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Live Report SOMMARIO

BLIND GUARDIAN – Ritorno in Italia

Photo credits: Fabio Livoti

MILANO, Alcatraz, 3/10/2023 – I Blind Guardian sono tornati in Italia. È passato qualche anno (a parte i festival), ma finalmente li abbiamo qui per le date di Milano e Roma. Presente alla prima per potervi raccontare com’è andata.
Venue scelta per l’occasione è l’Alcatraz, luogo abbastanza storico, presente nei miei ricordi fin da quando ero 18enne, quando iniziavo a fare le trasferte da Roma a Milano per potermi vedere dei bei concerti metal che non passavano dalla capitale o a volte, per fare il bis.
Erano proprio bei tempi, c’era ovviamente la concatenazione: concerto, post concerto e poi la lunga attesa per il primo treno alle 5.30 in Stazione Centrale… In quanti ci si ritrovano? Ebbene, la venue è ancora ben tenuta considerando il tempo che è passato e le chiusure temporanee.
Come supporto ai Blind ci ritroviamo una band direttamente da Israele, gli Scardust, che conosco perché la cantante Noa Gruman ha partecipato alle registrazioni dell’album degli Orphaned Land in uscita a dicembre, insieme a l’orchestra di Tel Aviv e si è distinta per la sua voce spaziale. Avendoli scoperti giusto un mese fa, mi sembra una fortunata coincidenza poterli già vedere dal vivo.

SCARDUST

Finalmente inizia il concerto e ragazzi, già dai primi minuti possiamo rimanere incantati dalla voce stupenda di Noa! Il primo brano, “Tantibus II” è anche quello più noto, perché a livello promozionale viene usato spesso ed in generale lo stile proposto dalla band israeliana è un metal che spazia dal Prog, al Melodic ed in alcuni intermezzi possiede elementi Death, facendosi in ogni caso forte di una base ben strutturata, nella quale molta attenzione viene data alle tastiere. A livello vocale Noa tiene davvero bene i propri acuti, gestiti con un’intonazione tendente al falsetto (anche se poderosa), spostandosi poi su altre interpretazioni più graffianti, fino a gestire brevi momenti anche di growling. La band ha il compito di aprire ad una delle band più note a livello Europeo e posso dire che sono veramente all’altezza.
Ascoltateveli!

Scardust setlist:

  • Intro
  • Tantibus II
  • Addicted
  • Sands of Time: Dials
  • Sands of Time: Sands of Time
  • Arrowhead
  • Game of Now
  • Concrete Cages

BLIND GUARDIAN

È il momento dei Blind Guardian, l’Alcatraz sembra quasi pieno (quindi immagino ci siano circa 3000 presenti) e la gente continua ad arrivare… Per essere un martedì non c’è male! Il primo pezzo è dal passato (Imaginations From the Other Side), ma il secondo punta all’ultimo album datato 2022 (The God Machine); inevitabilmente però, all’annuncio di “Nightfall”, la folla va in delirio!
La prima strofa sembra volare, arriva il ritornello ed immediatamente si alzano in alto 3000 braccia per scandire il tempo e cantare all’unisono con Hansi:


“Nightfall
Quietly it crept in and changed us all
Nightfall
Quietly it crept in and changed us all
Nightfall
Immortal land lies down in agony”

Bellissimo! Avere la possibilità di ascoltare dal vivo questi pezzi epici, che poi hanno anche fatto parte della nostra vita e storia musicale, è magnifico.
Inutile dire che il pubblico conosce bene a memoria tutti i brani, ma che la seconda parte della scaletta è quella che vede ulteriori pezzi incredibili; oltre a ciò, la band manca dall’Italia dal 2015, quando vennero supportati dagli Orphaned Land. Hansi cerca molto l’interazione col pubblico tra una canzone e l’altra. Parlando di caratteristiche tecniche poi, i suoni si sentono davvero in maniera distinta e pulita qui all’Alcatraz, in qualunque posizione ci si trovi… Non è una cosa scontata! Vediamo gli spettatori che sì cantano, ma mantengono le forze per i pezzi che si aspettano di ascoltare e che arriveranno (Setlist.com complice di anticipare tutto)!
Non manca chi si fa venire un crampo ad entrambe le braccia, registrando tutto il concetto col telefono – come sempre comportamenti che personalmente non riesco a comprendere; ok crearsi il ricordo di una canzone che si ama, ma se andiamo ai concerti esclusivamente con lo scopo di riprendere tutto, tanto vale comprarsi il DVD e guardarli da casa!
“The Bard’s Song” in pratica è quasi stato un momento di riposo per Hansi, visto che il pubblico l’ha cantata completamente senza mezzo errore e che lui può riposare (credo fosse anche leggermente influenzato).
Pubblico un po’ più spento su Majesty e Traveler, mentre sulle 4 finali esplode, arrivate con un’encore rapida e senza troppe sceneggiate. “Lord of the Rings” viene proposta rivisitata e dalle tonalità un po’ più basse, forse per l’influenza citata prima, forse per altri motivi; preferisco la versione originale per semplice attaccamento alla stessa, ma l’esecuzione è ben gestita.
“Valhalla” e “Mirror Mirror” i due pezzi finali… ve li devo raccontare? Oppure potete già immaginare tutto l’Alcatraz ballare e dimenarsi? Bravi, è andata esattamente così…

Blind Guardian setlist:

  • Imaginations From the Other Side
  • Blood of the Elves
  • Nightfall
  • The Script for My Requiem
  • Violent Shadows
  • Skalds and Shadows
  • Time Stands Still (At the Iron Hill)
  • Deliver Us From Evil
  • The Bard’s Song – In the Forest
  • Majesty
  • Traveler in Time

Encore:

  • Sacred Worlds
  • Lord of the Rings
  • Valhalla
  • Mirror Mirror

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