Durante quest’agosto per me abbastanza dedicato al relax (al contrario degli altri anni), ho deciso di avviare “4 chiacchiere con…” in compagnia di artisti del mondo del Metal a me vicini in termini di amicizia, per dare ai loro fan qualche aggiornamento rapido in merito alle loro attività ed anche per rilanciare un po’ il valore del contenuto di una bella intervista, cosa che sta davvero scomparendo a mio avviso, perché ultimamente le persone si fermano solo ai titoli degli articoli, senza andare troppo a fondo.
Riprendiamo le vecchie (e belle abitudini) almeno nel mondo della musica! In fondo su Verorock negli anni abbiamo sempre cercato di riuscire a tenere viva la webzine pur essendo un team non troppo numeroso e senza cedere a generi troppo scontati.
Tornando a noi, il primo grande artista della lista è stato il mitico Mike LePond, bassista storico di band altrettanto storica, i Symphony X, sempre disponibile e soprattutto persona molto allegra. Mike ha militato anche in diversi progetti, tra i quali il più noto Ross The Boss, riuscendo a venire più spesso in tour anche in Europa.
Ciao Mike, come stai? (Mike): Sto bene, grazie! In attesa di iniziare l’intervista insieme 🙂
Cosa stai facendo di bello in quest’ultimo periodo? (Mike): Lo scorso aprile, i Symphony X hanno suonato al festival Monsters of Rock in Brasile. Abbiamo suonato in uno stadio sportivo insieme a KISS, Scorpions, Deep Purple e Helloween. Lo scorso giugno abbiamo suonato allo Sweden Rock ed al Graspop in Belgio.
Se non sbaglio, quest’anno per te sarà il 25esimo di attività musicale professionale. Come ti senti a riguardo? (Mike): Sono entrato a far parte dei Symphony X nel maggio del 1999 quindi sì, il mio anniversario sta arrivando, haha. Ho sentimenti contrastanti a riguardo. Sono stato così fortunato ad aver vissuto i miei sogni rock and roll. Ho fatto tournée in tutto il mondo e ho suonato in alcuni degli album più popolari nella storia dell’heavy metal. Ecco qualcosa a cui non avevo mai pensato nel 1999: cosa succede quando la band finisce? Ora ho 57 anni e non ho fatto piani a riguardo.
Vorrei chiederti una cosa molto particolare… avendo fatto così tanti spettacoli in giro per il mondo, con tutta la tua esperienza, assegna un “Michael LePond Award” per le seguenti categorie:
(Mike):
• Miglior festival di sempre: 70.000 Tons of Metal
• Miglior pubblico: Cile
• Miglior concerto (dove e quando): Motorhead/ Mercyful Fate/Exciter, 1984, New Jersey, USA, Capital Theater.
• Migliore venue: Z7 in Svizzera
• Miglior catering (perché il cibo è importante): Z7 in Svizzera
Ho intravisto qualche menzione sul web in merito alla registrazione di nuovo materiale per il prossimo album, ma ancora non c’è una data di release. Nessun problema, un lavoro di qualità ha bisogno di tempo. Puoi darci qualche anticipazione sullo stile? (Mike): In questo momento stiamo ancora scrivendo parti. Non abbiamo ancora iniziato a registrare. La mia ipotesi è che avremo un nuovo album nel 2024. Voglio ringraziare tutti i nostri fan per essere stati così pazienti. Promettiamo di far valere l’attesa.
Qual è la cosa più folle (che puoi dire) accaduta in tour? (Mike): Siamo una band piuttosto tranquilla, e non riesco a pensare a niente di veramente folle che ci sia successo. Tutte le mie folli storie sui tour hanno a che fare con le groupie, hahaha.
Non vedo notizie rilevanti sull’altra tua band, i Silent Assassins… forse state lavorando su un nuovo album o è solo un periodo di pausa? (Mike): Grazie per avermi chiesto news sui Silent Assassins. Al momento, non c’è abbastanza budget per registrare un nuovo album con questa band. È un peccato, perché ho davvero tanti brani che a mio avviso spaccano. Forse tra qualche anno riuscirò in questa release.
So che sei un fan (come me) dei Blackmore’s Night. Il loro stile ha influenzato alcune delle tue composizioni? (Mike): Eh si! Chiunque ascolti un album dei Silent Assassins di Mike LePond sentirà il metal che fa scricchiolare le ossa mescolato con il folk medievale di Blackmore’s Night. La gente dice che sono pazzo, ma penso che il fatto che Ritchie Blackmore suoni in questa band sia persino migliore del suo modo di suonare nei Rainbow.
La nostra intervista è terminata e questo è lo spazio dedicato per lasciare il tuo messaggio personale ai tuoi fan italiani, quindi sentiti libero di scrivere quello che vuoi! (Mike): Nel cuore di Symphony X c’è un posto speciale per l’Italia. Quattro di noi hanno radici italiane. La famiglia di mia madre è palermitana e quella di mio padre è napoletana. È il mio posto preferito dove suonare e adoro l’atteggiamento delle persone. Vi amiamo e speriamo di vedervi nel 2024!