Gli imolesi Speed Stroke li avevamo lasciati (discograficamente parlando) nel lontano oramai 2016, con l’ultimo studio album “Fury”, che tanto successo ottenne in Italia e all’estero, sia in termini di vendita che di tour europei veri e propri, spesso in compagnia di celebri band del genere quali Tuff, Tiger Tailz, Backyard Babies, ecc….
Ecco quindi svelatovi il motivo di questo “ritardo” di quasi quattro anni sulla tabella di marcia, prima di dare un seguito al predecessore.
Ma prima di addentrarci nel nuovo album, e quindi prima di ogni analisi logica in merito a questa nuova release, mi sorge spontanea una domanda; dove sta scritto che una band italiana che suona nel 2020 sleazy glam sia meno credibile di una scandinava, anglosassone o tedesca? Solo perché il movimento è partito a fine anni 90 da quei paesi nominati? Solo perché chi ha ispirato la musica degli SPEED STROKE sono bands svedesi come gli Hardcore Superstar? Diciamocelo francamente, con zero esterofilia gratuita e con tanto invece spirito nazionalistico e vanto: sono la miglior band europea in circolazione i romagnoli, senza girarci tanto attorno…un disco del genere i capostipiti del genere se lo sognano di notte di comporlo attualmente (con tutto il rispetto per il loro celebre passato discografico).
“Scene of Crime”, e’ il più riuscito e completo disco dei tre sinora usciti sul mercato discografico degli Speed Stroke, perché risulta essere il meno omogeneo e quello meno legato e sorretto da dei brani singoli e portanti, dove invece si snodavano e sorreggevamo gli album precedenti.. Intendiamoci, non è che “Fury” o il primo album omonimo avessero 2/3 brani di livello e il resto fosse scadente, ma rispetto a quest’ultimo vi erano le eccellenze che primeggiavano sul resto della produzione. Qui invece non vi sono filler, non c’è il brano migliore, ci sono solo 10 pezzi (uno più FIGO dell’altro) di puro rock’n’roll che “apre il culo ai passeri!”(mi permetto la licenza di francesismo eticamente scorretta visto il genere proposto). Si parte in puro AC/DC Style, con chitarre molto cadenzate nell’intro di “Heatbeat”, per poi esplodere invece con tutta la sua irriverenza melodica, con il classico chorus perfetto per i live “Woo-Woooo”!
Sulla stessa metrica di muove la successiva “Scene Of Crime”, leggermente più rallentata rispetto agli standard usuali dei nostri. “After Dark”, tira fuori tutto il bluesy sound in loro possesso, sapientemente miscelato in chiave sleazy, e sicuramente si attesta tra i picchi maggiori. Con .”Soul Punx”,si torna a correre veloce e sporco, mentre con “No Love” ci si prende una pausa, ed inevitabilmente si ripensa al proprio trascorso amoroso; una ballad struggente e d’altri tempi, che fa scendere qualche lacrimuccia sul viso. Ottima resa pure per “Red Eyes” e “Out Of Money”, “sporche ed aggressive quanto basta” e che pone gli Speed Stroke i paladini indiscussi della scena.
Se devo cercare il cosiddetto pelo sull’uovo, l’unico pezzo che non mi ha entusiasmato di “Scenes Of Crime” e’ solo “One Last Day”, piuttosto anonima e non in linea con lo standard elevato generale del disco. “Hero n.1” ,chiude il tutto in modo perfetto e devastante, come SOLO dei campioni come gli Speed Stroke sanno fare, mettendo curiosamente in chiusura il pezzo traino è più bello di “Scenes Of Crime”, che si stampa subito in testa e non ti molla più! Disco sleazy Glam 2020 senza se’ e senza ma…SUPERLATIVI!
Produzione perfetta e Artwork eccellente. Ringrazio Stefano Gottardi a nome di Vero Rock, per averci messo a disposizione questo supporto fisico (CD), per potere svolgere al meglio il mio lavoro di recensore.
Tracklist:
1)Hearbeat
2) Scene Of Crime
3) After Dark
4) Soul Punx
5) No Love
6) Red Eyes
7) Out Of Money
8) Who Fkd Who
9) One Last Day
10) Hero n.1
Line up:
Jack: vocals
Fungo: bass
Michael: rhythm Guitar
D.B: lead Guitar
Andrew-Drums
VOTO: 9/10
ANNO: 2020
GENERE: Sleaze Metal / Glam Metal
ETICHETTA: Street Symphonies
1 comment
Cavolo, spaccano di brutto!