VeroRock
Image default
Live Report SOMMARIO

PFM canta De André Anniversary, Roma, 11/05/19 – Quarant’anni nel nome di Faber!

E’ passato poco più di un anno da quel magistrale concerto vissuto con tantissime emozioni, in data 12 Marzo 2018 presso il Teatro Olimpico di Roma, che ha visto la storica PFM – Premiata Forneria Marconi incantare con musica e parole un’intera platea festante durante il loro ‘Emorional Tattoos Tour’: dopo un lungo tour mondiale a supporto dell’ultimo album di inediti (per l’appunto lo stupendo ‘Emorional Tattoos’, uscito il 27 Ottobre 2017 per la InsideOutMusic/SonyMusic – n. d. r.), che li ha visti impegnati all’estero dal Giappone alle Americhe passando per il Regno Unito, oltre alla terza partecipazione alla rinomata “Cruise To The Edge” (CTTE) e il prestigioso riconoscimento come miglior band prog dell’anno agli scorsi Prog Uk Awards a Londra, i nostri tornano con un attesissimo tour celebrativo “PFM canta De André Anniversary” in omaggio del fortunato sodalizio col cantautore genovese Fabrizio De André sancito con l’uscita quarant’anni or sono dello storico live album “Fabrizio De André e PFM in concerto”! Per l’occasione, oltre a tutta la band al completo, hanno preso parte a questa celebrazione musicale anche due ospiti d’eccezione: Michele Ascolese, chitarrista storico di Faber, e una delle colonne portanti della formazione storica, Flavio Premoli (tastiere), per il piacere dei tantissimi fan che ancora oggi supportano il gruppo in ogni dove, facendo registrare costantemente sold out a quasi tutte le date in programma! Insomma un’opportunità più unica che rara per rivivere assieme ai nostri protagonisti i momenti salienti del loro felice connubio/collaborazione assieme al poeta e musicista genovese, con la riproposizione di molti brani tratti dallo storico disco ‘La Buona Novella’ (1970), nel quale si chiamavano ancora I Quelli (prima di diventare PFM – n. d. r.), oltre ad alcune perle immancabili della loro variegata discografia! Noi di VeroRock.it siamo pronti a raccontarvi il secondo appuntamento capitolino, in data Sabato 11 Maggio 2019, svoltosi sempre allo storico Teatro Brancaccio di Roma (dopo la premiere dello scorso 9 Aprile e prima della terza data prevista il prossimo 26 Maggio all’ Auditorium Parco della Musica – n. d. r.): buona lettura come sempre!

PFM canta De André Anniversary
In un weekend romano abbastanza umido e piovoso per essere nella stagione primaverile, via Merulana pullula di una variegata moltitudine di presenze: giovani e meno giovani, intere famiglie, padri e figli, giovani coppie, musicisti in erba e appassionati della buona musica, tutti riuniti davanti lo slargo dello storico Brancaccio, un parterre de rois testimone nei decenni di esibizioni immortali (va ricordato ad esempio solo per citarne uno, lo storico live de Le Orme “In Concerto”registrato proprio in questa sede nel lontano 1974 – n. d. r.). Questa sera è in programma la seconda data capitolina di questo tour celebrativo in onore della storica collaborazione musicale con l’amico Faber e come sempre il pubblico accorso per l’evento ha fatto registrare nuovamente un sold out già annunciato da tempo: addirittura poco prima dell’esibizione di quest’oggi è stata annunciata una nuova quarta tappa in programma il prossimo mese di Dicembre! Qualcosa di eccezionale se si pensa l’attuale scena concertistica italiana, dove artisti affermati a volte sono costretti ad annullare interi tour per le scarse prevendite: ma Franz Di Cioccio & co. sono da quasi cinquant’anni una realtà musicale capace di coinvolgere ed appassionare chiunque, riuscendo ad evolversi in modo mai scontato e sempre al passo con i tempi e gli umori di una platea di fan da sempre legatissima alla loro musica e ai loro testi!

Sono da poco passate le 21.30 ed ecco, a seguito del graditissimo annuncio di una quarta data aggiunta sempre al Brancaccio, salire sul palco per un saluto collettivo Franz e tutta la folta schiera di musicisti presenti in questa tourneé, prima che le luci si affievoliscano ed inizi lo spettacolo: applausi scroscianti e ovazione generale di rito, mentre sull’apertura di “Bocca di Rosa” il battito delle mani dei presenti fa da accompagnamento all’incedere perentorio del brano. La voce poetica ed ispirata di Franz Di Cioccio (voce e batteria) è come sempre evocativa di paesaggi sonori sublimi e dimenticati, così come sulla successiva “La guerra di Piero”, con la presenza di Michele Ascolese (chitarra acustica) sulle parti arpeggiate, mentre la dolcezza di “Andrea” ci culla in questa magica notte di metà Maggio, con le melodie dal sapore quasi sudamericano armonizzate dai cori di Alberto Bravin (tastiere, seconda voce) e dello stesso Flavio Premoli (tastiere, fisarmonica)! Un inizio da brividi, seguito da altrettanti capolavori in onore di Faber, come “Rimini” o “Giugno ’73”, capaci di far cantare e sussurrare i versi a ciascuno spettatore presente, tanto in platea quanto in galleria. Franz, il nostro amatissimo “randagio”, ci saluta ringraziandoci come sempre del fantastico e stupefacente supporto mostrato da sempre, introducendoci con alcuni racconti e aneddoti a questa lunga e appassionante serata, ripercorrendo assieme a lui questo lungo viaggio musicale: ci rivela alcuni suoi ricordi relativi alla genesi dell’album di De André (‘La Buona Novella’ – n. d. r.), di quando il cantautore ligure li andò a sentire durante un loro concerto tenutosi a Nuoro e di come fossero passati ormai diversi anni dal loro primo storico sodalizio, quando ancora non avevano cambiato nome al gruppo. Ci viene poi confessato dal nostro ospite come nel 2010 abbiano deciso di celebrare lo storico capolavoro in onore dei settant’anni che Faber avrebbe compiuto: il racconto appassionato di Franz ci rivela come la rilettura della figura del Cristo data dal poeta genovese lo faccia apparire il più grande rivoluzionario della storia dell’umanità!

La magniloquente e atmosferica “Universo e Terra (Preludio)”, strumentale tratta dalla rivisitazione dello storico concept ‘A.D. 2010 – La Buona Novella’, fa da apertura a “L’infanzia di Maria”, introdotta dal giro incessante di Patrick Djivas (basso), mentre tappeti pianistici ci conducono in questa overture sonora, anch’essa rielaborata rispetto alla versione originale più scarna e meno elaborata. E’ un piacere per gli occhi, le orecchie e il cuore come sempre ammirare la musica profusa da questi eccezionali musicisti, con una maestria che non risente in alcun modo del trascorrere del tempo: a tal proposito va ricordato il preziosissimo apporto del giovane Marco Sfogli (chitarra), entrato stabilmente in formazione al posto di Franco Mussida nel 2015, capace di stregare tutti noi spettatori tanto negli assoli che negli arrangiamenti sia in elettrico che in acustico, grazie al suo ricco e variegato background musicale! Al termine di “La Tentazione”, durante la quale va sottolineato anche il prezioso apporto di Lucio “Violino” Fabbri (violino) e del giovane Alessandro Scaglione (piano e tastiere), l’onirica “Il Sogno di Maria” ci trasporta verso paesaggi eterei, grazie come sempre alla prova fantastica di tutti e nove i musicisti presenti sul palco. Arriviamo così ad un altro dei momenti topici dell’intera esibizione, ovvero la monumentale rilettura di “Maria nella Bottega del Falegname”, eseguita come sempre in modo magistrale, seguita in coda dalla consueta “Rumori di bottega” con una prova davvero notevole di Roby Gualdi (batteria), un altro musicista di grande profilo il cui apporto alla buona riuscita complessiva è fondamentale sia nei momenti più veloci che in quelli più lenti e pacati. “Il Testamento di Tito”, autentica poesia trasposta in musica, è eseguita sempre con un’enfasi naturale e genuina, apprezzata sempre da un pubblico attento e ricettivo, così come sulla seguente “La canzone di Marinella” che vede Franz impegnato dietro le pelli, mentre la voce registrata di Fabrizio invade la sala quasi commossa in un momento di pura catarsi collettiva!

E ancora la saltellante e festosa “Zirichiltaggia” è eseguita in modo allietante e spensierata da parte di tutti i componenti, con Di Cioccio ancora una volta padrone del suo strumento per eccellenza, la batteria, mentre Bravin e Premoli intonano all’unisono le divertenti strofe. Al grido di “Branca Branca Branca….Leon Leon Leon” siamo tutti rapiti da un altro brano immancabile, “Volta la Carta”, accompagnata dagli applausi collettivi di sostegno; l’atmosfera introversa di “Amico Fragile”, sublime e toccante come sempre, sembra chiudere definitivamente il sipario su questo spettacolo memorabile ma ecco rientrare sul palco i nostri che hanno ancora in serbo qualche altro classico immancabile. Sempre ironico e socievole il nostro amato Franz scherza con il pubblico dicendo che usa il leggio non perché non ricorda i testi ma per l’età: alla faccia dei suoi ben settantatrè anni, è ancora agile e dinamico come un ragazzo, sempre pieno di energia e animato da una sana passione per la musica, e ci strappa un sorriso con il suo veloce scioglilingua sulle parole della strofa di “Bocca di Rosa”. Dopo una doverosa quanto sentita ovazione generale il nostro invece ci invita ad alzarci tutti quanti per cantare e ballare con loro la sempre gradita versione de “Il Pescatore”, con il celebre solo di batteria che il Franz nazionale ci concede tra lo stupore e le urla di giubilo dei presenti: è appunto una festa collettiva e come tale non può mancare una trascinante esecuzione di “È Festa”, con il cantato di Premoli nel bridge centrale, mentre sulle note strumentali di “Impressioni di Settembre” veniamo salutati dai nostri nove amati musicisti che ci ringraziano per la numerosa presenza anche in questa serata e ci salutano con il loro consueto “5,4,3,2,1” al termine del quale anche la magia di questa notte romana in onore di Fabrizio si spegne tra gli applausi generali riservati ad una delle più grandi realtà della musica italiana e mondiale ancora oggi viva e vegeta!

PFM canta De André Anniversary setlist:

“Bocca di Rosa” (Fabrizio De André)
“La Guerra di Piero” (Fabrizio De André)
“Andrea” (Fabrizio De André)
“Un giudice” (Fabrizio De André)
“Rimini” (Fabrizio De Andre)
“Giugno ’73” (Fabrizio De André)
“Universo e Terra (Preludio)” (Di Cioccio-Djivas-Mussida)
“L’infanzia di Maria” (Fabrizio De André)
“La Tentazione” (Di Cioccio – Djivas – Mussida)
“Il Sogno di Maria” (Fabrizio De André)
“Maria nella Bottega del Falegname” (Fabrizio De André)
“Rumori di bottega” (Di Cioccio – Djivas – Mussida)
“Il Testamento di Tito” (Fabrizio De André)
“La Canzone di Marinella” (Fabrizio De André)
“Zirichiltaggia” (Fabrizio De André)
“Volta la Carta” (Fabrizio De André)
“Amico Fragile” (Fabrizio De André)
Encore:
“Il Pescatore” (Fabrizio De André)
“È Festa”
“Impressioni di Settembre” (outro solo frase di moog)

Una serata che non potevamo esimerci dal narrarvi con dovizia di particolari, quella appena vissuta di compagnia di una delle band più significative per tutta la storia della musica rock italiana ed europea, capace sempre di sapersi reinventare mettendosi in gioco costantemente e coerentemente a prescindere dalle mode correnti, con una formazione di musicisti eccezionali e meritevoli di far parte della grande famiglia PFM: un ultimo sentito ringraziamento va a Iaia De Capitani, alla D&D Concerti, ad Elena Moretti, agli amici Francesco Pozone e Arianna con cui è stato un piacere condividere queste emozioni, e a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita di questo secondo appuntamento capitolino per celebrare la musica del mai dimenticato e sempre presente De Andrè, amico fraterno e compagno di avventure dei nostri beniamini!

Fonte: Raffaele Pontrandolfi

Related posts

THY ART IS MURDER: ritorno in Italia!

Raffaele Pontrandolfi

SERVAN – Folk Death Made in Italy

Crystalnight

MSG: Michael Schenker parla del suo cinquantesimo anniversario nel nuovo trailer dell’album

Redazione

Leave a Comment

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.