Ennesimo lavoro per il chitarrista italo americano, impegnato a sfornate album e dvd a ripetizione senza soluzione di continuità. Ma chi lo apprezza sa benissimo che questa iper attività non induce l´artista a presentarci lavori di routine, anzi, al contrario e per nostra fortuna, tanta creatività viene catturata e consegnata ai posteri, per la felicità degli aficionados del chitarrista sempre più numerosi e sparsi in ogni angolo del globo, sintomatico il sold out registrato al prestigioso Teatro Comunale di Firenze solo pochi mesi fa.
Ma a cosa si deve il crescente successo ottenuto da Joe nel corso degli ultimi anni? Come spesso succede, la risposta è più semplice della domanda, il rock blues dell´artista americano ammalia per la sua semplicità, tecnica e feeling viaggiano di pari passo, le due componenti non si possono scindere, una ricetta apparentemente semplice ma in realtà non alla portata di tutti in quanto laddove molti musicisti amano sfoggiare il proprio talento attraverso complesse e fredde strutture strumentali, Joe incanta grazie alla sua chitarra con canzoni che colpiscono al cuore, e non parliamo sole delle ballads (il vero erede di Gary Moore è lui) ma anche dei pezzi più cadenzati, mai mielosi o ipertecnici ma sempre molto orecchiabili e con una chitarra che incanta, ma non basta, soprattutto dal vivo (ma anche in studio) Bonamassa ama accompagnarsi di grandi musicisti lasciando loro spazio e tempo, non mancano infatti fenomenali assoli di hammond o di ogni tipo di percussioni.
Anche quest´album ricalca le caratteristiche dei precedenti per cui chi già conosce la carriera solita di Joe Bonamassa sa cos´aspettarsi, per tutti gli altri una buona occasione per (ri)scoprire le radici della buona e vera musica, del rock, del blues e di tutto quello quella che ti colpisce al cuore.
Voto: 8,5
Fonte: Marcello Dubla