GRUPPO : Mistheria
TITOLO: Solo Piano (remastered)
ANNO: 2021
ETICHETTA: Sifare Music Publishing
GENERE: Classical Piano
VOTO: 9
PAESE: Italia
Che dire di nomi quali Mark Boals, Neil Zaza, Roy Z, Bruce Dickinson, James La Brie, Marco Sfogli? Tranquilli non è l’elenco di una collezione di dischi, ma semplicemente il comune denominatore sullo spaccato della carriera di un grande pianist e compositore italiano che risponde al nome di Mistheria. Artista apprezzato sia in patria che nel mondo, come pianista, come tastierista come organista e come keytarist.
Oltre ad avere una sua discografia personale, che consiglio a tutti, vanta innumerevoli collaborazioni sugli spartiti di tantissimi altri dischi sparsi quà e là per il globo, spartiti che hanno sia connotazioni metalliche che caratteri più classicheggianti e melodici. Il 2021 è servito al maestro per mettere di nuovo sotto i riflettori Solo Piano, una creazione che arriva dal lontano 2007, vestendola con indumenti nuovi senza però alterarne il senso e la bellezza. Stiamo parlando di un lavoro molto emozionale e intimo che prende forma attraverso il pianoforte dove l’estro artistico e la sua classe ci mostreranno tutte le sfumature non metalliche che fanno di Mistheria un artista eclettico. E allora lontano, dal metal, dal rock e da qualunque altro tipo di distorsione ci addentriamo in questo viaggio artistico fatto di Solo Piano.
Le prime note appartengono a “Moony” , all’interno di essa traspare tutta quella che è la bellezza dell’impostazione classica, il gusto di ascoltare questo brano stando dietro una finestra e guardare come le gocce di pioggia scendono sul vetro, e da lì partire per un viaggio, un viaggio dentro di noi, un viaggio verso l’orizzonte dei pensieri facendo affiorare i ricordi. L’atmosfera uggiosa sembra quasi rischiararsi, con “The Life On Miracle” è come se si stesse guardando un fiore mentre schiude i suoi petali colorando la natura ancora di più, ma un velo di malinconia ci pervade e sembra di vedere la danza silente di una ballerina che con forza non si abbandona a così facile serenità ma esplode e volteggia in nome della vita. Si cammina verso verso l’orizzonte dei pensieri, ci si guarda intorno provando a cogliere ciò che c’è di vero e più distante da noi con le nostre sempre fedeli emozioni a tenerci compagnia in “Distances”. Le note suonate da Mistheria sono sempre molto emozionali e lusinghiere per le nostre orecchie, “Incantesimo” è come se fosse uscita direttamente da un carillon e mentre viene aperto per sentire cosa suona il meccanismo, ed ecco che compare di nuovo la nostra ballerina che come per magia appare in tutto il suo candore e volteggia sulle nostre emozioni. Con “In The Name Of The Father” vediamo come le note sembrano avere un sapore nuovo, che cambiano poiché le
emozioni sono diverse, come se il cammino deve affrontare una salita o un ostacolo ma poi alla fine stanchi arriviamo a vedere le stelle o il sole, o comunque una luce che sà di rinascita. Poi appare “Giulia”. Ma lei chi è? Lei è semplicemente chi vogliamo che sia, e così mano nella mano proseguiamo insieme il nostro cammino e come per magìa le nostre malinconie sembrano più dolci. Ma il fascino come sappiamo non si tinge solo di bello, sà assumere sfumature fosche, opache, tenebrose, ambigue, sfumature che colorano e ispirano il brano che preferisco di più, e che trae ispirazione da quella che nella mitologia greca è la sposa di Ade. Questo è “Persefone”, un nuovo sentiero su cui camminare, che rapisce i sensi così da rimanerne attratti, dove paura, ansia e curiosità si trasformano in un bellissimo crescendo al pianoforte. Sembra tornare un po’ di sereno tra i pensieri, ed ecco di nuovo la pioggia che fà cadere le sue perle sui tasti del pianoforte che si diverte e scherza con le note che vengono portate in alto dal vento. La bellezza di “Wind Of Change” risiede nel correre così attraverso questo connubio di pioggia e vento senza paura di bagnarci, anche perché al di là di tutto, al di là della pioggia, delle note c’è l’orizzonte dei pensieri ad aspettarci. A corredo di tanta beltà pianistica ci sono ben due brani che rendono omaggio a due grandi musicisti del passato quali Fryderyk Franciszek Chopin e Astor Piazzolla. Missione compiuta? Assolutamente sì, i tasti bianchi e neri suonati da Mistheria hanno reso molto bene con quanta delicatezza sia stato eseguito il “Nocturne in C sharp minor op. 27 n. 1” senza intaccarne minimamente la sua valenza emotiva che ci viene trasmessa attraverso le note. “Libertango” quì rivisitata in chiave pianistica sfocia in tutta la sua carica passionale e virtuosa poggiando su di un arrangiamento pressochè perfetto che è una delizia per il palato.
E anche l’ultimo solco di qesto disco, che ho apprezzato moltissimo dalla prima all’ultima traccia, è andato. Devo dire che personalmente il Maestro ho avuto modo conoscerlo e di ascoltarlo live supportato da sonorità più potenti di matrice rock e metal, ma quando ho avuto l’opportunità di ascoltare Solo Piano, ciò mi ha consentito di scoprire un lato artistico di Mistheria che non conoscevo, arte musicale fatta di suoni classici e di atmosfere molto intimiste che, come ho scritto in precedenza, hanno permesseo alla mia mente di viaggiare. Per quanto riguarda la parte tecnica non vi è nulla da eccepire. Un disco, questo, forse non per tutti ma se qualche volta sentite l’esigenza di abbassare i volumi e le distorsioni dei Vostri ascolti e, perché no, concedervi per un attimo di volare via con la mente, basta premere play sullo stereo e le note di queste 10 tracce faranno il resto. Buon ascolto a chi lo farà, io intanto premo di nuovo play.
Stay metal, stay rock!
Solo Piano – set list:
01 – Moony
02 – The Life Of A Miracle
03 – Distances
04 – Incantesimo
05 – In The Name Of The Father
06 – Giulia
07 – Persefone
08 – Nocturne in C Sharp Minor op. 27 n° 1 (Chopin)
09 – Wind Of Change
10 – Libertango
Solo Piano – line up:
Mistheria – pianoforte su tutte le tracce