nuovo album che sto ultimando, Architects of Chaoz, e spero probabilmente che uscirà per la fine di questo anno o al massimo all´inizio del 2015, a cui hanno preso parte i musicisti di una mia band tedesca con cui collaboro, i The Phantomz. Abbiamo una nostra pagina Facebook, con alcuni brani disponibili, che costituiscono il nostro ep di esordio, che ha ricevuto ottimi riconoscimenti da importanti testate quali Metal Hammer, Rock Hard ! Al momento abbiamo registrato solo quattro brani ma attualmente sto continuando a comporne altri, poi andrò in studio per registrare una demo delle voci, per rendermi conto se suona bene davvero o solo nella mia testa ( ride ). Successivamente, dopo averla fatta ascoltare al resto della band, entreremo in studio in Germania per finire di registrare il resto dell´ album, che, come ti ho detto prima, spero possa vedere la luce già per fine anno !

So che alla prossima domanda potresti arrabbiarti o non rispondere ( ridiamo insieme ). Volevo chiederti, se possibile, sapere se dopo la tua uscita dai Maiden, hai continuato ad avere alcuni rapporti con i tuoi ex compagni, se vi siete incontrati e avete mai parlato !
Aspettavo con ansia che mi ponevi questa domanda ! No comment ( ride ). No dai, scherzi a parte, ho incontrato di recente Steve ( Harris ) in aereoporto. Per molti anni non ci siamo visti, ma semplicemente perchè, come puoi ben immaginare, eravamo entrambi impegnati nel promuovere la nostra musica o eravamo in tour in parti del mondo diverse. Ci siamo incontrati alcune volte anche durante i tour, ad esempio, al Rock in Rio, dove abbiamo suonato lo stesso giorno, quindi ci siamo salutati normalmente, con affetto, soprattutto con Dave ( Murray ), senza alcun rancore. Voglio dire, sono passati tanti anni e abbiamo una certa età ( ride ). Non ricordo però di aver assistito al loro show perchè ero veramente molto stanco, e mi spiace. Qualche anno fa il loro manager, su invito di Bruce Dickinson, mi contattò, sapendo che vivo a S. Paolo, per propormi ad incontrarli e di suonare insieme alcuni brani storici, visto che erano in tour in Brasile ! Purtroppo io ero invece in Europa, sempre per alcuni show, e non è stato possibile unirmi a loro, ma non mi sarebbe dispiaciuto. Chissà, prima o poi forse ci sarà nuovamente occasione di incontrarci e condividere insieme il palco ! Con Dennis Stratton ( primo storico chitarrista dei Maiden ), invece, ho avuto più occasioni di suonare insieme e di collaborare : fui invitato dalla band in cui suonava all´ epoca, i Praying Mantis, ad unirmi a loro in uno show tenutosi in Giappone, da cui venne tratto un disco ( ” Live At Last Praying Mantis CD ” del 1990 ). Poi durante gli anni ´90, io e Dennis, abbiamo dato vita ad un progetto, ” The Original Iron Men “, insieme al nostro caro amico Nigel Glocker ( storico batterista dei Saxon ), e rilasciammo due album tra il 1995 e il 1996. Si, ecco sicuramente con Dennis e con Clive sono rimasto molto più legato che con gli altri ragazzi !

Allora Paul, siamo arrivati quasi alla fine della nostra piacevole intervista. Hai qualche consiglio da dare ai giovani musicisti che si accingono ad entrare in questo mondo ? E ai giovani in generale ?
Yeah man…non fate assolutamente questo lavoro ( ride ) ! Ti capita di essere spesso malato, stanco, senza alcuna forza, sempre in giro per il mondo, senza mai fermarti, e non hai modo di vedere per mesi tua moglie e i tuoi bambini. Scherzo ovviamente, nonostante non sia semplice per i motivi che ti dicevo, per me rimane il miglior lavoro di questo mondo, e lo rifarei ad occhi chiusi, assolutamente ! Quindi il mio consiglio per i giovani musicisti è di non aver paura di questi problemi e di tante altre difficoltà : se credete in quello che fate e in ciò che siete, continuate ad andare avanti a testa alta, e riuscirete a superare qualsiasi difficoltà !

Grazie ancora del tempo che ci hai dedicato Paul ! Vuoi mandare un saluto ai tuoi fan italiani?
Assolutamente, grazie a voi che mi date la possibilità di raccontarvi liberamente molti aneddoti e fatti di vita vissuta ( ride ) ! Saluto caramente tutti i miei fan, in particolare voi italiani, a cui sono profondamente legato, perchè il mio sangue è italiano e ho ancora tanti parenti e amici in questa penisola, con cui mi incontro spesso e volentieri. Spero di poter incontrare ognuno di voi ai miei concerti e di potervi ringraziare personalmente per tutto il calore che mi avete dato e per il vostro sostegno. Ciao a presto !

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