GRUPPO: Old Bridge
TITOLO: Bless The Hell
ANNO: 2020
ETICHETTA: Black Widows Records
GENERE: Heavy Metal
VOTO: 8/10
PAESE: Italia
Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile per tutti noi che ha costretto molti a fermare svariati aspetti della propria vita, talvolta anche in maniera molto drammatica.
Bless the Hell esce poco prima l’inizio del primo lockdown di marzo. Questo album parla di inferno omaggiando Firenze e La Divina Commedia di Dante Alighieri, ma lo fa in accezione “personale”: un inferno interiore, l’inferno che ognuno vive dentro di sé, intriso di peccati e fragilità propri dell’essere umano. Coincidenza ha voluto che uscisse in un periodo in cui molta gente si è dovuta trovare faccia a faccia con i suoi demoni, paure, superare un periodo molto particolare fatto di solitudine e di lotta. Concept interessante e casualmente azzeccatissimo nel periodo storico in cui prende vita.
Gli Old Bridge nascono nel 2012 a Firenze, band del panorama fiorentino che ha visto molti cambi di line-up portando l’uscita dell’album di esordio proprio con Bless the Hell. Scelta interessante e matura che, a mio avviso, denota passione e voglia di far uscire un prodotto in un momento di equilibrio e stabilità della band.
L’album è molto interessante e ben curato. E’ un album assolutamente Heavy Metal con venature Blues (legate soprattutto al timbro caldo di Silvia Agnoloni) e Doom.
Il lavoro si apre con un un intro che sembra spalancarci il portale di copertina (illustrazione molto bella e suggestiva di Paolo Puppo, creatore anche del logo della band ), che spalanca il brano “do it or not” un brano semplice, energico, ma di grande impatto. La traccia successiva ci porta in un ambiente più rilassato con Shinobi Seyrou che ci regala un giro di basso molto rilfessivo.
I musicisti in tutto l’album ci regalano momenti di grande creatività e percezione della passione che la band porta avanti da anni. Ribadisco come la scelta di aver aspettato l’uscita di un album di esordio sia stata azzeccatissima, per realizzare un prodotto lavorato nei dettagli, descrittivo pieno di sfumature. Un plauso a tutti i musicisti e alla guest presente alle tastiere, Beppi Menozzi (Segno del Comando, Jus Primae Noctis). Grande plauso al brano “angels could cry”, brano con forte carattere compositivo e registro vocale di Silvia Agnoloni con cambi vocali elaborati in modo molto personale e interessante.
Album assolutamente consigliato.
Tracklist:
01) Intro
02) Do It Or Not
03) Time Of Dream
04) Salvation
05) Angels Could Cry
06) Rage In Paradise
07) Pleasing The Lord
08) Game Over
09) My Best Day
10) Old Bridge
11) Bless the Hell
Line Up:
Silvia Agnoloni: vocals and vocals background
Shinobu Seiryu: bass
Nico Cempini: drums
Damiano Porciani: guitars
Alessandro Berchicci Soave: guitars
Beppi Menozzi: guest