Gli Hellcowboys nascono a Roma nel 2014 dalla precedente esperienza dei Carton(2007-2014). Il sound della band è influenzato dal metal anni ‘80/90 con atmosfere southern e thrash e con un occhio verso il caro vecchio rock’n’roll. Nell’autunno del 2016 la band completa le lavorazioni al primo omonimo album (‘Hellcowboys’, 2017), registrato presso LRS Factory di Roma con Lorenzo Stecconi (già Zu, Ufomammut, Lento – n. d. r.). Dopo un’intensa attività live a livello nazionale, nell’autunno 2019, la band da vita al suo secondo lavoro: ‘Mondo bastardo’. Non potevamo dunque esimerci dal contattare la band per porre loro alcune domande di rito, aneddoti e curiosità, visto il nutrito seguito di seguaci che da anni li segue assiduamente in sede live!
Buonasera Hellcowboys! Partiamo con la prima domanda: ci raccontereste come nascono e si evolvono gli “Hellcowboys” dalla nascita della band ad oggi?
(Hellcowboys): la band nasce nel 2014, dalle ceneri di un precedente progetto thrashcore già attivo da alcuni anni; l’intento è stato sin da subito quello di creare una band che avesse qualcosa di concreto da comunicare e che, grazie alle diverse influenze di ogni componente, potesse dar vita ad un sound personale, dedito al metal degli anni 80/90 e al caro vecchio rock rude.
La band è formata da Cristiano ‘Comaante’ Iacovazzo alla voce, Andrea ‘Andrixxx’ Valentino alle chitarre, Stefano ‘Stfn Steele’ Ferramola al basso e Alessandro ‘Daf’ Di Filippo alla batteria.
Cosa significa il nome della vostra band? E’ un chiaro riferimento al genere “thrash metal”? A tal proposito in che genere musicale vi collochereste e quali sono le band dalle quali prendete ispirazione se ce ne sono?
(Hellcowboys): il nostro nome fa riferimento all’inferno quotidiano con il quale ognuno di noi si scontra: ovviamente ci piacciono i Pantera (ridono). Le nostre influenze chiaramente sono di matrice metal, anche se ascoltiamo generi diversi. Spaziamo dal thrash all’heavy e a qualcosa di più moderno. Partiamo dagli Iron Maiden, Black Sabbath, Judas Priest, insomma dal filone del metal heavy “più classico”, passando al genere thrash di gruppi storici come Megadeth, Coroner, Pantera, etc, arrivando a sonorità più moderne di band come Type O Negative, Black Label Society, System of a Down, per citarne alcune.
Dove si è tenuto il vostro primissimo live? Cosa pensate sia cambiato da quel giorno al release party del vostro secondo album “Mondo Bastardo” tenutosi al Defrag il 12 ottobre 2019?
(Hellcowboys): il nostro primissimo live si è tenuto al New Rockness di Genzano nell’estate del 2015 davanti a pochissime persone. Da quel giorno sono cambiate molte cose sia in fase live che a livello compositivo. Abbiamo molta più consapevolezza nei nostri mezzi ed il sound è molto più compatto, pesante ed aggressivo. Nel release di “Mondo Bastardo” abbiamo notato rispetto al precedente molta più affluenza e coinvolgimento da parte del pubblico.
In riferimento ai concerti dalla nascita della band ad oggi, uno di questi che ricordate con particolare soddisfazione?
(Hellcowboys): sicuramente la nostra partecipazione al Sinistro Fest vicino Firenze. Abbiamo partecipato al contest senza molte speranze e quasi per gioco, e alla fine siamo arrivati primi su oltre 60 band! Partecipare a quel festival per noi è ancora oggi motivo di orgoglio e soddisfazione.
Per quanto riguarda il vostro nuovo album quali sono le caratteristiche e i punti di forza di “Mondo bastardo” e le differenze con il vostro primo disco? Quali scelte stilistiche e musicali del passato sono state invece riconfermate?
(Hellcowboys): rispetto al primo disco senza dubbio la produzione. Luciano Chessa del “Moon Voice Studio” ha fatto un ottimo lavoro. Un altro punto di forza è stata la volontà di differenziare i pezzi, pur mantenendo il nostro stile, e dare ad ognuno una propria identità in modo da renderli riconoscibili ed assimilabili già dai primi ascolti.
Quali sono le tematiche trattate in “Mondo Bastardo” e chi di solito si occupa di scrivere i testi?
(Hellcowboys): dei testi se ne occupa il front-man Cristiano “Coomante” Iacovazzo e le tematiche che affrontiamo riguardano principalmente l’inferno in cui viviamo, il nostro “Mondo Bastardo” appunto, quindi si parla dei soprusi, delle ingiustizie e dell’ipocrisia che ci circonda e tutto ciò che c’è di marcio e che affligge la nostra quotidianità.
In che modo ognuno di voi pensa di dare il proprio contributo alla creazione e all’arricchimento della musica degli “Hellcowboys”?
(Hellcowboys): abbiamo approcci diversi. Ad esempio “Andrixxx”(chitarra) preferisce scrivere materiale da casa, registrarlo e proporlo al resto della band. “Stefano Steele” (basso) invece ha un approccio più istintivo, spesso improvvisando nel box dove proviamo. Una volta create le musiche e arricchite con l’estro di Alessandro alla batteria, Cristiano (voce) pensa ai testi e linee melodiche. Sostanzialmente, ognuno di noi mette in gioco le proprie idee per l’arrangiamento di ogni brano.
Un brano del nuovo disco al quale ognuno di voi è più legato? E perché?
(Hellcowboys):Cristiano Iacovazzo (voce) “Fight for Life”, perché ha influenze che adoro (un po’ viking a mio avviso) e perché l’ho scritto dedicandolo ai miei genitori.
Andrea Valentino (chitarra): domanda veramente difficile…direi “Mr Hypocrisy” per la melodia del solo e delle armonizzazioni finali unite a un riffing potente e cadenzato.
Alessandro Di Filippo (batteria): “Fight for life”, mi piacciono l’arrangiamento e la sonorità che abbiamo dato al brano.
Stefano Ferramola (basso) : “Sick’n Brocken” e “Head Up”, due canzoni che amo di più eseguire live.
Come vedete la scena musicale italiana rock e metal? E la realtà romana?
(Hellcowboys): in fermento e piena di band validissime. Purtroppo queste si scontrano con la quasi assenza di posti dove suonare e la totale indifferenza dei principali mezzi di comunicazione.
Avete un sogno nel cassetto come band?
(Hellcowboys): il nostro sogno è di suonare il più possibile dal vivo e di veder crescere sempre di più i consensi verso la nostra proposta musicale. Vedere gente che si diverte ai nostri concerti e va a casa soddisfatta per noi già è un piccolo sogno che si realizza.
Grazie per il tempo che ci avete dedicato! Volete lasciare un messaggio ai lettori di “Vero Rock”?
(Hellcowboys): sostenete la musica originale e andate ai concerti perché solo così la scena rock/metal può rimanere viva!