VERONA, The Factory, 14/01/23 – Questo 2023 inizia in modo scoppiettante e con il botto al The Factory di Verona, ospitando tra le proprie mura la prima edizione invernale in assoluto dell’Isola Rock!
Quest’anno l’associazione I BUTEI della famosa e celebre kermesse musicale veronese di Isola Della Scala (che ringraziamo caldamente nella persona di Angela Busato dei Dark Ages, organizzatrice della manifestazione per averci gentilmente ospitati in veste di cronisti), raddoppia i propri sforzi, e arriva addirittura a bissare una nuova e speciale edizione invernale dell’Isola Rock, portando sul prestigioso palco del The Factory di S.Martino Buon Albergo, capostipiti della scena metal italiana (ma direi anche internazionale) quali i vicentini WHITE SKULL e gli EDGE OF FOREVER, affiancati per l’occasione da giovani band emergenti quali Stranger Vision, Nekomata e US! Questi ultimi, proponevano un interessantissimo set acustico in apertura, a cui purtroppo per motivi personali, non ci è stato possibile assistere… peccato… sara’ per la prossima ragazzi, ma grazie al nostro Silvio Colombo, abbiamo la gallery!
Photo credits: Silvio Colombo
US
Rispetto che ad altre circostanze passate (anche recenti), direi che stavolta è andata benone al The Factory, dove il tutto si è svolto con regolarità, puntualità, e con tutti i tasselli incastrati al posto giusto (o quasi)… punti di ristoro posti all’esterno del locale con cibo disponibile per tutta la durata del festival e a prezzi popolari, orari delle bands pienamente rispettati, nessuna fila in entrata e ottima acustica. Se vogliamo trovare una piccola pecca, sicuramente la riscontriamo sul discorso luci, dove veramente, a tratti, il buio misto a fastidiosi luci verdi sul palco, imperversava e diventava protagonista della scena, rendendo arduo e difficile il lavoro dei fotografi accreditati. Bella infine, anche l’idea di porre banchetti a ferro di cavallo in entrata della sala concerti, dove oltre ad essere presenti i soliti banchetti della merchandising dei gruppi, vi erano espositori di libri horror e di oggettistica a tema goth e metal.
NEKOMATA
Al mio ingresso in sala, erano già pronti sul palco i Nekomata, un monicker di chiara estrazione
giapponese (presumo preso da qualche cartoon jap), che nonostante la giovane età, danno da subito l’idea di saperci fare e di volere mettersi in mostra ai metaller presenti (già in discreto numero ), e non di fare solo quindi una classica comparsata da gregari! Band nata recentemente da elementi di Skeletoon e Frozen Crown, propongono un interessante power metal misto hardcore, che i più “moderni” definiscono questo nuovo sound powercore! Devo ammettere che nonostante il genere proposto sia piuttosto distante dalle mie corde e dai miei ascolti abituali, questi quattro ragazzi hanno grinta da vendere, e in questa occasione speciale hanno proposto otto brani del loro repertorio, tutti estratti dal recente e unico album del 2022 “ …. And Then, The Abusement Park Left Town”.
Un ottimo aperitivo direi quello offerto dai Nekomata, che
aprono questa edizione nel migliore dei modi! Promossi a pieni voti!
Setlist:
Intro
The Spark
Digital Deicide
Call To Arms
Sic Semper Tyrannis
Algorithmically
Red Queen’s Portrait
Abusement Park pt 1
Abusement Park pt 2
STRANGER VISION
Altra band rivelazione, con un solo album all’attivo a oggi , intitolato “Westeland” uscito lo scorso 2022, ma che ha ricevuto elogi e recensioni lusinghiere anche all’estero, ecco a voi i Stranger Vision! Protagonisti e fautori di un power metal molto aggressivo e di impatto violento, contaminato non solo dalla scuola canonica tedesca a cui fanno testa i Blind Guardian e che sono una loro indubbia influenza, ma con un sound debitore al power/prog metal dei Symphony X e anche in parte con dei rimandi ai primi Savatage,
quelli più grezzi e diretti di “Sirens” e “The Hall Of The Mountain King” per intenderci! Il tutto, ovviamente, rivisitato in chiave attuale e con buona personalità , grazie anche ad una produzione dei brani moderna e al passo coi tempi, dove spiccano chiaramente le ottime doti vocali del frontam, capace di spaziare dal growl urlato al pulito con estrema facilità (senza nulla togliere agli altre tre validi musicisti a suo supporto sia chiaro). Se sapranno mantenere i piedi ben piantati per terra, e dare continuità a questo progetto, sono certo che tra qualche anno sentirete parlare ancora dei Stranger Vision, e a livelli molto più alti di quelli attuali , e cioè di quelli di una semplice metal band italiana underground! “At The Gates”, “Wasteland” e “Handfull Of Dust”, sono delle vere trittaosse proposte in sede live, che non fanno sconti nè prigionieri… MICIDIALI!
Setlist:
At The Gates
Wasteland
The Road
Handfull Of Dust
The Thunder
Soul Redemption
The Deep
Desolate Sea
EDGE OF FOREVER
A questo punto il gioco inizia a “farsi duro”, e si entra nel vivo di questa prima edizione invernale dell’isola rock, con dei protagonisti assoluti in ambito hard rock melodico, ovvero gli Edge Of Forever,, posizionati come co-headlinear nel bill, ma certamente non perché meno meritevoli degli headliner White Skull o per logiche di meritocrazia, ma crediamo solo per quelle legate al genere, in quanto innegabilmente in Italia la maggior parte dei metal fans predilige sonorità più dure e di derivazione classica , o anche come scelta motivata solo per alzare l’adrenalina a una certa ora della serata! Ma certamente, chi come il sottoscritto, ama entrambe le due derivazioni del metal citate (melodico e metal tradizionale- classico), ma anche direi ogni presente alla rassegna e distante anni luce dal genere Hard Rock melodico, non può non inchinarsi innanzi a una prova come quella offerta stasera dagli Edge Of Forever, da autentici fuoriclasse! Basta citare il fondatore della band, il Maestro Alessandro Del Vecchio per capire al cospetto di cosa siamo innanzi: tastierista, cantante, compositore, arrangiatore, produttore di svariati progetti e ospite in una miriade di album di artisti internazionali griffati dalla prestigiosa label Frontiers Records, nonché membro degli Hardline, storica hard rock band USA anni 80! Non da meno lo è il collega di scuderia Aldo Lo Nobile (Secret Sphere, Archon Angel, ed ex Death SS), altro navigato musicista ed esperto chitarrista, ed anch’egli
come Del Vecchio, spesso calatosi nei panni di produttore , arrangiatore e direttore artistico in svariati
progetti. Completano la line- up degli Edge Of Forever, Nick Mazzucconi al basso e Marco Di Salvia alla batteria (anche Hardline).
Come detto pocanzi, il genere proposto è un hard rock melodico ottantiano con reminiscenze neoclassiche a tratti, dove la voce di Del Vecchio diventa il “Marchio di Fabbrica” degli Edge Of Forever, capace di variarla a proprio piacimento, e con una naturalità disarmante, passando con apparente semplicita’ da tonalità alte a quelle intermedie, arrivando a toccare e ad accarezzare le note del paradiso nei lenti, con un intonazione cristallina e da vero campione!
Ovviamente tutto questo ben di Dio viene supportato da una struttura musicale di livello ultra
professionale, attraverso la quale i sapienti musicisti creano attorno alla voce del grande Alessandro Del Vecchio , un tessuto pregiato intrecciato e calzato in modo certosino, creando di conseguenza suono ammaliante ed emotivo al tempo stesso che va a braccetto con la sua intonazione.
Lo show viene incentrato molto sull’ultimo splendido “Seminole” , dal quale vengono estratte perle di rara bellezza quali “Get Up On Your Feet Again”, “Breath Of Life” e “Shift The Paradigm”, ma anche su “Native Soul”, dal quale si apprezzano oltre all’omonimo pezzo che da il titolo al disco, “Calling” e il lento”Carry On”.
Accomuna questi album la tematica incentrata sugli Indiani, ovvero i veri nativi Americani per eccellenza!
“Prisoner”, (gioiellino scritto con JSS) e “Feeding The Fire”, chiudono uno show esplosivo, fatto di tanta sostanza e rarissime (per non dire inesistenti) sbavature, che conferma gli Edge Of Forever tra i gradini mondiali più alti dell’hard rock melodico! CHAPEAU!
Setlist:
The Road Goes On
Get On Your Feet Again
Native Soul
Calling
Carry On
Breath Of Life
Shift The Paradigm
Prisoner
Feeding The Fire
WHITE SKULL
Neanche il tempo per riprendersi dalla clamorosa esibizione degli Edge Of Forever, che si arriva velocemente ai titoli di coda di questa magnifica e spettacolare edizione dell’isola rock Winter, ma manca ancora l’esibizione forse della band più attesa, acclamata e supportata dal pubblico presente per la speciale occasione al The Factory (cresciuto in modo considerevole con il passare delle ore): stiamo parlando dei maggiori esponenti della scena power -epic metal italiana (ma oserei dire anche Europea), ovvero i leggendari WHITE SKULL! Pionieri del tempo, stakanovisti per autonomasia, la band vicentina nata a metà degli anni ottanta, è una sorta di preziosa reliquia del metal nazionale , resistita alla prova del tempo, passando tra innumerevoli cambi di formazioni, litigi, riappacificazioni, abbandoni, riconciliazioni e clamorosi ritorni, come quello di Federica Sister, leader carismatica e indiscussa, che con il Capitano Tony Mad (il fondatore), formano un accoppiata perfetta ed insostituibile! Ne è passato del tempo dai primi loro esordi, e tanta acqua sotto i ponti è sgorgata, ma ancora oggi, a distanza di oltre trent’anni sono ancora qua tra noi i Teschi Bianchi , in forma smagliante, capaci di recitare un ruolo da protagonisti assoluti e di competere con qualunque realtà internazionale, sia sul piano live ma anche su quello squisitamente discografico, dove i White Skull riescono ancora a sfornare autentici capolavori come il recente “Metal Never Rusts”(uscito a ridosso del 2022), a cui verrà dato ampio risalto giustamente,e del quale verranno posizionati ben sei pezzi in scaletta, intervallati da altri vecchi classici ma sempreverdi cavalli di battaglia, provenienti dai celebri e famosi album “Tales From The North” e “Public Enemy, Secret Agony”!
Mancavano da parecchi anni i White Skull all’Isola Rock, e Tony Mad da grande intrattenitore qual è, non si è fatto sfuggire qualche simpatico aneddoto, come nel ricordare che una fan appostata in prima fila la ricordava con il pancione all’epoca, e ora invece questo bambino che stava lì con lei ora era bello cresciuto e grandino ,tanto da invitarlo sul palco e incitarlo a urlare Heavy Metal con il tipico segno delle corna: naturalmente ne e’ scaturito un applauso e un ovazione convinta, con tanto di grossa risata da parte di tutti al termine di questo siparietto divertente.
Ma veniamo alla musica ora…Si parte a razzo e con l’acceleratore pigiato con “Metal Never Rusts”, seguita da “Hammer On Thin Ice” e “Heavily Mentally”, trittico micidiale estratto dal nuovo “Metal Never Rusts”!
Nonostante ciò, il pubblico sembra piuttosto provato , moscio e assopito a quest’ora tarda e i Teschi di Vicenza se ne accorgono eccome della situazione, ed ecco allora che procedono con la controffensiva, trovando la giusta quadra per far ricaricare le molle e fare ritrovare insperate energie ai metal kidz; dapprima con un bel urlo “Ci siete???” da parte di Tony Mad, e poi con un bel discorso incentrato sull’alcool (dove da buoni Veneti diventa argomento di interesse comune , e nel quale il bassista piemontese JO ricorda al pubblico le sue origini Veronesi ) , e infine con un invito a un brindisi collettivo! Sarà stato questo, sarà stato il fatto che sono partite le note di “Tales From The North”, seguita in rapida successione da “Cleopathra”, ma c’è stato un risveglio generale e una partecipazione completamente diversa da qua alla fine! Potere “dei goti” (bicchieri in italiano)
Una nota di merito a parte, la voglio fare per il grandissimo guitar-hero Valentino Francavilla, un virtuoso, tecnico e giovane chitarrista solista di Treviso, che seppur nei White Skull da un periodo esiguo, con tanto lavoro e tanta umiltà ha conquistato i membri della band e i fans, facendosi amare e volere bene da tutti grazie anche alla sua gentilezza e semplicità, diventando un perno chiave dei White Skull, nonché la spalla ideale del Capitano Tony Mad, per creare quei riff taglienti e devastanti che fanno la differenza! Basta poi ammirarlo nei suoi assoli, o nel pezzo interamente strumentale “High Treason” (posto come intermezzo in scaletta stasera ), per capire che stiamo parlando di un vero talento della natura con le sei corde!
“I Am Your Queen”, unico brano proposto da “Will Of The Strong “ , ha messo in mostra le doti del
tastierista Alex Muscio alle tastiere, mentre su “Ad Maiora Semper”, destinata a diventare a breve un
nuovo classico dei White Skull, è emersa invece la forza collettiva della band , dove si coglie il frutto del lavoro di squadra.
“Skull In The Closet”( il mio pezzo preferito dal nuovo album “Metal Never Rusts), mette in luce tutta la
tecnica devastante del drum-machine Alex Mantiero, uno dei due senatori dei White Skull, e uno dei migliori batteristi metal contemporanei , uno che parla poco e lascia parlare i fatti per lui ..N.1! Punto.
“Red Devil” dallo splendido “Under This Flag” del 2012 è sempre trascinante e coinvolgente , con il Capitano Tony Mad intento a fare le corna da Diavolo, per poi fare rapidamente un salto ancora nel passato con “The Killing Queen”, dove Federica Sister dimostra di essere una vera e indiscussa Regina del Metal, sfoderando una prestazione vocale maiuscola e d’altri tempi!
“The Roman Empire” chiude “ufficiliamente” il sipario, ma noi non c’è ne vogliamo andare senza sentire prima “Asgard”, e neppure loro senza eseguirla..Ed ecco quindi, che acclamati a gran voce da un pubblico oramai in delirio, risvegliato dal suo torpore e in vena di fare festa ora più che mai, i cinque teschi muniti di birre e di una bottiglia di wischy, ritornano sul palco per celebrare il classico rituale finale, con cori e corna in cielo …” ASGARD PROTECT THE WARRIOR…”.. ASGARD proteggi i WHITE SKULL per l’ETERNITA’ (aggiungo io)…MONUMENTALI ed IMMORTALI!
Setlist
Heavy Metal Rusts
Hammer On This ICE
Heavily Mental
Tales From The North
Cleopathra
I Am Your Queen
Ad Maiora Semper
High Treason (Guitar Solo)
Skull In The Closet
Red Devil
The Killing Queen
Black Ship
The Roman Empire
Asgard