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Live Report SOMMARIO

DEATHLESS LEGACY + P.O.E all’ ARCI TOM di Mantova

DEATHLESS LEGACY + P.O.E.

ARCI TOM -MANTOVA

Sabato 30 Ottobre 2021

L’Arci Tom di Mantova, e’ per eccellenza quel tipico locale adibito a sala concerti, che riesce sempre a distinguersi nel settore rock e metal underground da molti anni, un fiore all’occhiello della bassa Lombarda, che imperterrito (anche in questi anni difficili della pandemia da Covid-19) tira dritto per la propria strada, proponendo eventi sempre succosi ed imperdibili per ogni fan del genere che si rispetti. Ed eccoci quindi, puntualmente presenti in questa vigilia di Halloween, che per l’occasione si è vestita di tutto punto, proponendo una serata a tema horror, dove i protagonisti principali sono stati i toscani Deathless Legacy, veri e propri veterani del genere, e leader assoluti per quanto riguarda la scena italiana horror metal. In apertura, gli emergenti reggiani P.O.E (abbreviazione di Philosophy Of Evil), che seguono sempre lo stesso filone, anche se in modo più recitativo e psicotico. Questo evento avrebbe sicuramente meritato una maggior affluenza di pubblico, non solo perché e’ stato magistralmente organizzato e pubblicizzato, ma anche e soprattutto per l’ambiente familiare ed accogliente che da sempre contraddistingue l’Arci Tom, dove ritrovare persone squisite e cordiali quali Massimo Mazzola ed Elisabetta Simonetti, (che gentilmente ci hanno ospitato in veste di cronisti e fotografi e che ringraziamo calorosamente), e’ sempre un grande piacere. Ma si sa, chi non ha il “pane, non hai i denti”, e laddove i Rockers locali latitano, l’incombenza viene prontamente assorbita da chi invece si è sciroppato 200/300 km per assistere a questo evento speciale, che, ne sono certo, avrà ripagato coi fatti la lunga trasferta fatta. Infine, l’ultimo applauso lo riservo per il tecnico del suono e responsabile luci/palco, che ha svolto egregiamente il proprio compito, contribuendo in modo determinante alla riuscita dello spettacolo.

P.o.E

Sono le 21:30 precise quando (come da programma), fanno il loro ingresso sul palco dell’Arci Tom questi quattro ragazzi di Reggio Emilia (dove spicca una gradita presenza femminile alla batteria), protagonisti di un Metal piuttosto “moderno”, particolare e poco decifrabile, non catalogabile e difficilmente fruibile, almeno per quanto riguarda le mie corde e il mio modo di concepire la musica. Questa era la seconda volta che li vedevo in azione i P.o.E, ma vuoi perché non conosco la loro discografia (hanno pubblicato due studio album), vuoi perché è un sound che non mi è convenzionale e congeniale, della loro esibizione mi è rimasto poco in testa musicalmente parlando, ma al contrario invece, piacevolmente colpito sotto l’aspetto visivo e scenografico, dove la cura del dettaglio, (dal trucco ai costumi di scena), non mancano di certo . Intendiamoci, sono certamente originali questi P.o.E, in cui la creatività della band si snoda attraverso la filosofia letteraria del famoso poeta Edgar Allan Poe, da dove traggono ispirazione per la stesura dei testi, attraverso i suoi racconti macabri, spettrali, grotteschi e horrorifici.

Sul palco i ragazzi si fanno notare e si danno anche un gran da fare per coinvolgere, ma questo loro sound composto di metal alternative /avant-garde, molto celebrale, e a tratti quasi recitativo, sfocia in un qualcosa di troppo convulso, dove c’è un po’ di tutto che bolle nel loro pentolone, ma c’è anche quell’ingrediente di troppo che copre il gusto… Dodici pezzi in tutto proposti, per un ora abbondante di piacevole intrattenimento. Se riusciranno ad essere in futuro più essenziali, concisi e meno dispersivi, potranno abbracciare una platea ancor più ampia di seguaci , perché il talento non manca e si sente, ma bisogna mettere meglio a fuoco l’obbiettivo.

Setlist:

Prelude+Puppet Show

This Is Halloween

City In The Sea

Shipwreck

Yms

Loving Madness

Capgras

Trauma

Ratz

Burton A Pink

Misantrophy

This Is Halloween (Encore)

DEATHLESS LEGACY

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando i toscani Deathless Legacy erano solo una semplice tribute band dei Death SS, relegata nel circuito underground locale…Posso affermare, e con grande orgoglio, di aver visto nascere, crescere, svilupparsi e maturarsi definitivamente la creatura di Andrea Falaschi (alias Frater Orion), batterista, occultista, fondatore e genio creativo della band. Con la consorte Steva Deathless, sono a oggi, gli unici superstiti da quel datato esordio che rispondeva al nome di “Rise Above The Grave”, fino ad arrivare al contemporaneo “Saturnalia”, l’ultimo concept album uscito a marzo 2020, in pieno lockdawn pandemico, a cui questo tour è dedicato e al quale fa riferimento. Ho perso letteralmente il conto di quante volte io abbia visto in azione i Deathless Legacy, ma ogni volta e’ un emozione nuova, una carica adrenalitica pazzesca ed esplosiva, come fosse sempre una sorta di “iniziazione “(per restare sulle terminologie magico-esoteriche).

I Saturnali, tema sul quale si sviluppa il nuovo capolavoro (interamente rappresentato dal vivo stasera), altro non erano che dei banchetti, dei festeggiamenti ai tempi dell’Antica Roma, dove solo per quel giorno particolare dell’anno, vi potevano partecipare anche gli schiavi e aver la possibilità di rovesciare le gerarchie sociali qualora venisse estratto il loro nome, dando così vita a una sorta di rivincitada parte di chi normalmente e’ considerato inferiore e deve soccombere nel quotidiano, venendo affossato dall’arroganza degli impositori, e verso i quali si nutre spesso sentimenti di rivalsa, rivincita e di vendetta. Il concerto si apre con un loro “classico”, diventato oramai immancabile, “Rituals Of Black Magick”, che infiamma ed incendia le anime dannate dei fans in prima fila, che supportano magistralmente per tutto lo show Steva (in impeccabile forma vocale smagliante), diventando di fatto la seconda voce aggiunta! Una Divina Anfititre, performer di gran classe e dalle movenze celestiali e ritualistiche difficilmente riscontrabili altrove, con il suo ingresso in scena da il via ai Saturnali, in un continuo cambio di abiti di scena ed interagendo con Steva in ogni situazione di teatralità che lo necessiti. Si, perché sono molto di più che una semplice horror metal band i Deathless Legacy, ma dei veri e propri artisti, che oltre che essere padroni assoluti nei rispettivi strumenti e ruoli tecnici, sanno muoversi sul palco, interagire, coinvolgere e creare quell’atmosfera di “condivisone” e “comunione”. Steva poi, con tutte le sue trasformazioni facciali, sembra davvero la rappresentazione terrena dell’esorcista una vera Vampira assetata di sangue al microfono, dove cambia tonalità a proprio piacimento e con apparente facilità, confermandosi una leader assoluta ed incontrastata.

Non da meno sono Frater Orion alla batteria, Alex Van Eden (carismatico tastierista con tanto di cresta), Sgt.Bones alla chitarra e Nick (che non sfigurerebbe nel film di Van Helsing), che non sono certo delle comparse o figure di secondo rilievo nell’economia complessiva della band, dove anzi il gioco di squadra e l’intesa perfetta tra i vari componenti , risultano essere le loro armi vincenti . In questa speciale notte di vigilia Halloween i “NON (Mai) Morti”, ripescano adirittura dal loro secondo album “The Gathering “, con la spettrale “Phantom Manor” e la scheletrica “Skeleton Skin”, rimesse in scaletta con mio piacevole stupore e quantomai riuscite alla prova del tempo. Dal magnifico “Rituals Of Black Magick”, oltre alla title track già citata in precedenza, trovano sempre spazio “Vigor Mortis” e “Litch”. Nel precedente show di Milano, in compagnia del Maestro Steve Sylvester, avevo “bacchettato” i ragazzi per la mancanza di “Join The Sabbath”, prontamente rimessa , seguita dai nuovi singoli “Legion Of The Night” e “Your Blood Is Mine”, dannatamente efficaci e coinvolgenti in sede live, stafighi ed efficaci, ma stasera riproposti purtroppo orfani della timbrica unica, inimitabile ed inconfondibile di Steve Sylvester! E visto che siamo arrivati alla fine di questo show e ci siamo addentrati in “modalità DeathSSiana”, come i lori maestri chiudono con il loro cavallo di battaglia “Heavy Demons” i loro concerti, i figli prediletti (e logica continuazione futura) Deathless Legacy non sono da meno, inserendo sempre per il gran finale del Rito “Dominus Inferi”! In Nomine Luciferi .. In Nomine Lux TenebriSS … In Nomine DeathleSS Legacy… La SancTa meSSa si è conclusa… andate tutti in PAX! Amen.

Setlist:

Rituals Of Black Magick

Intro Saturnalia

Saturnalia

Join The Sabbbath

Legion Of The Night

Phantom Manor

Litch

Your Blood Is Mine

Skeleton Swing

Dominus Inferi

Testo Alessandro Masetto/ foto Rose Profeta

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