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Live Report SOMMARIO

MILADY METAL FEST – 5th Edition: il live report della V edizione @ Arci Tom (Mantova)!

MANTOVA, Arci Tom, 21/01/23 – Per questa quinta e prestigiosa edizione del Milady Metal Fest (rassegna metal di band con voci solo femminili), il patron di casa dell’Arci Tom di Mantova, ovvero l’amico Massimo Mazzola (a cui vanno i miei più sinceri ringraziamenti per avermi ospitato e miei più sinceri complimenti per tutto ciò che mette in atto da anni per la causa), fa le cose in grande stile stavolta, ospitando nel palco del celebre circolo musicale mantovano, personaggi del calibro degli elvetici ILLUMISHADE (nel ruolo di headlinear), ovvero il progetto della cantante Fabienne Erni e dell’arpista Jonas Wilde degli ELUVEITIE, preceduti da eccellenze italiane e non meno meritevoli di un ruolo di primaria importanza, come i toscani DEATHLESS LEGACY , ai quali gli fanno da eco i romani SICK N’BEAUTIFUL!

Tutto questo succoso piatto di cucina gourmet, è preceduto da altrettante pietanze di qualità in apertura kermesse, che andremo a man mano a scoprire ed analizzare nel racconto di questa serata memorabile! E dato che ho fatto un accostamento musical-culinario, mi preme con l’occasione sottolineare la grande efficienza del locale in questo tipo di occasioni, dove venivano proposti risotti accompagnati da ottimo vino lambrusco, o in alternativa ottimi panini, con vasta scelta di birre e cocktail… un raro fiore all’occhiello l’Arci Tom sotto quest’ottica! Da un punto di vista invece squisitamente tecnico, annotiamo invece un leggero ritardo di inizio rispetto all’orario previsto da programma, che ha trascinato l’esibizione finale in tarda
nottata, con volumi apparsi spesso troppo alti (a tratti quasi fastidiosi), e non sempre calibrati e bilanciati perfettamente. Ottima invece l’illuminazione del palco, con parti dello spettacolo volutamente più oscurate su richiesta delle bands stesse presumo, per creare quell’atmosfera tematica o ritualistica (a seconda delle necessità). Infine, e cosa non di poco conto, all’Arci Tom si respira sempre quest’aria fresca, pulita e familiare, contagiosa anche per le bands stesse, dove si interagisce sempre con persone semplici, gentili e disponibili, dalla cassa in entrata per i biglietti e le tessere associative, passando per tutto lo staff interno del locale, una qualità che ha il pregio di farti sentire a casa, e in ambiente dove è sempre un grande piacere ritornarci!

Come dicevamo poc’anzi, la rassegna musicale metal del Milady (tutta rigorosamente con vocalist femminili), è iniziata con una mezz’oretta abbondante di ritardo rispetto agli orari indicati, ma la cosa fortunatamente non ha lasciato segni tangibili sul risultato finale, dove al contrario, un pubblico davvero nutrito e cospicuo un termini di affluenza, è sicuramente rientrato a casa sazio e sodisfatto, e consapevole di aver visto qualcosa di notevole stasera, sentendo tra le migliori voci del panorama femminile metal nazionale ed europeo , esibirsi con le proprie rispettive band di appartenenza!

Photo Credits – Dario De Marco

Aprono le danze di questa quinta edizione del Milady le SNEI AP, band composta di cinque elementi totalmente al femminile, fondata dalla batterista Sonia Wild, ma oggi giustamente rappresenta per l’occasione speciale dalla vocalist ANGIE PRATI, dotata di una voce molto calda, potente e convincente. Le ragazze propongono un ottimo alternative rock, alternando brani cantati sia in taliano che in inglese. Dai loro due EP e singoli vari pubblicati, ( in una scaletta di otto brani complessivi proposti), si apprezzano particolarmente l’irriverente “Fuck Off” e la blasfema “Lucifer”, e di quelle in madrelingua la loro più conosciuta “Io sono Un Problema”e “Viaggio”. La provocatoria “Obsexion” chiude al meglio il live delle
SNEI AP, che hanno saputo divertire e intrattenere i fan presenti, a quest’ora non ancora particolare numerosi, ma già belli caldi, carichi e partecipi. Promosse!

Un rapido cambio palco ed è già ora di vedere in azione la seconda band, ovvero i brianzoli FROGG, giovanissima e promettente prog metal band , fondata nel 2018 e composta di quattro elementi, che punta molto (a ragione) sul cantato della bravissima e carismatica LETIZIA MERLO, una biondina minuta ma molto carismatica e tutto pepe e grinta, dotata di un estensione vocale notevole, che grazie al contributo degli ottimi musicisti che la spalleggiano (tutti maschili), riesce a far risaltare in modo brillante ed efficace la sua ugola squillante. Concerto breve ma intenso, con solo cinque brani proposti, tutti estratti dal loro album di debutto “ The Golden Path”, parsi però di grande impatto ed incisivi in sede live, dalla iniziale “Ascension”, passando per l’introspettiva “Hostile Forces III: Thyphoeus”, e concludendo con una suite di gran classe, composta dal duo “Melting Souls” e “Bloom”, tra ovazioni e meritatissimi applausi! Il loro progressive metal, infarcito di storia dell’arte e di letteratura, è piaciuto molto al sottoscritto e ha lasciato il segno…una delle piacevoli rivelazioni e scoperte di questo Milady Metal Fest; una band i Frogg, da seguire e tener d’ occhio con molta attenzione in futuro!

Dalla Lombardia facciamo un salto in Emilia , e precisamente a Bologna per parlare della terza band, i REVENIENCE, una moderna metal band dai connotati vagamente goth (anch’essa composta di quattro elementi) che si è messa in luce in quest’ultimo periodo dopo la pubblicazione del loro primo album d’esordio “Daedalum”, che a quanto pare ha riscosso un certo interesse anche all’estero, dato che prima di partecipare a questo evento hanno fatto un mini tour di ben quattro date nel Regno Unito.
Nonostante il genere proposto non sia molto di mio gradimento, e abbastanza distante dai miei ascolti abituali, con grande onestà devo ammettere che i Reveniance hanno dimostrato di possedere attitudine e talento, puntando molto sulle qualità indiscutibili della frontman DEBORA CENERI, capace di destreggiarsi bene in tutte le situazioni, e con padronanza assoluta della scena (non solo vocale, ma anche nelle movenze). “Not Time To Die” , “Not My Choice”, “Revenant” e “Blown Away By The Wind + A.Maze”, sono sicuramente i brani più rappresentativi. Bravi!

Suggestivo ed emozionante è stato l’intrattenimento acustico che segue subito dopo ad opera della talentuosa e conosciuta NICOLETTA ROSELLINI, che con la sua consueta classe e maestria , eseguirà brani dei Kalidia e dei Walk In Darkness , più altre cover famose, sempre riviste in questa chiave intimistica e raffinata, formula che già ebbe successo nelle passate edizioni. Un giusto break posizionato a metà serata, prima del grande finale, a breve in arrivo!

SICK N’BEAUTIFUL
Senza nulla togliere a quanto visto e proposto in precedenza da tutte le validissime band che si sono esibite, il Milady Metal Festival entra da qua in poi nel vivo e nella parte più cruciale, calda ed incandescente e per certi versa più attesa dal pubblico partecipe, cresciuto ora in modo considerevole. Se la temperatura in sala era salita già notevolmente ora l’atmosfera si fa rovente ed incandescente, e lo stesso si può dire per quanto riguarda la mia adrenalina, notevolmete salita per l’ attesa delle tre band che si esibiranno da qui in poi: la prima di questo trittico in ordine cronologico, si chiama SICK’N BEAUTIFUL e proviene da Roma. Già da come il palco si stava allestendo , in maniera minuziosa e con la
cura massima del dettaglio, avevo intuito che mi sarei trovato al cospetto di qualcosa di inaspettato, travolgente e per certi versi di grandioso…solo vederli quando sono apparsi sul palco i Sick’n Beautiful, sono rimasto letteralmente folgorato e senza parole! Una cantante sexy che sembrava uscita dai Manga (i celebri fumetti giapponesi), un chitarrista che sembrava un centurione romano che aveva incontrato i Sex Pistols nello spazio, una batterista completamente dipinta di verde fluo e rigata di nero e un bassista che sembrava il figliol prodigo di Rob Zombie! Questo carrozzone intergalattico di loschi figuri e tipe poco raccomandabili, atterrato sul pianeta Terra, precisamente a Roma nel 2014 a causa di un avaria della nave spaziale
BFS9000 sulla quale viaggiavano, è pronto per farci fare un viaggio nella loro galassia! Il sound dei nostri amici alieni si compone di un mix di hard rock-heavy metal, industrial , e pop elettronico. Non è difficile scorgere tra le loro influenze i vari Alice Cooper e Kiss (anche dal lato scenografico e shock rock), i Garbage, Wedsnday 13, Rob Zombie, Nine Inch Nails e Lady Gaga in versione spinta, a cui la vocalist, la super sexy HERMA si ispira in modo palese, creandosi questo immaginario di donna chirurgica e perfetta fisicamente (per la gioia di tutti noi maschietti sotto il palco). Ma i Sick’ n Beautiful non sono solo immagine, ma anche sostanza musicale e spettacolo vero…Per il Milady Metal Festival verrà proposta una scaletta esclusiva, che attinge da tutti i tre album pubblicati a oggi, dando uno spazio maggiore al primo “Hell Over Hell” e al terzo “Starstruck”. Dal secondo album “Element Of Sex”, verrà pescata solo “Fire True” e “New Witch 666”. Tra giochi di luce, laser verdi, scintille dalle chitarre e fucili lanciafiamme, si snoda uno show incredibile, dove verrà riproposta una stravolta versione di “God Of Thunder “ dei Kiss in chiave industial-elettro pop con una rivisitazione davvero molto interessante .. Memorabili e degni di menzione lo sono brani quali “Tonight We Go To War”, “ Starstruck”, “Deep And Dark” (dal terzo) e “Makin Angels” e “Sick To The Bone” (dal primo disco). Un’ora abbondante di pura adrenalina e goduria per gli occhi e le orecchie, ma soprattutto di una testimonianza tangibile che anche una band italianissima può competere oggi con i grandi colossi del rock-metal internazionale! Certamente i Sick N’Beautiful rientrano tra questa categoria… GENIALI!

Setlist:
Scolopendra
Fire True
Tonight We Go To War
Play Tell Me
God Of Thunder (Kiss cover)
Drop It 2The B
This Is Not The End
Starstruck
Deep End Dark
New Witch 666
Makin Angels
Sick To The Bone

DEATHLESS LEGACY
Giusto il tempo di dissetarmi la gola arsa dopo l’incandescente live dei Sick n’Beautiful con una buona birra fresca, che corro prendere posto sotto il palco (precisamente in prima fila grazie al gentile contributo di un caro amico e compagno di viaggio), per assistere al concerto più atteso della serata dal sottoscritto, ovvero quello dei Morti (Non Mai Morti) Viventi, DEATHLESS LEGACY! Ho visto esibirsi una marea di volta la Horror Metal band toscana rappresentata oggi anch’essa dalla voce ammaliante e tenebrosa della VampireSSa
STEVA ! Ho visto esibirsi i (Non) Mai Morti in quasi tutti i tour (e in più date dello stesso), ma stavolta l’occasione era particolarmente speciale e succosa, e per una serie di ragioni…In primis perché era la prima data a cui assistevo a un loro show dopo l’uscita dell’ultima fatica discografica, “Mater Larvarum “ (uscito agli sgoccioli dello scorso 2022), che ,“coincidenza del caso”, era la loro 6 (sesta) fatica discografica in ordine cronologico, esattamente come la somma totale dell’anno di pubblicazione 2+0+2+2=6, combinazione numerica che che per chi è appassionato e cultore di esoterismo, o mastica argomenti legati alla magia in generale, non è certo un dettaglio irrilevante o di poca importanza. E in secondo luogo,
perché per la prima volta vedevo esibirsi la nuova performer REVYLA, con il difficile compito di riuscire a sostituire e non fare rimpiangere troppo la dimissionaria ex Anfititre. Sintetizzo le mie due aspettative della vigilia in modo modo semplice e lineare: prove superate! “Mater Larvarum “ è un disco potente e maledettamente diabolico, sia nei suoni che nelle melodie, e a livello concettuale è un viaggio mentale in equilibrio perfetto tra mondo carnale e mondo dei morti, passando per l’oltretomba …Dopo il capolavoro del concept album “Saturnalia” del 2020, era difficile oggettivamente fare di meglio, ma i DeathleSS Legacy hanno dimostrato di non avere più freni oramai, e di riuscire a superare se stessi! Ben sei brani su dieci complessivi sono estratti da “Mater Larvarum “ e messi in scaletta stasera, dove su tutte si distinguono “Ora Pro Nobis”, “ Absolution” e “Moonless Night”. In mezzo al loro Rituale Magico, trovano spazio proprio “The Rituals Of Black Magick” e i due brani nati dalla collaborazione artistica con il MaeSStro Steve Sylvester, Vampiro dei leggendari Death SS; ecco quindi che vengono vomitate sulla Larve, sui Lari e sui Mani presenti al rituale , “Legion Of The Night” e “Your Blood Is Mine”, che vengono accolte con profonda devozione e grande acclamazione dai dannati! La performance infernale complessiva della horror metal band è stata eccezionale ed eccellente sotto tutti i punti di vista..scenografico, spettacolare e
musicale: la vampireSSa Steva si riconferma una delle migliori voci metal femminile in circolazione, aiutata e agevolata nel compito da una sensuale e provocante performer Revyla, dalle lunghe e provocanti chiome rosse, che senza cercare di prevaricare o di rubare la scena a Steva, dimostra di aver raggiunto in poco tempo un certo affiatamento con lei, duettando sensualmente, e dando tutto sommato un contributo più malsano, malato e oscuro allo spettacolo di un tempo. Alex Van Eden alle tastiere e Frater Orion, scheletrico batterista che picchia come un fabbro le pelli della batteria, sono le menti creative della band indubbiamente, ma che nulla (o quasi), potrebbero senza il contributo anche dei fidati Sgt.Bones alla chitarra e di Nick Deadwood al basso! E come tutte le cose belle, finiscono e si arriva purtroppo velocemente alla fine del rituale, dove un incappucciata Steva, con tanto di torcia accesa che simula
l’illuminazione della mente individuale nel buio della massa, intona il loro congedo finale con un brano che e’ diventato oramai un classico in chiusura, ovvero “Doominus Inferi”, con la quale ci spediscono tutti diritti in un viaggio di sola andata all’inferno, ma senza biglietto di ritorno, in nome di Lucifero, della libertà e della ribellione dai dogmi e dalle imposizioni, come la Lux Tenebris insegna da sempre ai “comuni mortali” sulla terra, ancora prigionieri, incatenati e schiavi delle religioni e dei falsi profeti… DI UN LIVELLO
(S) SUPERIORE!

Setlist:
Ora Pro Nobis
Rituals Of Black Magick
Queen Of The Infernal Phantheon
Your Blood Is Mine
Absolution
Altar Of Bones
Legion Of The Night
Moonless Night
The Coven
Dominus Inferi

ILLUMISHADE

Siamo giunti quasi ai titoli di coda, ma manca ancora un ultima esibizione; quella sulla carta più importante, rappresenta dagli headlinear di giornata, ovvero gli elvetici ILLUMISHADE, che opinabilmente, hanno offerto un concerto sicuramente eccellente e sopra le righe, ma in generale è apparso tutto un po’ statico, prevedibile e “ordinario” rispetto a quanto messo in atto dai più longevi ed affermati DeathleSS Legacy, con i quali se si fosse invertito il ruolo primario non ci sarebbe stato niente di “scandaloso”anzi… Detto ciò,
seppur giovani, il rango e il pedigree di cui si fregiano gli Illumishade, sorti da una costola degli Eluveitie, è indiscutibile. Fondati dalla fuoriclasse e vocalist femminile FABIENNE ERNI e dall’arpista Jonas Wolf, (qui impegnato come chitarrista) propongono un rock/metal molto variegato, dove a brani più heavy e duri, si contrappongono ballads ed altre interamente strumentali, dove la melodia recita sempre un ruolo da protagonista. La voce potente e squillante della Erni, viene certamente esaltata dal lavoro immenso di Mirjan Schnedl, nel ruolo chiave di arrangiatrice e responsabile dell’ orchestrazione dei brani, dove emerge tutta la sua abilità di strumentista ai synth: completano la line-up il bassista Yannick Urbanczik e Marc
Friedrich alla batteria, che formano una sezione ritmica di grande impatto e molto tecnica. Stasera la scaletta verrà incentrata tutta sull’unico album inciso dagli Illumishade, ovvero “Eclyptic: Wake Of Shadows“ del 2020, che è un concept incentrato su temi quali il misticismo , tradizioni sacre e antichi rituali pagani.
Gli Illumishade creano una sorta di confine, oserei dire di “dimensione mistica” dove la luce si contrappone all’oscurità , creando un fascino particolare attorno al progetto, che si discosta totalmente dal folk metal degli Eluveitie. Tra i molti pezzi proposti in questo Milady Metal Fest dagli elvetici (ben quattordici), che hanno colpito nel segno, sicuramente sono state “Tales Of Time”, “Crystal Silence”, “Elegy” e “Rise”. Il pubblico gradisce molto la loro performance e gli Illumishade gradiscono la calorosa partecipazione e approvazione dei numerosi fan italiani accorsi , che li acclamano a gran voce! E così Fabienne, Myriam & Co., concedono un ulteriore bis finale; “Into The Unknown “ e “Edge Of Dusk”, pongono definitivamente fine alle ostilità e calano il sipario di questa lunga, intensa, ma meravigliosa quinta edizione del Milady Metal Fest! Alla prossima!

Setlist:
The Horizon Awaits
Hynm
Tales Of Time
Crystal Silence
The Farewell Arcades
What Have I Become
Into The Maelstrom
Muse Of Unknown Forces
The Obsidian Veil
Elegy
Rise
World’s End
Encore:
Into The Unknown
Edge Of Dusk

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