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LITFIBA: un “ultimo” terremoto rock in terra salentina!

LECCE, Pala Live (Oversound Music Festival), 18/08/22 – In occasione della seconda edizione dell’Oversound Music Festival, che ha visto la partecipazione di artisti italiani di alto profilo (da Elisa, Fabri Fibra, Caparezza, Coez fino a Venditti & De Gregori, ecc.), torna in terra salentina, a distanza di alcuni anni, lo storico gruppo di  Via ‘de Bardi (Firenze), pronto ad infiammare, ancora per un’ultima (?) volta, il pubblico leccese, giunto numeroso per questo imperdibile appuntamento celebrativo dei 40 (+2) anni di carriera. L’”Ultimo Girone 1980-2022”, annunciato come tour di addio dalle scene, ha visto anche questa volta la band capitanata dai sempreverdi Piero Pelù e Ghigo Renzulli protagonista induscussa di un’altra serata magica all’insegna del rock tricolore, con l’esecuzione dei classici che hanno reso i Litfiba una delle realtà più longeve del panorama musicale italiano ed internazionale!

Il Pala Live di Lecce, la location che ha ospitato l’evento organizzato dalla PM Eventi ed M&P Company in data Giovedì 18 Agosto 2022, è stata letteralmente invasa da migliaia di fan, giovani e meno giovani, pronti ad omaggiare il combo fiorentino tra applausi ed ovazioni, trascinata dall’inizio alla fine dello show dalla magia e dall’energia sprigionate dai due beniamini, Piero e Ghigo, accompagnati in tutto questo tour da una squadra di ottimi musicisti alquanto affiatata: Luca Martelli (batteria), Dado Neri (basso) e l’onnipresente maestro Fabrizio Simoncioni (tastiere e sintetizzatori) hanno dimostrato ancora una volta di essere all’altezza di rappresentare oggi un nome altisonante del panorama musicale rock nostrano, riuscendo a reinterpretare, con perizia tecnica e con tanta passione, i cavalli di battaglia della band. La scaletta, ormai pressochè la medesima di ogni tappa estiva del tour (ad eccezione di poche sporadiche sorprese – n. d. r.), è incentrata principalmente sulla riproposizione dei brani più rinomati della loro notevole discografia, ed in particolare quasi tutti estratti dai dischi più amati dai fan della prima ora: quelli della cosiddetta “trilogia del potere” (‘Desaparecido’, 1985; ’17 Re’, 1986 e ‘Litfiba 3’ del 1988’ – n. d. r.) e quelli della successiva “tetralogia degli elementi” (‘El Diablo’, 1990,  celebrante il fuoco; ‘Terremoto’, 1993, la terra; ‘Spirito’, 1994, riferito all’aria; ‘Mondi Sommersi’ del 1997 con tema l’acqua – n.d.r.). Tanta roba dunque sia per chi, come il sottoscritto, li aveva anche di recente rivisti on stage, ma anche per le tantissime persone tra il pubblico che per la prima volta hanno potuto assistere ad un loro fantastico concerto!

Dopo averli visti, ammirati, fotografati e recensiti in occasione dell’ultima edizione del Rock In Roma (in data Lunedì 18 Luglio 2022), ancora una volta il sottoscritto ha avuto l’onere e l’onore di poterli immortalare ed apprezzare in occasione di questa tappa salentina del presente tour. Si ringrazia pertanto l’amica Maria Denise Simeoni, per la sua cortesia e disponibilità nell’averci potuto concedere questa nuova opportunità, nonché tutto lo staff dell’Oversound Music Festival per aver organizzato e reso possibile questo memorabile evento a cui nessuno poteva mancare, non fosse altro per rendere il doveroso tributo ad una band che ha segnato più di una generazione con le sue composizioni immortali.

Sono quasi le 21.45 quando l’audience presente nel parterre invoca a gran voce i propri beniamini, mentre le luci del palco si fanno soffuse, ponendo in risalto le quattro grandi “X” bianche su di un telone nero – a simboleggiare sia le quattro decadi di storia della band che quattro esseri umani che alzano le braccia in segno di vittoria della pace contro le guerre e i potenti del pianeta. Dopo l’ingresso del maestro Simoncioni, seguito da un boato del pubblico che accoglie a braccia aperte di volta in volta Luca Martelli e Dado Neri, è la volta del magico duo che entra assieme pronto a regalarci un’altra festa a base di rock’n’roll! Sebbene gli anni sul groppone si facciano aimè sentire per tutti, i nostri dimostrano nuovamente di essere in forma e carichi di energia da trasmetterci attraverso i brani più belli e significativi della loro ultra quarantennale carriera! A differenza di molti altri loro colleghi coetanei, le loro composizioni risultano ancora oggi di grande attualità, tanto dal punto di vista musicale quanto da quello delle tematiche espresse, soprattutto per i diretti riferimenti alle problematiche ambientali e per gli ormai tristi recenti eventi bellici, attraverso metafore e similitudini che rendono il loro messaggio etereo ed atemporale. Partecipare ad un loro show è quindi un’esperienza “immersiva”, unica ed indimenticabile, capace di rapirti dal primo all’ultimo momento, senza mai risultare scontata e ripetitiva: complice certamente la performance simbiotica espressa da Piero, autentico animale da palcoscenico, e dal suo compare di scuderia Ghigo, silenzioso ma come sempre incisivo sulla sua sei corde.

Apertura affidata ancora una volta alla detonante “Ritmo 2#”, un’opener in grado di far ballare chiunque, anche i più pigri tra i presenti, complice naturalmente l’esibizione coinvolgente dell’inossidabile duo e dei loro compagni di avventura! Non si riesce nemmeno a rifiatare, ed eccoci tornare indietro nel tempo con un’esecuzione di “Proibito” al fulmicotone, intonata a squarciagola da tutti, così come la successiva immancabile “Tex”, sulla quale Piero ci regala il consueto siparietto con il pubblico presente tra le prime file. Dal loro memorabile disco d’esordio, “La Preda” ed “Eroi nel Vento” ci fanno tornare a quelle oniriche atmosfere new wave-post punk che hanno forgiato il loro sound delle origini, anch’esse accolte dai cori urlanti del pubblico presente.

Su “Apapaia” la dedica di Piero è rivolta, forse con una vena di malinconia, alle imposizioni e ai pregiudizi familiari dai quali si è, fortunatamente, distaccato in gioventù per dedicare tutta la sua vita ad una grande ed immortale passione chiamata rock! Viriamo invece su lidi prettamente etnici, tanto a livello di tematiche che di arrangiamenti musicali, con la stupenda e struggente “Woda Woda”, dedicata a tutti i popoli oppressi dalla fame e dalla sete scatenate dalle guerre (con un riferimento particolare ai popoli ucraino e curdo – n. d. r.). Le peculiarità della setlist scelta per queste date estive, come abbiamo visto nella precedente occasione romana, vede la riproposizione di brani storici, ad esempio la melanconica “Istanbul” (corredata da una ripresa del tema di  “Yassassin” di david Bowie – n. d. r.), seguita da altri di più recente (si fa per dire) produzione come la sognante e psichedelica “Vivere il Mio Tempo” (unico brano presente dall’album ‘Infinito’ del 1999 – n. d. r.) o la immaginifica “Fata Morgana”, accompagnata quest’ultima dagli applausi a tempo a sorreggere la ritmica sprigionata da Ghigo.

Un pensiero consueto anche verso le ingiustizie perpretrate nei secoli dal Vaticano (con dedica ironica verso l’ex pontefice Ratzinger) introduce la visionaria “Bambino”, costellata da un tappeto di tastiere a sorreggere un inno senza tempo intonato da tutti i presenti.

Non poteva mancare anche un doveroso ricordo a chi oggi non c’è più, ma che tutti noi rimembriamo con affetto per quanto ci hanno regalato con la loro musica: la toccante interpretazione de “Il Volo”, dedicata alla memoria di Ringo De Palma e Candelo Cabezas (ex storici componenti della band) e dell’amico Erriquez (Enrico Greppi) dei Bandabardò, recentemente scomparso, è indubbiamente uno dei momenti più alti dell’intera esibizione. Ma come ci ricorda il buon Piero, i nostri compianti certamente da lassù ci sorridono felici perché la loro sostanza è costituita da uno “Spirito”, che anche quest’oggi ci trascina con le sue melodie gioiose ed inneggianti la vita! Momento goliardico, dedicato invece allo “scapezzolamento”, “Regina di Cuori” è un pensiero rivolto al gentil sesso, anche questa sera presente numeroso al Pala Live e pronto a regalarci qualche breve istante di ordinaria follia.

Torniamo indietro nel corso degli anni con una bellissima esecuzione di “Paname”, altra composizione storica che costituisce da sempre un ponte tra le culture occidentale ed orientale, mentre ci avviciniamo (anche se solo apparentemente) all’epilogo dello show con un l’augurale e blueseggiante “Lacio Drom (Buon viaggio)”, interpretata magistralmente da un Ghigo come sempre solare e spontaneo. Un ruggito infernale di Piero apre invece la ruggente “El Diablo”, anch’essa dedicata al potere religioso, ed intonata da tutti quanti, rapiti dal riff sanguigno sprigionato da Renzulli e sorretto dal martellante Luca dietro le pelli!

Usciti di scena per pochi rigeneranti minuti, i nostri vengono richiamati a gran voce sul palco per regalarci ancora qualche scampolo di emozioni prima del commiato finale. Tocca come sempre al Simoncioni rompere gli indugi, introducendo al pianoforte una versione rivisitata ed attuale di “Lulù e Marlene”, sulla quale Pelù declama a gran voce le innumerevoli ingiustizie perpetrate verso i popoli più deboli della terra. Momento decisamente più rock con la terremotante “Dimmi il Nome”, altro brano cantato da tutti i fan più attempati ma anche da tante giovani leve, pronte a gustarsi, seppur ancora per pochi istanti, “Lo Spettacolo” che il quintetto ci propina attraverso riff ruggenti ed uno scatenato Piero, pronto a farci saltare a più non posso, salendo sul piedistallo dietro al palcoscenico a torso nudo a discapito della sua non più giovanissima età: chapeau! Siamo veramente giunti a conclusione sulle note del classico galoppante “Cangaceiro”, vero e proprio inno della band, riproposta in chiave speed per far scatenare un pogo serrato tra le prime file, mentre cala il sipario di questa memorabile serata che rimarrà certamente impressa nel cuore dei numerosi fan accorsi da tutta la Puglia per l’occasione.

A prescindere dalla possibilità, o meno, di rivederli nuovamente insieme in un futuro prossimo e per ancora molti anni, non possiamo che constatare lo stato di forma smagliante che i nostri amatissimi Ghigo e Piero hanno esibito anche in questa caldissima occasione, a discapito della loro età e propabilmente di divergenti visioni in campo artistico e musicale. Unica certezza è la gioia che anche quest’oggi, in terra salentina, ci hanno trasmesso con la loro musica che da sempre ci ha accompagnato e che per sempre ci accompagnerà negli anni a venire, costituendo per ciascuno di noi una parte importante della propria giovinezza!

Buon viaggio ragazzacci, alla prossima!

Litfiba setlist:

“Ritmo 2#”

“Proibito”

“Tex”

“La Preda”

“Eroi nel Vento”

“Apapaia”

“Woda Woda”

“Istanbul” (With a Snippet of “Yassassin” by David Bowie)

“Vivere il mio Tempo”

“Fata Morgana”

“Bambino”

“Il Volo”

“Spirito”

“Regina di Cuori”

“Paname”

“Lacio Drom (Buon viaggio)”

“El Diablo”

Encore:

“Lulù e Marlene”

“Dimmi il Nome”

“Lo Spettacolo”

“Cangaceiro”

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