La band milanese Kayron è formata da un trio che essenzialmente ha avuto l’idea di suonare un genere che mescola la natura più aggressiva del metal con sonorità più dolci, generalmente appartenenti ad altri generi musicali come blues, reggae, ska e funk.
Conosciamoli meglio…
Ciao ragazzi e benvenuti su Verorock! Parlateci di come si è formata la band. (Ettore): I Kayron sono nati dalle macerie di progetti precedenti, detriti grazie ai quali abbiamo capito quale strada intraprendere. La fase di stallo creativo nella quale eravamo ci ha dato la spinta per tornare a creare musica e divertirci con essa.
Come descrivereste il vostro stile? (Gio): Il nostro stile trova le sue radici nell’ heavy/groove metal e cresce verso l’alto in cerca di nuova luce che trova in altri stili, quali funky, blues, reggae, pop… Può essere considerato un “Alternative Metal” ma non siamo fan delle etichettature.
Di cosa parlano i vostri testi? (Jack): I nostri testi parlano di paure irrazionali, della temutissima irreversibilità di alcuni eventi, di comportamenti umani stravaganti e bizzarri (sia in negativo che in positivo) di nostalgia, dolore divertimento, pazzia… Spesso viaggiamo con la fantasia e scandagliamo l’assurdo creando testi un po’ onirici ed evocativi, interpretabili in diversi modi. Essendo “Has Humanity Failed?” stato scritto durante il Covid, certamente l’influenza di quel periodo ha avuto un effetto importante sulle tematiche dell’ album.
La copertina di “Has Humanity Failed?” è molto particolare. Chi l’ha creata? Cosa simboleggia? (Jack): La copertina può essere interpretata in vari modi. Per noi rappresenta l’affascinante rapidità con la quale l’essere umano si adatta all’assurdo, rendendolo “normale” o almeno accettabile, così da conviverci, quasi senza curarsene. É una cosa che facciamo tutti i giorni, per menefreghismo o per istinto di sopravvivenza.
Se fosse possibile esprimerlo come desiderio, quale palco desiderereste calcare? (Gio): Senza dubbio alcuni dei festival più grossi, come il Wacken, il Download o il Resurrection Fest, anche se pure una location più piccola può senza dubbio regalarti grandi emozioni, che tu sia sopra o sotto il palco.
Quali pensate essere gli step essenziali per una band che cerca di imporsi nella realtà Hard&Heavy? (Jack): Penso siano l’originalità compositiva e comunicativa, l’attitude positiva, l’immagine intrigante, l’umanità e soprattutto l’umiltà. Per me una band non può menarsela, é un controsenso. La musica non é un’arrogante competizione. La musica é ciò che unisce le masse al di là di ogni ideale, penso sia importante da tenere a mente.
Cosa vi piace del panorama metal italiano? Cosa no? (Ettore): ll panorama rock/metal italiano ha tanto da offrire. A noi piacciono molto i Destrage, band davvero incredibile e super originale che ci ha ispirato molto. Ci sono un sacco di band talentuose che meritano, ma non é facile dimostrarlo, ci si deve impegnare parecchio. Bisognerebbe dare più importanza ai live. Noto che, a livello underground, spesso le band subiscono trattamenti rudi, ed è un peccato.
Volete lasciare un messaggio per i lettori di Verorock? (Kayron): Ci si vede ad un live dei Kayron nel futuro più prossimo ! E presto uscirà anche del materiale nuovo, quindi tenete aperta la porta del cuore perché i Kayron amano autoinvitarsi nell’ anima altrui. Siate il vostro capolavoro ! (cit. Carmelo Bene, il sommo maestro)