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Album 2022 Recensioni SOMMARIO

STELL/\RIS – Upside Down

GRUPPO : Stell/\ris

TITOLO: Upside Down

ANNO: 2022

ETICHETTA: Indipendente

GENERE: Modern Metal

VOTO: 8

PAESE: Repubblica Ceca

Questa volta la novità viene dalla Repubblica Ceca. Gli Stell/\ris (che chiameremo Stellaris per comodità grafica) sono una band di “Modern Metal” nata a Praga nel 2019. Guidato dalla potente voce di Nicol Hofmanová che alterna canto growl e clean, un pò sulla scia di celebri colleghe come Alissa White-Gluz o Tatiana Shmaylyuk, la band si era fatta già notare nel 2020 con il video musicale “Find Your Course” , che li ha fatti conoscere anche fuori i confini della loro patria. In attesa del full length di debutto, attualmente in lavorazione, gli Stellaris hanno pubblicato il 15 Aprile di quest’anno un EP contenente 5 brani: “Upside Down”, che ora andiamo a descrivere.

L’attacco di “Echoes Of The Past”, posto in apertura dell’album, è alquanto brutale, e il paragone con i Jinjer è immediato. Ma in realtà gli sviluppi armonici e ritmici della traccia indicano delle direzioni diverse. Le note di chitarra liquida e la melodia mi riportano alla mente soluzioni sonore care ai Korn del periodo di “Freak on the leash”, mentre le manipolazioni sonore in coda al brano suggeriscono una parentela con forme di metal più moderno.

Anche se abbiamo citato Alissa e Tatiana, bisogna precisare che la voce di Nicol ha un timbro del tutto personale, influenzata da voci maschili di band come Bleed From Within, Monuments o Emmure. “Hell-O” è un martello sonoro con folgorazioni e cambi di ritmo, con un growl che arriva anche su frequenze molto basse. Con la successiva” Vicious Circle” mi sento a casa, laddove mi sembra di cogliere echi sonori vicini ai Lacuna Coil del periodo “Delirium”. Qui un susseguirsi senza sosta fra melodia e potenza sembra stremarci ed ammaliarci allo stesso tempo.

Un attacco con tempi dispari caratterizza la quarta traccia, “Reversal”, un muro del suono molto solido ed ottime melodie mescolate in una prova di bravura Alla fine la perla oscura di “Scars”, profonda, coinvolgente, una melodia che non ha bisogno del growl e di furore metal per ferire, forse uno dei brani più belli che mi è capitato di ascoltare in questo strano 2022 Con gli Stellaris è nata, perdonatemi il gioco di parole, una nuova stella: una stella nera.

Tracklist:

1. Echoes of the Past 

2. Hell-0 

3. Vicious Circle 

4. Reversal 

5. Scars

Formazione:

Nicol Hofmanová – vocals,

Jamie Vykoukal – drums,

Libor Hřebík – bass guitar,

Filip Tatoušek – guitar

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