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Live Report SOMMARIO

MAX WEINBERG’S JUKEBOX, Roma, 23/07/19 – The Mighty Max Live Experience!

Lo storico batterista della E Street Band di Bruce Springsteen in una magica serata di live jukebox in cui ha incantato e rapito il pubblico capitolino, Martedì 23 Luglio 2019 presso la Casa del Jazz di Roma, tra classici del rock’n’roll e brani del suo repertorio con il Boss!

A seguito di un mini tour europeo, che lo ha visto esibirsi rispettivamente in Olanda (Giovedì 18 luglio – Amsterdam, Paradiso), a Milano (Venerdì 19 luglio – Castello Sforzesco) e a Reggio Calabria (Sabato 20 luglio – Fatti di Musica Festival – Reggio Live Fest 2019), il leggendario “Mighty” Max Weinberg, storico membro della E Street Band di Bruce Springsteen sbarca nella Città Eterna, in data Martedì 23 Luglio 2019, per la serata conclusiva svoltasi nella stupenda location della Casa del Jazz in via di Porta Ardeatina! Dopo averlo piacevolmente intervistato solo pochi giorni prima dell’inizio di questa sua tournée (la cui intervista potete rileggere a questo link – n. d. r.), eccoci dunque pronti a gustarci il suo live show che si preannuncia essere un vero e proprio “rock’n’roll live party experience”, come lui stesso lo definisce. Per l’occasione il nostro beniamino è stato accompagnato da musicisti di grande spessore ed esperienza, attuali membri dei The Weeklings (celebre tribute band americana dei The Beatles – n. d. r.): rispettivamente Bob Burger (voce chitarra, collaboratore di Styx, Donnie Iris, HBO pictures, Kasim Sulton – n. d. r.), Glen Burtnik (voce e basso, collaboratore di Styx, Electric Light Orchestra, Don Henley, Patty Smith, John Waite, Randy Travis – n. d. r.) e John Merjave (chitarra e voce, già con Billy Preston, Donovan, Denny Laine – n. d. r.). Una serata memorabile che ha visto il quartetto deliziarci su brani che hanno letteralmente fatto la storia del rock’n’roll in senso lato, oltre ovviamente ad esaudire le pressanti richieste da parte del pubblico, letteralmente coinvolto da questo show che si è rivelato essere più di un semplice concerto! La partecipazione è stata infatti assai nutrita, nonostante la serata infrasettimanale, con la presenza sia di spettatori più attempati e sia di giovani appassionati che hanno cantato e ballato assieme alla band per quasi due ore di set, nel vero spirito di partecipazione collettiva!

Max Weinberg’s Jukebox
Siamo in perfetto tempismo e l’affluenza di pubblico sembra essere abbastanza nutrita, quando sono passate da poco le 21.30 e inizia questa magica serata all’insegna della musica dai ’60 agli ’80, costellata di classici che sono stati e sono spesso la colonna sonora della nostra vita, nei momenti di gioia come nei momenti più tristi: dopo una breve presentazione introduttiva all’evento in programma, eccoci salutati calorosamente dal nostro attesissimo ospite Max Weinberg (batteria), che, dall’alto della sua postazione centrale, ci ringrazia per la nostra calorosa presenza e ci augura buon divertimento in questo viaggio a ritroso nel tempo che intraprenderemo assieme a lui e ai suoi fidi compagni! La partenza è di quelle da lasciare senza fiato, con un’arrembante versione di “Highway to Hell” degli AC/DC, riproposta come sempre con quel tocco di classe e, perché no, anche di originalità che contraddistingue ciascuno dei quattro musicisti presenti sul palco. Si passa così subito a due classici dei The Beatles“She Loves You” e la richiestissima “Back in the U.S.S.R.”, intonate da un pubblico partecipe e coinvolto sin dalle prime battute: dietro le spalle di Max e soci scorrono i titoli dei 200 brani a disposizione del pubblico quest’oggi, ed ecco diverse richieste da parte di diversi spettatori sia scritte su appositi cartelli rudimentali e sia urlati a gran voce verso lo storico batterista statunitense che, tra un brano e l’altro, ci incita a scegliere altri pezzi in cartellone! Una stupenda versione di “Sunshine of Your Love” dei Cream, eseguita magistralmente da tutti e quattro i musicisti e in particolare da Bob Burger (voce e chitarra), scatena un inarrestabile ballo collettivo, nonostante le postazioni a sedere, così come la sempre piacevole “Twist and Shout” dei The Top Notes, altro inno generazionale che tantissimi tra i presenti portano nei loro cuori. “The Weight” degli storici The Band fa invece da apripista al primo dei sei brani, presenti in scaletta questa sera, del repertorio del Boss: “Tenth Avenue Freeze-Out” viene accolta da un’ovazione generale e cantata all’unisono da tutti i fan springsteeniani presenti, giovani e più attempati, in un unico grande coro collettivo a supporto della live band capeggiata dal nostro Mighty Max!

Il nostro anfitrione, nonostante il suo carattere schivo e riservato, si rivela comunque un gran giocherellone e un simpatico intrattenitore, raccontandoci simpatici aneddoti tra un brano e l’altro oppure scambiando battute e risate con tutti i presenti, vicini e lontani. Una vera e propria festa collettiva dunque, mentre vengono eseguite adesso prima “I Walk the Line”, a firma Johnny Cash, e a seguire “Night Moves”, classico di Bob Seger, intonati entrambi da Glen Burtnik (voce e basso) e John Merjave (voce e chitarra), dotati anche loro di un timbro caratteristico e non indifferente, a riprova dell’ottimo parterre di musicisti con i quali da sempre il signor Weinberg ha collaborato (dai suoi The Max Weinberg 7 nel celebre show televisivo americano “Late Night with Conan O’Brien”, alle sue storiche collaborazioni con Bonnie Tyler, Meat Loaf e tanti altri ancora – n. d. r.). Si passa così al repertorio The Kinks, con una “Lola” capace di farci rivivere la gloriosa stagione della beat generation, per poi fare un tuffo nel Jersey sound del Boss con un’altra acclamatissima “She’s the One”. Ma come dicevamo, questa serata è stata una vera e propria celebrazione della storia del rock’n’roll, con tutte le sue sfaccettature, più soft e più energiche: è la volta adesso di una ruggente “Good Times Bad Times” dei Led Zeppelin, accompagnata dagli applausi generali, mentre con “Eight Days A Week” dei The Beatles si torna a ballare tutti assieme! “It’s My Life” dei The Animals chiude un’altra sezione del set di questa sera, seguita da una struggente e toccante versione di “Helplessly Hoping” di Crosby, Stills & Nash, cantata all’unisono dai tre musicisti, mentre il buon Max scende dal palco per un rapido ma affettuoso saluto ai suoi fan capitolini, tra una stretta di mano veloce e un selfie inaspettato con un qualche fan più accanito e indomabile, scatenando la gioia più contagiosa possibile!

A seguito di nuove insistenti richieste da parte del pubblico, relativamente ai brani da scegliere, ci viene proposta una versione rockeggiante di “Wild Thing” dei The Troggs pero poi tuffarci tutti in una trascinante interpretazione di “Proud Mary” dei Creedence Clearwater Revival, una superhit che è sempre un piacere ascoltare e intonare all’unisono! Ma la serata non è ancora giunta al termine e si rivelerà ricca di sorprese e di omaggi ad altri artisti internazionali che hanno scritto pagine indelebili della storia della musica: “Rebel Rebel” del compianto “duca bianco” David Bowie ci porta indietro nel tempo agli anni ’70, così come non poteva di certo mancare un sentito tributo ai leggendari The Rolling Stones con una “Jumpin’ Jack Flash” da brividi! Cosa si può dire se non di una stupenda versione di “I Can See for Miles” dei The Who? Qualsivoglia ulteriore complimento a Mighty Max e alla sua band è a dir poco superfluo, visto il memorabile spettacolo che ci hanno riservato, molto più di una semplice riproposizione live: il drummer americano si rivela anche un simpatico intrattenitore quando, durante il cambio di una corda, scherza con l’audience dicendo di non intendersi di altri strumenti ma esclusivamente della sua amata “big beat” di cui è un maestro. Passiamo così ad un altro momento topico della serata con l’annuncio di un ospite d’eccezione, Antonio Zirilli (già conosciuto ai più per i suoi trascorsi springsteeniani con la tribute The E Streets Of Fire – n. d. r.), amico di vecchia data di Max, che esegue assieme ai nostri una bellissima riproposizione di un classico di Tom Petty, “Mary Jane’s Last Dance”, con tanto di armonica suonata dall’encomiabile Bob Burger, seguita da un’altra perla del rock come “Honky Tonk Women” sempre degli Stones, durante la quale Antonio si prodiga tanto sul cantato quanto sull’accompagnamento ritmico col cembalo: insomma una sorpresa certamente gradita per i fan più accaniti del Boss, che sembrano apprezzare particolarmente questa doppia acclamata esibizione on stage!

Siamo giunti così all’ultimo scampolo di serata, tutto dedicato alla carriera di Max alla corte della E Street Band di Bruce Springsteen (di cui il nostro ospite fa parte da più di quarant’anni ormai – n. d. r.), finalmente accontentando anche i palati più esigenti tra i tanti fan presenti, che aspettano un loro ritorno sulle scene con un prossimo tour mondiale, di cui da diverso tempo oramai si vocifera, mentre il batterista statunitense ricorda con piacere la loro ultima esibizione del The River Tour 2016 al Circo Massimo di Roma: veniamo prima cullati dalle note della catartica “Fire” per poi passare ad un altro dei pezzi più apprezzati e richiesti del Boss, “Thunder Road” (dallo storico ‘Born To Run’ del 1975 – n. d. r.), riletta in modo impeccabile da tutti i musicisti presenti. Il bis finale è riservato invece a due classici intramontabili del repertorio di Springsteen (entrambi dal capolavoro ‘Born In The USA’ del 1984 – n. d. r.), come “Dancing in the Dark”, prolungata per la gioia di tutti i presenti festanti, e di una “Glory Days”, cantata anch’essa all’unisono dall’intera platea che, lasciate rapidamente le proprie sedute, si lancia sotto palco per partecipare a questa parte conclusiva dello show assieme a Weinberg e compagni: i nostri ci salutano così tra baci e strette di mano, a coronamento di una serata che tutti noi ricorderemo con piacere, che si è rivelata, come dicevamo poc’anzi, un’autentica esperienza collettiva, durante la quale il pubblico si è fuso in un tutt’uno con i musicisti che ci hanno regalato uno show memorabile!

Max Weinberg’s Jukebox setlist:

“Highway to Hell” (AC/DC cover)
“She Loves You” (The Beatles cover)
“Back in the U.S.S.R.” (The Beatles cover)
“Sunshine of Your Love” (Cream cover)
“Twist and Shout” (The Top Notes cover)
“The Weight” (The Band cover)
“Tenth Avenue Freeze-Out” (Bruce Springsteen cover)
“I Walk the Line” (Johnny Cash cover)
“Night Moves” (Bob Seger cover)
“Lola” (The Kinks cover)
“She’s the One” (Bruce Springsteen cover)
“Good Times Bad Times” (Led Zeppelin cover)
“Eight Days A Week” (The Beatles cover)
“It’s My Life” (The Animals cover)
“Helplessly Hoping” (Crosby, Stills & Nash cover)
“Wild Thing” (The Troggs cover)
“Proud Mary” (Creedence Clearwater Revival cover)
“Rebel Rebel” (David Bowie cover)
“Jumpin’ Jack Flash” (The Rolling Stones cover)
“I Can See for Miles” (The Who cover)
“Mary Jane’s Last Dance” (Tom Petty cover – feat. Antonio Zirilli)
“Honky Tonk Women” (The Rolling Stones cover – feat. Antonio Zirilli)

Encore:

“Fire” (Bruce Springsteen cover)
“Thunder Road” (Bruce Springsteen cover)
“Dancing in the Dark” (Bruce Springsteen cover)
“Glory Days” (Bruce Springsteen cover)

Non ci resta dunque che ringraziare come sempre la Barley Arts, e in particolar modo Claudio Trotta e tutto il suo staff, per averci portato questo colosso della musica anche in terra romana facendoci vivere questa “esperienza musicale” autentica, e Marilena Carbone e Alice Degortes per la loro cortesia e disponibilità sempre riservateci. Altro ringraziamento va a tutta l’organizzazione della Casa del Jazz per aver ospitato questo importante evento in una location suggestiva, luogo di ritrovo di tutti gli appassionati della buona musica, con una programmazione sempre attenta e ricercata. Infine vorrei dedicare questo reportage anche ai diversi amici, vecchi e nuovi, con cui è stato piacevole come sempre condividere questi momenti speciali: Giovanni Canitano Giuseppe Capaldi, che da anni documentano con i loro scatti le gesta di Bruce e soci! Con la speranza di rivederlo nuovamente nella Città Eterna, magari in compagnia del Boss, conserviamo questo ennesimo piacevole ricordo di Mighty Max e del suo combo che ci hanno fatto cantare e ballare con il loro fantastico live jukebox!

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