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THE GUESTZ – Hopeless Case Of Perseverance

Abbiamo dovuto attendere quasi una decade per poter riassaporare quell´energia e quell´attitudine effervescente e stradaiola che il quartetto romano ci aveva mostrato nella sua prima fatica discografica (lo splendido esordio ´Not For Money, Just For Glory´ uscito nel Maggio 2008 – n. d. r.): dopo un ottimo responso della critica di settore e forti di un nutrito seguito di fan in Italia e all´estero, il combo capitanato dall´istrionico Pierluigi Jonna Coletta (chitarra e cori), il gruppo è finito sotto le luci della ribalta, arrivando ad aprire i concerti di formazioni e artisti internazionali quali ad esempio gli australiani Airbourne, lo storico ex axe man degli Europe Kee Marcello, gli L. A. Guns, Fasterpussycat, The Quireboys e altri ancora! Dopo l´entrata in formazione di Armando Mefisto (batteria) circa cinque anni or sono, la band ha subito un lungo periodo di gestazione per quanto concerne la composizione ma soprattutto la produzione e il conseguente missaggio dell´attesissimo seguito del fantastico esordio: ovviamente , essendo tutti alle prese con impegni lavorativi e familiari, questa nuova fatica discografica ha dovuto farsi attendere non poco per venire finalmente alla luce! Ebbene si, perché un disco, così come un parto, necessita “perseveranza” e nonostante tutte le buone intenzioni spesso ha bisogno del momento giusto per uscire: ma le attese sono state pienamente ricompensate da un prodotto veramente fresco e sincero, che rispecchia fedelmente tutta la loro passione per il rock´n´roll a stelle e strisce di metà anni ´80.
Insomma un autentico toccasana per il palato e le orecchie di tutti i tantissimi appassionati di sonorità devote alla scena del Sunset Boulevard losangelino sin dall’attacco arrembante dell’opener track “Perseverance”, che sin dal titolo ribadisce il difficile ma stimolante tema della perseveranza, vista da diversi punti di vista: le ruggenti chitarre di Jonna e la voce graffiante del buon Mimmo God (voce e cori) saltano subito all’attenzione, così come il semplice ma efficace assolo di chitarra nel bridge centrale. Uno stacco possente di batteria introdotto magistralmente da Armando Mefisto (batteria) ci catapulta nella seguente “Gettin’ Laid”, dove il groove detonante profuso dal piratesco Rob N. Röll (basso e cori) fa da filo conduttore di tutta la composizione: sicuramente uno dei brani più riusciti di questo secondo full lenght che anche dal vivo potrà sicuramente avere un ottimo riscontro, così come la seguente hit “Acid Easy”, un piccolo ma doveroso tributo ad una delle loro principali fonti di ispirazione, gli AC/DC appunto, di cui arrivano a citare più di trenta canzoni nel testo…che dire, basterebbe solo questa piccola perla, a parere di chi scrive, per l’acquisto obbligato dell’album, chapeau! Dopo questa originale e veramente ben riuscita chicca, si ritorna a correre per le roventi strade californiane con la calda “Ridin’ On The Road”, sempre all’insegna di un rock ottantiano avvolgente ed energico come nel bellissimo stacco prima del ritornello finale di forte impatto!

Ma come accennato già in precedenza, siamo di fronte ad un sound molto genuino e diretto, pronto a farci saltare a suon di sano r’n’roll dall’inizio alla fine del disco, senza tregua alcuna: e infatti la scorrevole “Eyes Wide Open” sembra voler ribadire questo senso di leggerezza, sempre toccando le corde giuste soprattutto nel refrain centrale di facile presa! Altro riff monolitico ci introduce alla poisoniana “Every Underdog Has His Day”, dove i cori di Jonna e Rob sono come sempre il sostegno adatto a tutte le fughe vocali del ruspante Mimmo, fino all’unisono del bridge prima del solo, dove vengonono smorzati i ritmi. Si passa così ad un’altra piccola hit che sicuramente farà impazzire e saltare di gioia le schiere di fanciulle, “When The Fat Hits The Fire”, un altro pezzo che si presta molto bene ad una riproposizione in sede live per il proprio impatto diretto e senza troppi orpelli, mentre la sognante “Make My Day” è una semi-ballad, per modo di dire, “strappalacrime” degna degli epigoni storici del genere (L.A. Guns, Little Caesar, Warrant, ecc.), pur non scemando mai nello scontato, una sorta di pausa per rifiatare prima dello scoppiettante finale!

L’ultimo brano di loro composizione, “Leave It Alone”, pur se di buona fattura, forse è, sempre a parere del sottoscritto, l’unico pezzo meno riuscito di un album a dir poco pazzesco per appeal ed energia espresse, oltre che per una genuina passione che da sempre accomuna questi quattro amici: probabilmente avrebbe potuto avere un maggior riscontro se inserita magari a metà del disco, ma ovviamente è una semplice supposizione da parte del sottoscritto! E a chiusura di questo eccellente lavoro non poteva di certo mancare anche questa volta una cover, “I Was Told”, degli statunitensi Rinho Bucket, storico act californiano nonché tra i riferimenti principali nel suono del gruppo capitolino: sicuramente una scelta più che azzeccata e una rilettura molto piacevole, l’ideale per chiudere alla grande questa fatica…con tanto di risata finale!

In conclusione, questo nuovo Hopeless Case Of Perseverance risulta alquanto gagliardo, ben suonato e di facile presa, risultando dunque una conferma di quelle che erano già all’epoca, quasi dieci anni or sono, tutte le ottime premesse di questa band che sicura-mente merita molto ma molto di più di quanto ha raccolto sino ad ora: con la speranza dunque di non dover attendere una gestazione ancor più lunga per il prossimo disco, e di poterli riabbracciare presto in sede live (il release party è avvenuto solo pochi giorni or sono, Venerdì 24 Novembre all’OpenBar di Ostia, Roma – n. d. r.), non posso che fare i complimenti a questi Amici, con cui è sempre un piacere condividere questa forte e dirompente passione che ci lega da tempo, ovvero il sano e vecchio rock’n’roll: bentornati “ragazzacci”!

Voto: 8,5

Tracklist:

1.Perseverance
2.Gettin’ Laid
3.Acid Easy
4.Ridin’ On The Road
5.Eyes Wide Open
6.Every Underdog Has His Day
7.When The Fat Hits The Fire
8.Make My Day
9.Leave It Alone
10.I Was Told

Line-up:

Mimmo God (Voce e cori)
Jonna (Chitarra e cori)
Rob N. Röll (Basso e cori)
Armando Mefisto (Batteria)

Genere: Hard Rock/ Melodic Rock/ Sleaze-Glam Rock
Data di pubblicazione: 20 Ottobre 2017

Etichetta: Illegal Records

Links:
http://www.theguestz.com
https://www.youtube.com/user/theguestz
http://theguestz.bandcamp.com
https://www.instagram.com/theguestz
https://www.facebook.com/theguestz
https://soundcloud.com/theguestz
https://twitter.com/theguestz

Fonte: Raffaele Pontrandolfi

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