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DAMNATION GALLERY – Broken Time

A distanza di soli tre anni dall’ultimo studio album ufficialmente uscito “Black Stains” (2017), si riaffaccia nell’ampio calderone discografico metal italiano attuale, l’oscuro alone dei genovesi Damnation Gallery, pronto a mietere altre vittime sacrificali. La band in questi ultimi anni e’ cresciuta tantissimo, sia sotto il profilo tecnico complessivo, che da un punto di vista di maturazione e ricerca personale, dove si percepisce una maggiore attitudine individuale, sia per quanto riguarda la padronanza dello strumento, e anche per un arricchimento magico/culturale sempre più riscontrabile anche leggendo i testi dei brani di Broken Time’, che affrontano temi legati all’esoterismo e al mondo dell’occulto in generale.
Sicuramente poi, il fatto di essersi ultimamente spesso affiancati live a dei guru del genere horror ed estremo (e dai quali traggono innegabilmente linfa vitale nel loro sound), quali Necrodeath e Death SS(e dove sono stati presenti come ospiti peraltro in entrambe le recenti compilation-tributo a loro dedicate), ha giovato non poco alla crescita esponenziale dei Damntation Gallery, che mi sento di tributare come i capostipiti del genere estremo italiano dell’ultima generazione! Naturalmente, per decretare questo verdetto ho i miei buoni motivi: Scarlet, e’ la miglior vocalist Metal femminile in Italia (seconda sola a Steva Deathless), e perché la loro musica e’ piuttosto articolata e complessa, mai banale, mai pallosa e ripetitiva, come invece mi capita di sentire nella stragrande maggioranza dei gruppi black metal in circolazione. Sicuramente i DAMNATION GALLERY, non hanno inventato l’acqua calda e non hanno composto un disco “rivoluzionario”, anzi…Direi che siamo al cospetto di un canonico album di black Metal di matrice scandinava, con in mezzo l’Horror dei Death SS, la rabbia dei Pestilence, la malvagità dei Necrodeath e la teatralità mista melodia dei Deathless Legacy. E allora, vi chiederete voi, dove sta questa “genialità” di ‘Broken Time’? Risposta: mettere assieme e intersecare alla perfezione in un unico concetto e album tutti questi elementi, senza fare il plagio o il verso a nessuna però di tutte le band sopracitate e a cui si ispirano, ma creandosi invece un loro sound, un loro “marchio di fabbrica”, tangibile e riscontrabile in entrambi i due album.

Personalmente, reputo ‘Broken Time’ uno scalino sopra all’ottimo ‘Black Stains’, perché da’ maggior spazio alla melodia, che volenti o nolenti , per noi italiani è un punto cruciale e chiave, dal rock più soft che esista, passando appunto al Black Metal estremo qui proposto. Probabilmente stavolta la strizzata d’occhio maggiormente marcata che in passato verso i lidi più “accessibili” del doom metal ha fatto la differenza, rendendo più malleabile e versatile la voce di Scarlet, che laddove i molti cambi di tempo dei pezzi lo permettono, riesce ad “ammorbidire”,rallentare, per poi velocizzare ancora e cambiare tonalità in continuazione in modo eccelso, dimostrandosi una vocalist completa, versatile e moderna. Ovviamente dietro a tutto ciò deve esserci una struttura musicale di livello, e Lord Of Plague (la mente e il genio della band) assieme a Lord Edgar, formano un tandem granitico alle chitarre, dove interagiscono con loro in piena sintonia e “connessione”, la devastante sezione ritmica del mostruoso e talentuoso batterista Coroner, supportato dal basso “tagliola” di Low, che tesse note profonde e gravi come le “condanne a morte” dei dannati.

Nove tracce in totale compongono ‘Broken Time’, un ora di violenza circa che vi toglierà il respiro e vi catalputera’ nel terrore vero degli Inferi discesi sulla Terra, giunti ora tra di noi per reclamare la loro vendetta, salvare gli uomini da falsi profeti e mettere coscentemente l’uomo al centro dell’universo astrale. Non si fanno sconti per nessuno qua, e già l’apripista “Edge Of Broken Time”, vomita tutta la rabbia possibile ed inimmaginabile per ogni “comune mortale”, trovandosi letteralmente catapultati direttamente all’inferno, dove la condanna sembra una sentenza senza appelli. Scarlet indemoniata e posseduta da qualche demone luciferino, modifica la sua voce in modo eclatante da fare quasi invidia alla protagonista femminile del primo “Esorcista” (degli anni 80). Il cammino infernale prosegue con “The Unnamed”, che vede come special guest, il Re dell’Horror Metal, sua maestà Steve Sylvester! Indubbiamente è uno dei brani più significativi, dove il duetto “dei due belli e dannati” arriva a livelli di “magia cosmica”, clamorosamente affascinante e difficilmente percepibile ai più . “Eclipse Of Mind” (torniamo indietro), e’ sparata alla velocità della luce, così come “Angoscia”, che per i miei gusti risultano forse le più statiche e ancorate ai vecchi cliche’ black metal, che non mi hanno mai trasmesso e suscitato grandi emozioni. “Iceberg”, chiude ‘Broken Time’ come inizia: con un pugno in faccia e uno sullo stomaco! Certamente non è musica “leggera” e neppure adatta ai deboli di cuore quella proposta dai Damnation Gallery, ma di contro, perfetta per chi ama il Metal senza fronzoli e senza tanti ricami, dove si sente trasudare solo tanta attitudine, abnegazione e convinzione nel progetto, consapevolmente legato al fatto di possedere i numeri per imporsi in questo campo non solo in Italia, ma anche mettendosi in luce nella vasta vetrina internazionale. Se sapranno dare la giusta continuità ed intensità a questo nuovo eccellente disco senza montarsi la testa, sentiremo parlare ancora per molto tempo dei Damnation Gallery!

In conclusione: ‘Broken Time’ disco black Metal 2020! Grandissimi!

Infine (ma non memo importante), un grande plauso a tutto lo staff della BLACK TEARS, per la produzione, i suoni e il packaging del CD PROMO in mio possesso, curato nei minimi dettagli e corredato da una copertina molto accattivante e a tema perfettamente “horrorifico”.

Tracklist:
1. Edge Of a Broken Time
2. Hunting Night
3. Nbaya
4. Eclipse Of Mind
5. Inferno
6. The Unnamed
7. Angoscia
8. White Lines
9. Iceberg

Line-up:Scarlet (Vocals)
Lord Edgar (Guitars)
Lord Of Plague (Guitars)
Low (Bass)
Coroner (Drums)

Genere: Horror Metal, Death/Thrash Metal, Black Metal
Data di pubblicazione: 15 Settembre 2020

Etichetta: Black Tears Records
Distribuzione: BloodRock
Contatti: https://www.facebook.com/damnationgallery/https://www.instagram.com/damnationgallery/https://twitter.com/damngalleryhttps://open.spotify.com/artist/6OcaKVOAYVM4eZcwcuTmOF?fbclid=IwAR0wPsqGHiMmVsI8ylTL_z6wjSyoBrcbqCaj6YAdRBErQ4C2CwbepriryUkhttps://soundcloud.com/damnationgalleryhttps://www.youtube.com/c/damnationgallerydamnationgallery@gmail.com

Fonte: Alessandro Masetto

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