VeroRock
Image default
Live Report SOMMARIO

PAGAN FEST 4: la quarta e dizione con Wind Rose and more!

PAGAN FEST

4 Edizione – Wind Rose and more

Arci Laghi Margonara- Gonzaga (Mantova)

Sabato 7 Agosto 2021

A volte i miracoli esistono…e si avverano! E’ proprio il caso di dirlo nello specifico, per raccontarvi della quarta edizione del famoso e tradizionale PAGAN FEST, che quest’anno si è svolto nella splendida e suggestiva location dei Laghi di Margonara di Gonzaga, meraviglioso parco immerso nel verde della natura, nel bel mezzo della campagna mantovana. Non bastavano tutti gli ostacoli del caso, già bastonato in fase di organizzazione dell’evento tra Green Pass, tamponi ed emergenza sanitaria Covid-19 (con tutte le restrizioni e linee guida che comporta), ma ci voleva anche la mano avversa dei fenomeni meteorologici a calcare la mano, che si sono abbattuti con ferocia e accanimento pochi giorni prima, mettendone in seria discussione il regolare svolgimento. E invece ….alla facciazza del tempo, dei complottisti anti-covid, dei No VAX, dei No Green Pass, dei no qua e dei no la’, il Pagan Fest si è regolarmente e puntualmente svolto, come tutte le passate edizioni (eccetto quella forzata del 2020 ovviamente, con tutta Italia in lockdawn) ,con un successo finale clamoroso tanto da decretarne addirittura un insperato sold-out.

Wind Rose

L’affluenza e la risposta del popolo metal presente e’ stata ottima e molto convincente, dimostrando che spesso prevale la ragione all’ignoranza, e che, a prescindere dalle idee personali in merito vaccini o altro, l’assenza e il rifiuto personale a seguire le regole, porta solo ostruzionismo e sgambetto alla scena, decretandone di fatto la morte stessa per nostra mano! E stasera invece al contrario , un nutrito e folto pubblico Metal presente (giunto da ogni angolo del centro-nord Italia), ha risposto con maturità e nel miglior modo possibile, cantando, saltando, e divertendosi in piena sicurezza (dandola e ricevendola)

Krampus

Il PAGAN FEST, non è solo musica celtic-viking-folk metal, ma molto di più .. una vera e propria celebrazione ritualistica pagana, dove si rievocano antichi riti, e dove si intersecano spettacoli di ogni genere; si va dalla danza con il fuoco, passando per esibizioni che rappresentano le quattro stagioni dell’anno , a magiche fate sospese in aria…Il tutto con una ricerca maniacale del dettaglio, che va dai costumi di scena, al trucco, parrucche, oggetti ornamentali e simbologie. In questo senso, un applauso particolare va dato alla stellare Elisabetta Simonetti, organizzatrice, coordinatrice, ballerina, presentatrice della manifestazione, che da vera padrona di casa ha saputo mettere in piedi con successo questa nuova edizione, in un contesto irto di insidie ed ostacoli di ogni natura.. Naturalmente l’applauso va’ condiviso con Massimo Mazzola dell’ARCI TOM di Mantova e a tutto lo staff, senza i quali oggi non saremmo qui a commentare tutto questo!

Ulvedharr

La musica resta uno degli assi portanti ove si erge la struttura del Pagan Fest, e seppur in tono minore rispetto alle edizioni passate, non sono mancati i momenti di grande goduria ed esaltazione, dove si sono date battaglia ed esibite sul palco tra le migliori realtà nazionali attuali del genere. Dal nostro arrivo sul posto, abbiamo potuto ammirare le esibizioni dei toscani VEXILLUM, dediti a un tradizionale Nordic-celtic -folk metal che sfoggiano sul palco caratteristici kilt scozzesi, per poi imbatterci tra il Viking /Death roccioso e dinamitario dei bergamaschi ULVEDHARR, che per l’occasione speciale festeggiavano i dieci anni di attività della band! Tecnica da vendere, grande senso della posizione sul palco, originalità e credibilità della loro proposta, hanno determinato per il sottoscritto il gradino più alto del podio della manifestazione. Nulla da togliere ai KRAMPUS e ai nani toscani WINDER ROSE (headlinear), altrettanto scenografici , preparati e bellissimi da vedere, ma meno d’impatto ed emozionali per i miei gusti personali (lo specifico).

Vexillum

Ottimo l’impianto audio, con volumi equilibrati e mai fastidiosi anche sotto il palco. Merito anche di un mixerista all’altezza, e con un palco dove la visibilità risultava buona anche da lontano.

Ottimamente fornita ed abbondante la cucina (dettaglio non trascurabile), dove nel menu’ venivano offerte specialità culinarie del posto, come il famoso gnocco fritto con affettati (disponibile anche nella versione vegetariana) , e il risotto con la salsiccia (speciale!). Ottima la selezione di birre, idromele e shottini da cui era facilmente accessibile fornirsi e riempire i corni per bere da lì, come tradizione vuole ed impone in queste feste!

Infine, non poteva certo mancare anche il mercatino celtico, fornittisno di leccornie di ogni genere, da banchetti dedicati ai libri, a quelli di oggettistica artigianale, dove i presenti (inclusi noi) hanno fatto man bassa di tutto!

Serata da incorniciare e da ricordare, e grazie a tutti quelli che ci hanno creduto e fatto possibile che si materializzasse magicamente tutto ciò ! In alto i corni! SKAL!

Alessandro Masetto

Ph Rose Profeta

WIND ROSE

ULVEDHARR

VEXILLUM

Pagan People

Related posts

ARTURO STÀLTERI: di scena Sabato 26 giugno ospite del Festival ‘Piano City Milano’

Redazione

PORRETTA PROG ’23: ‘Tre giorni di grande progressive italiano’!

Redazione

GARBO: sabato 20 novembre al via da Milano il tour dei quarant’anni di “A Berlino… Va bene”!

Redazione

Leave a Comment

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.