VILLA DI MOLVENA (Vicenza), Revolution Live club, 21/02/2023 – Un vecchio detto, sempre molto attuale, recita testualmente: “chi non rischia, non rosica!” E diventa perfettamente calzante e applicabile proprio alla serata di metal estremo in questione, organizzata in un locale emergente della provincia di Vicenza in un martedì di fine febbraio…Ma allora, visti gli ottimi risultati raggiunti in termini di affluenza e partecipazione di pubblico (alla fine si conteranno ben cinquanta paganti), nonostante un genere di nicchia, e un festival Black metal infrasettimanale, dove sta il successo e la riuscita perfetta dell’evento nonostante apparenti difficoltà sulla carta? Semplice…la ricetta vincente, si riassume in una parola chiave : SINERGIA! Quando più elementi, e più menti pensanti confluiscono in un progetto unico, chiaro , preciso e di comuni intenti i risultati spesso sono sorprendenti anche per gli organizzatori stessi!
Nello specifico, la caparbietà, la professionalità e l’ umiltà di Carlo e Corina (due cari amici che ringrazio e a cui auguro il meglio), che con la loro agenzia Mostro Production, si stanno ritagliando uno spazio sempre più ampio nel background italiano, dando dimostrazione concreta di capacità e conoscenza in materia metal; in questo evento si sono avvalsi anche della collaborazione della Etrurian e dell’etichetta discografica tedesca Folter Records. A tutto ciò, si lega, e va perfettamente ad incastrarsi come i pezzi di un puzzle, il Revolution di Villa di Molvena, fiore all’occhiello della provincia vicentina, nonché locale leader e senza rivali in questo tipo di situazioni. Una location stupenda, tipicamente rock ed accogliente, facilmente raggiungibile, gestita da personale appassionato di musica, professionale e gentile alla quale fa da capo a tutto lo staff lo storico Davide! Oltre ad essere fornito di un capiente bancone bar, dotato di cucina e con ampia scelta di ottime birre, il Revolution si distingue anche per l’ampia accoglienza dei suoi spazi interni, per un acustica invidiabile, visibilità e pulizia generale.
Alle ore 20:30 precise , in perfetto orario da programma, inizia la maratona black metal, con quattro bands pronte a darsi battaglia, e senza esclusione di colpi, di cui tre tedesche e una orgogliosamente tutto italiana, ovvero i parmensi Wischey Ritual! Questi ultimi, secondo l’ordine di scaletta, dovevano essere penultimi ad esibirsi, prima degli Drudesang, con i quali hanno scambiato il ruolo di headliner (per mio grande piacere personale, e anche giustamente direi dato che siamo in Italia!). I primi a salire sul palco sono i bavaresi AMYSTERY, un trio estremo del circuito tedesco underground, formatosi nel 2001 con tre album all’attivo e composto da voce/chitarra, basso e batteria molto potente e grezzo, dedito a suonare un black molto primordiale e cavernoso, d’impatto e d’immagine, e con le consuete facce truccate che ricordano in bianco e nero stile Immortal : un ottimo inizio!
In rapida successione e dopo un veloce cambio palco, è ora il turno dei ben più noti e famosi TOTAL HATE, band della prima ondata storica, sorta a Norimberga nel 2000, che propone un black metal senza compromessi e old school, con richiamo ai primi Mayhem, Absu, Carphatian Forest,ecc…con ben cinque album all’attivo, i cinque “cattivi ragazzi “ tedeschi, hanno messo in atto uno show di pura violenza e blasfemia, dove certamente il carismatico vocalist superborchiato, con tanto di
make-up, rasato a zero, ed asta del microfono a catena, non è certo passato inosservato!
Tra una birra e l’altra, una chiacchierata tra vecchi amici e i fornitissimi stand di merchandising pieni di roba molto interessante, il tempo scorre velocemente, quando i bavaresi DRUDENSANG, sono già pronti a colpirci alle spalle e vomitarci addosso il loro odio a Cristo, inneggiando le lodi a Satana, attraverso i testi dei loro album, intrisi di rabbia e odio, dove trovano spazio anche la tradizione nordica con testi che parlano di leggende, misteri , occultismo e tradizione legata ai Krampus e dei Percht. Non a caso la composizione del nome Druden (strega delle foreste bavaresi) e Sang (canto), compone il loro monicker! Dediti a un black metal estremo con rimandi sempre alla vecchia scuola norvegese, a mio parere personale, sono quelli dei tre gruppi tedeschi che hanno espresso maggior talento, dotati di tecnica superiore e più vari nella proposta stilistica (per quanto possibile come il black puro).
E venne finalmente il turno dei nostri rigoristi finali, come nel più classico confronto di calcio ItaliaGermania! I WHISKEY RITUAL sono dei battitori liberi, anarchici per automomasia, poco inclini a rispettare le regole del “politicy correct “, tanto in voga e di moda oggi, dove la partita e le regole la giocano a modo loro, come dei veri ULTRAS! E di estremo nella loro musica c’è un po’ tutto: dal black metal estremo, passando all’hardcore- punk più oltranzista, con velate dosi di rock’n’roll-punk! Una miscela musicale esplosiva come la nitroglicerina e corrosiva come la soda caustica, con testi sempre estremi e al limite, che ben rappresentano la personalità dei quattro “ teppisti da palco”, una vera attitudine skinheads condensata da testi brutali che parlano di guerriglie urbane, degrado, satana, sesso, alcool , morte e desolazione … in una sola parola : NO COMPROMISE!
Seppur attivi dal lontano 2008, e con ben cinque dischi all’attivo, solo recentemente mi sono affacciato alla loro proposta, esattamente dopo l’ascolto e l’uscita di “Black Metal Ultras”(forse a oggi il disco più rappresentativo), e da allora ne sono rimasti sconvolto e affascinato e ho giurato che alla prima occasione utile li avrei visti in azione! Detto- fatto: per un motivo o un altro in passato me li ero sempre persi, e quale occasione migliore quella di stasera di recuperare, e oltretutto a pochi chilometri da casa mia, addirittura nell’inaspettata veste (a sorpresa) di Headlinear??? Non c’era nessun motivo per fallire l’obbiettivo , e come sapevo bene in partenza, Dorian Bones & Co, non hanno tradito le attese, dando vita ad un concerto aggressivo, rabbioso e devastante come la furia di un tornado, che ha spazzato via tutto e tutti, decretando di fatto un concerto nel concerto!Un ora di selvaggio black’n’roll, iniziato con “Too Drink For Love”, un bel tuffo nel passato dei Wischey Ritual del 2015, che riconduce all’album “ Blow With The Devil”, di cui eseguiranno poi anche la title-track. Come un pugno sullo stomaco e uno in pieno volto, scorrono via velocemente “Black Metal Ultras “, “Eye For An Eye”(da “Kings”) e “Black’n’roll”(da “In God We Trust”). “Trve Escort”, e “ 666 Problems”, hanno generato un pogo micidiale sotto palco, aizzato da un grandissimo Dorian Bones , frontman e mattatore dei Wischey Ritual, supportato dal mitico Dimitri “The Plague” al basso (anche Death SS e Distruzione) , da A alla chitarra e Asher alla batteria; tutto ciò genera del BLACK METAL suonato da VERI ULTRAS! “Kings” è un omaggio a tutti i GRANDI RE DEL METAL, preludio di “G.G. Allin”, con la quale si chiudono le ostilità definitivamente e un concerto che ci ha preso a mazze ferrate nei denti!
I Wischey Ritual sono ORGOGLIOSI di essere ITALIANI con le contropalle … noi siamo orgogliosi di LORO!!!
LUNGA VITA AGLI ULTRAS!
Setlist:
Too Drink For Love
Black Metal Ultras
Knock Out
Eye For An Eye
Black’n’Roll
Trve Escort
Blow With The Devil
666 Problems
Kings
G.G. Allin
Report a cura d