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Live Report SOMMARIO

SEPULTURA+SADIST+ELECTROCUTION+SPEEDGOAT: Il report della serata @Festa di Radio Onda d’Urto

Stasera noi di Verorock ci troviamo alla Festa di Radio Onda d’Urto a Brescia nella sua trentunesima edizione per una serata dedicata alla musica metal che vede radunate sul palco principale tre band italiane in apertura ai brasiliani Sepultura.

Direttamente da Brescia, gli Speedgoat sono i primi a fare il loro ingresso in scena. Sono un gruppo abbastanza giovane di formazione, sono solo in tre e hanno un suono enorme sul palco. Quello che propongono è uno speedmetal misto ad un heavy molto grezzo e questo mix di stile ha reso la performance meno monotona e più interessante. Personalmente è la prima volta che li vedo dal vivo e l’impressione è stata ottima. Questa sera ci hanno presentato tutti i brani del loro album. Purtroppo il disco non è ancora uscito e il gruppo non è ancora approdato su Spotify, ma su youtube sono disponibili due singoli e a questo sito potrete vedere un estratto della loro performance dal vivo: https://www.youtube.com/watch?v=ayI3z13_Re8 . Spero di poter godere della loro musica in digitale il prima possibile e nell’attesa spero di poter vedere presto un loro live.

Setlist Speedgoat:

-Kerosene

-Demons Ride

-Steel Warriors Riding Hellbound

-Speedgoat666

-Reckoning Code

-Nightrider

-Just For You

-Party Hard In Hell

-Three Shades Of Black

I toni si fanno ora più cupi e pesanti, a portare tutto questo aul palco è una band death metal bolognese fondata agli inizi degli anni novanta: gli Electrocution. Oggi con una formazione diversa dagli albori, ma che stasera, dopo trent’anni dall’uscita del famoso “Inside The Unreal” ci propongono tutti I brani al suo interno. Sul palco si possono anche notare i banner con le grafiche del primo album. È un intro tetro quello di “Premature Burial” che da il via alle danze, accompagnato da suoni di tuoni e fulmini subito interrotti dalla batteria martellante di Vellacifer e dai rif taglienti di Neil alla chitarra, ma è questione di pochi istanti prima che Mick faccia il suo ingresso scaldando l’ugola a colpi di growl. I brani sono famosi per I cultori del genere e questo disco non ha bisogno di presentazioni. Il concerto prosegue infatti a ritmi serratissimi fino a “Bells of The End” e al suo outro tenebroso ed etereo che conclude il nostro viaggio. Gli Electrocution decidono però di lasciarci con un brano del 2014: “Anthropocentric” tratto dall’album Metaphysincarnation. Anche per loro è terminato il tempo e dopo I saluti si affrettano a lasciare il palco.

Setlist Electrocution:

-Premature Burial

-They Died Without Crosses

-Growing Into The Flesh

-Body’s Decay

-Ghost of Past

-Under The Wings Only Remains

-Back to The Leprosy Death

-Behind The Truth

-Bells of The End

-Anthropocentric

Siamo giunti a metà serata, il pubblico è sempre più denso sotto il palco e stiamo ora per accogliere una band storica proveniente da Genova, i Sadist .Intro con voci di un sapore lontano riscaldano l’atmosfera e “Accabadora” da il via al concerto che Trevor e compagni ci stanno per regalare. Il concerto prosegue con “Escogito” per poi passare a “Perversion Lust Orgasm”. Adoro vedere come Riccardo e Davide tengano sempre il palco in maniera energica in ogni live (Riccardo alla chitarra e Davide al basso insieme al batterista Giorgio suonano anche nei FateUnburied). Proseguono senza sosta con “Season in Silence” e “The Attic and the World of Emotions”. Purtroppo il tempo a loro disposizione è quasi finito e ”Tribe” ci accompagna, dove tutto ha avuto inizio: nel 1993 con “Sometimes They Come Back”. Personalmente ho avuto modo di vedere I Sadist un mese fa ed è bello vedere come un gruppo anche a poca distanza da una data all’altra abbia voglia di proporre scalette diverse anche poco diverse per variare l’esperienza.

Setlist Sadist:

-Accabadora

-Escogito

-Perversion Lust Orgasm

-The path

-1000 Memories

-Tearing Away

-Season In Silence

-The Attic And The World Of Emotions

-Tribe

-Sometimes They Come Back

Siamo giunti al momento tanto atteso e ormai davanti al palco hanno preso posto le schiere di fan provenienti anche da diverse parti del mondo per supportare I loro idoli: I Sepultura. È solo questione di pochi istanti prima che le luci si spengano. Il palco si dipinge di rosso ed ecco che fanno il loro ingresso I Sepultura intonando le note di “Isolation” facendo esplodere così la folla. Anche se questa non è la formazione originale dei Sepultura c’è da dire che la resa dal vivo è veramente ottima e non ha tradito le mie aspettative. Questa line up è solida da tempo ormai, quindi per essere la prima volta che mi capita di vederli dal vivo, non posso che ritenermi soddisfatto (il mio collo distrutto, reduce dell’headbanging ne è la prova). La serata prosegue tra poghi e scapocciate sulle note dei brani più famosi tratti dagli album dal 1991 in poi. Il secondo brano è infatti l’iconica “Terrtory” tratta da “Chaos A.D.” che insieme al precedente sono serviti a scaldare un po’ il pubblico e preparalo ad entrare nel vivo del concerto. La serata prosegue senza intoppi fino alle ultime canzoni: “Refuse/Resist” e “Arise” con le quali I Sepultura ci salutano per poi lasciare il palco. Le luci non si accendono ancora, Non è ancora finita. Per qualche istante l’aria rimane carica di elettricità ed eccitante attesa che viene spezzata finalmente dal rientro della band sul palco. Come un richiamo primordiale le note di “Ratamahatta” fanno ribollire il sangue del pubblico che si scatena in balli, e poghi. La vera chiusura di questo magnifico spettacolo però è affidata a “Roots Bloody Roots” che non fa altro che fomentare ulteriormente l’esaltazione dei presenti. Con I saluti di rito e la foto con il pubblico la band ci saluta.

Setlist Sepultura:

-isolation

-Territory

-Means to An End

-Capital Enslavement

-Kairos

-Propaganda

-Guardians of Earth

-Cut-Troath

-Dead Embryonic Cells

-Ali

-Machine Messiah

-Infected Voice

-Agony of Defeat

-Refuse/Resist

-Arise

Encore:

-Ratamahatta

-Roots Bloody Roots

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