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by Carlo Giorgetti

“Questo album siamo noi, più forti e coraggiosi, più brutalmente onesti che mai, in piedi di fronte alla tempesta”. L’essenza del nuovo album degli Halestorm è ben racchiusa nelle parole della loro frontwoman, la cantante e polistrumentista Lzzy Hale, che giunge con la sua band al sesto sigillo di una carriera ormai quasi trentennale e già costellata da numerosi successi.                                 

L’hard rock degli Halestorm è rimasto per anni un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti del genere, un progetto capace di evolvere il proprio suono con coerenza e di proporsi sempre con uno slancio vincente, ben confermato dall’entusiasmo profuso nei loro seguitissimi live-act.

A poca distanza dallo show di commiato dei Black Sabbath a Birmingham, a cui gli Halestorm hanno avuto l’onore di partecipare fra le band di apertura, l’uscita di “Everest” assume forse ancora più significato e suggestione alla luce della scomparsa di Ozzy, caricando l’opera di un’emozione completamente diversa, ma non meno potente.  

“Everest” nasce con un’anima differente rispetto alle produzioni passate degli Halestorm, predisposti come si diceva, a quella versatilità caratteristica che fa del combo una delle realtà più propositive del panorama rock. Il lavoro in studio con il produttore Dave Cobb si è focalizzato in particolare sulla resa ottimale delle performance dal vivo, un approccio innovativo che rende ancora più intrigante il progetto. Se da un lato il gruppo esalta esplosività e grinta spingendosi ai confini del metal (“Fallen Star”, “K-I-L-L-I-N-G”, “WATCH OUT!”), non mancano i momenti melodici che regalano deliziose power ballad insinuate con perizia in atmosfere sognanti come la title track “Everest” o la bellissima “Like A Woman Can”, che sembra esibire movenze soul/blues con qualche reminiscenza di Amy Winehouse. La chitarra del talentuoso Joe Hottinger si divide tra riff vigorosi ed assoli di rara bellezza, talora con spunti classicheggianti come nella cavalcata di “WATCH OUT!”, mentre la batteria di Arejay Hale, fratello di Lzzy, viaggia spesso a ritmi supersonici.

La grandissima coesione di questo gruppo, la cura nella produzione e la bravura degli interpreti ha confezionato dodici tracce di pregevolissima fattura.

Un esempio? L’elegante struttura del brano “Darkness Always Wins”, ballata che evolve attimo per attimo in intensità e che non sfigurerebbe affatto in un album di classic rock per la composizione elaborata, con Lzzy superlativa al piano a intrecciarsi con gli intarsi avvolgenti della chitarra elettrica. Josh Smith è un pungiglione incalzante con il suo basso, ma sa regalare emozioni anche quando intesse trame con le tastiere pronte ad innestarsi sul tappeto dei riff nei climi gotici e alt rock di “Gather The Lambs”.

Ho volutamente lasciato per ultima la vulcanica Lzzy, proprio per descriverne vitalità e carica espressiva, nonché la bravura chitarristica, che ne fanno decisamente una role model per le ragazze che si avvicinano allo strumento ed al palco. L’artista è in forma smagliante e il suo timbro dà in ogni brano un pieno saggio della propria estensione: dalle vette acutissime di “Rain Your Blood On Me”, al growl di “WATCH OUT!”, assistiamo a una vocalità pressoché unica nel genere, capace di muoversi con disinvoltura sulle asperità dei suoni più irruenti, così come nelle fasi intimiste che fanno respirare il disco.

“Everest”, racconta la band, racchiude un po’ la propria storia, quel saliscendi vorticoso in cui in numerosi anni di carriera si sono avvicendate tante fatiche da cui è poi scaturito un moto di orgoglio capace di convogliare tutte le deviazioni nel raggiungimento di un unico grande obiettivo. Come in una scalata creativa, gli Halestorm si spingono verso la vetta con quest’opera veramente altissima che motiva al massimo ogni suo interprete alla conquista della propria versione migliore. A chiudere il disco, un’altra perla, la riflessiva ballata “How Will You Remember Me?”.

Halestorm porteranno anche in Italia il live “The Neverest Tour”. Il loro show è previsto per l’11 novembre all’Alcatraz di Milano.

Line upLzzy Hale: voce, chitarra, piano, synth; Arejay Hale: batteria, percussioni, voce; Joe Hottinger: chitarra solista, synth, cori; Josh Smith: basso, piano, synth, cori

SCHEDA*

ARTISTA: Halestorm

TITOLO: “Everest”

ANNO: 2025

ETICHETTA: Atlantic Recording Corporation

GENERE: Hard Rock

VOTO: 8/10

PAESE: Stati Uniti

Tracklist

1)Fallen Star

2)Everest

3)Shiver

4)Like A Woman Can

5)Rain Your Blood On Me

6)Darkness Always Wins

7)Gather The Lambs

8)…WATCH OUT!

9)Broken Doll

10) K-I-L-L-I-N-G

11)I Gave You Everything

12)How Will You Remember Me?

Online:

Sito Web:

https://www.halestormrocks.com/

Facebook:

https://www.facebook.com/halestormrocks/

Instagram:

https://www.instagram.com/halestormrocks/

YouTube:

https://www.youtube.com/channel/UCjPsvugkwOr9oOk8D7icstQ

                                         

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