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Interviste SOMMARIO

THE RAFF: La storica band capitolina si racconta, dal passato ai progetti futuri, prima dell’esibizione al Closer

Prima della loro folgorante esibizione sul palco del Closer, che li ha visti nuovamente in veste di headliner per l´evento Anni di Metallo Live 2.0, organizzato per la seconda volta sempre da Metal Zone Italia (Gianfranco Belisario) a dalla Ace Records, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con i The Raff, una delle band più importanti dell´ underground romano, con più di trent´anni di storia alle spalle. Attivi ufficialmente dal settembre del 1979, la band, capitanata dai fratelli Chris (basso) e Fabiano ” Master ” Bianco (batteria), dopo varie vicissitudini e cambi di line up, ha finalmente ritrovato la grinta e l´energia che li ha da sempre contraddistinti, soprattutto in sede live, e, con l´ingresso recente in pianta stabile del nuovo chitarrista, Tony Arcuri, è ritornata in pista con un nuovo full length omonimo uscito pochi mesi fa sul mercato, contenente tutti i brani storici, rivisitati e ri-registrati, che li hanno resi celebri negli anni d´ oro. Il trio ha ripercorso alcune tappe fondamentali di quel periodo, parlandoci della loro evoluzione musicale, dei ricordi più cari e dei progetti futuri, in esclusiva solo con noi di VeroRock!

Ciao ragazzi, sono Raffaele di VeroRock, come va ? Potete brevemente raccontarmi la vostra evoluzione musicale, da ” Gates Of Fortune ” ( 1983 ) fino all´ ultima realise omonima uscita da pochi mesi sul mercato ?
( Chris Bianco ) : ciao Raffaele, si, nel 1983 registrammo questo ” Gates Of Fortune ” che doveva essere il nostro album di debutto. Era l´epoca d´oro del metal italiano, con ottime band in giro, quali i Vanadium, gli Steel Crown, i Vanexa, oltre ai Death SS, anche molti gruppi romani, c´era veramente una scena incredibile ! Purtroppo il nostro primo progetto andò in fumo per colpa della casa discografica che si era rivelata poco seria. Con l´ingresso nella band di Tony, da circa due anni, siamo stati letteralmente spronati, essendo stati un pò pigri ma soprattutto travolti da diverse vicissitudini con gli altri membri passati. Lui ( Tony ) ha preso le redini in mano e con lui siamo andati in studio decisi, e abbiamo tirato fuori questo prodotto che è la testimonianza di quello che abbiamo composto in questi trent´ anni.
( Tony Arcuri ) : sono tutti i brani storici, riarrangiati però in chiave moderna, ma con strumentazioni vintage, con chitarre Gibson, proprio per mantenere il sound che ci ha da sempre contraddistinti, registrati in presa diretta, come si faceva una volta. Certo, rivisitandoli ovviamente c´è stata maggior cura negli arrangiamenti, ma il prodotto è uscito molto vicino alla versione originale.

Quali sono le vostre influenze stilistiche e musicali, le band di riferimento, che vi hanno maggiormente ispirato dagli esordi ad oggi ?
( Fabiano Bianco ) : Nei ´ 70 si ascoltava tantissimo l´ hard rock inglese, band quali i Saxon, poi gli Iron Maiden negli ´80, io poi ascoltavo molto Ted Nugent, Michael Shenker, gli Ufo, e il mio batterista di riferimento è stato sicuramente Cozy Powell, con tutte le band in cui ha militato ( Rainbow, Whitesnake, ecc. )
( Chris Bianco ) : sicuramente uno degli artisti che più di altri mi ha ispirato è stato Phil Lynott dei Thin Lizzy, che reputo tutt´ oggi irraggiungibile, anche se a dire il vero ho avuto da sempre un background molto vicino al punk rock, quindi Ramones, The Clash, soprattutto nelle linee melodiche e nel modo di affrontare i brani: spesso ho un approccio più punk che metal nell´ interpretare e nel comporre i brani. Però, al contempo, per me i Judas Priest e gli Iron Maiden sono stati molto importanti !
( Tony Arcuri ) : concordo pienamente con tutte le band che ha citato Fabiano, più ovviamente i Van Halen e qualsiasi cosa di John Sykes ( Whitesnake, Thin Lizzy ).

Cosa ci potete dire a proposito della scena metal italiana negli anni ´80 ? Cosa secondo voi è cambiato nell´ approccio alla musica e nel rapporto tra le band e i fan ?
( Chris Bianco ) : guarda ti dirò, recentemente sono uscite delle recensioni sul nostro ultimo album, non tanto italiane quanto straniere, che, parlando appunto del disco, hanno ricordato come la scena metal italiana degli anni ´80 non aveva nulla da invidiare a quella inglese, tedesca e americana ! Cosa è mancato in Italia ? Sicuramente il livello imprenditoriale: dalla figura del manager, a quella del produttore, del fonico. Noi abbiamo avuto a che fare con tutta questa gente, compresi i discografici di quell´epoca, ed erano però purtroppo tutta gente poco seria e con poca esperienza. Nessuno di loro era, per dire, un Ted Templeman ( noto produttore statunitense ndr ), ognuno si improvvisava manager all´epoca, compresi i report e giornalisti ! Magari avevano dei contatti con la Rai, ti proponevano anche di suonare, ma tutto ciò, credimi, non portava a niente. Però c´era molto entusiasmo e una scena musicale incredibile ! Questo entusiasmo oggi è andato molto scemando nei giovani musicisti.
( Tony Arcuri ) : prima, rispetto ai giorni nostri, non c´erano tutte le possibilità che ha oggi una band di ragazzetti, che si producono una demo, mettono il loro video su Youtube o su Facebook e li vedi ovunque, mentre un tempo non era cosi, e se amavi veramente un certo tipo di musica dovevi andartela a cercare ! E tutt´ oggi, se cerchi un gruppo storico di quell´epoca, magari hai anche difficoltà a trovarlo, sommersi come siamo da tanta musica spazzatura ! Prima invece, non esistevano i mezzi ed era tutto un passa parola tra gli appassionati ! Addirittura non essendoci notizie, come oggi, in tempo reale, all´ epoca girava voce che non fosse morto Randy Rhoads ma Ozzy Osbourne…e solo dopo diverso tempo abbiamo avuto invece la smentita ( ride )!

Con quali band della scena italiana di quegli anni avete avuto un rapporto speciale ? Vi sentite ancora oggi ?
( Fabiano Bianco ) : pensa che all´epoca avevamo una nostra sala prove in via degli Zingari e la affittavamo a diecimila lire l´ora, e quindi passavano un sacco di band romane dell´ epoca, anche perchè eravamo l´unica saletta con la doppia cassa per la batteria (ride)!
( Chris Bianco ) : con gli Strana Officina avevamo un rapporto bellissimo: ci fu quel famoso Festival di Certaldo in cui esplose effettivamente tutta la scena metal nostrana di quel periodo. E con gli Strana e gli Steel Crown di Trieste eravamo veramente molto amici, tanto che uno dei chitarristi degli Steel Crown venne a fare un provino per noi. Ancora oggi con Ancillotti e gli Strana Officina ci salutiamo veramente come vecchi amici.

A proposito dei diversi cambi di formazione che avete avuto, fino allo scioglimento della band nel 1987, cosa ci puoi raccontare in proposito ?
( Chris Bianco ) : sai, i cambi di line up sono cose naturali, specialmente se qualcosa non va tra i membri : con i nostri ex membri non abbiamo avuto grandi rapporti dopo la loro uscita. Noi adesso, con Tony abbiamo trovato un ottimo equilibrio, oltre che soprattutto una ventata di novità, perchè lui ha la capacità di interpretare i brani come li sentiva dal vivo, quando era un nostro fan, e non come li ha imparati. Per cui questa rilettura con molta personalità è un gran bene per la band !

Cosa potete dirci riguardo ai vostri progetti musicali futuri ? Dopo questo album omonimo, con i brani storici riletti e reinterpretati, avete qualcosa di nuovo a cui state lavorando ?
( Tony Arcuri ) : si, c´è un´ idea di lavorare ad un prossimo disco, e abbiamo qualcosa su cui poter iniziare a lavorare, ma al momento ci stiamo pensando.
( Chris Bianco ) : guarda per l´uscita tra trent´ anni stai sicuro uscirà qualcosa di nuovo ( ride ) ! Stasera ne eseguiremo uno inedito sicuramente ( “Nightcaller” ndr). Pensa che noi avevamo e abbiamo un repertorio di circa 30 / 35 brani e, non potendo mettere tutto in un unico album, un pò alla volta li registreremo. L´idea iniziale di Fabiano era quella di fare un doppio album, ma, per ovvi motivi di budget, al momento abbiamo deciso di seguire un´ altra strategia !
( Tony Arcuri ) : dopo il quinto disco, magari, faremo un doppio live ( ride ) !

Avete un ricordo particolare di quegli anni storici che volete ricordare e condividere con i lettori di Vero Rock ?
( Chris Bianco ) : certo, tra i tanti, tantissimi ricordi che ho di quel periodo, oltre a tutti i rapporti con le band della scena italiana, di cui ti ho parlato prima, sicuramente il tour che facemmo di supporto agli Iron Maiden nel 1982 fu per noi veramente un sogno ad occhi aperti ! Fu la prima tournèe con Bruce Dickinson, col quale abbiamo avuto uno splendido rapporto, e addirittura sul retro del disco di “The Number Of The Beast” c´è una sua foto con il chiodo e una spilletta con la scritta “The Raff”, quindi una bella soddisfazione direi ( ride ) ! Addirittura a fine concerto veniva da noi e ci chiedeva come era andato, pensa te ! Steve Harris ci amava, anche perchè per la grinta e l´energia gli ricordavamo molto il suo inizio di avventura con i Maiden di qualche anno prima. Poco tempo dopo incontrammo Paul Di´ Anno, ma non aveva molte simpatie per la sua ex band e per Dickinson in particolare ! Purtroppo non siamo rimasti in contatto con loro, a distanza di tutti questi anni, ma ci sarebbe piaciuto, eccome !
( Fabiano Bianco ) : io ricevo ancora gli auguri di Natale dai GBH ( storica band punk americana ndr )!

Grazie per la bella chiacchierata e per il tempo dedicatoci. Volete lasciare un messaggio particolare per i giovani musicisti, e in particolare anche per le giovani band, tra cui quelle che apriranno per voi questa sera ?
( Tony Arcuri ) : si, lasciate stare, fate altro, lasciate spazio ai “vecchi”, chi ve lo fa fare ( ride ) ! Scherzo, suonate il più possibile live e in sala e divertitevi ! Ciao a presto !
( Chris Bianco ) : meno spazio a Facebook, Youtube e meno “pippe mentali ” e dedicatevi anima e corpo invece a promuovere la vostra musica dal vivo, mettendoci tutta la grinta e la passione che avete !
( Fabiano Bianco ) : grazie a te per la pazienza e l´opportunità concessaci. Che dire ai giovani musicisti ? “In culo alla balena ! Rock On guys” ( ride ) !

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