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Live Report SOMMARIO

SYMPHONY X + Savage Messiah, Roma, 12/05/19 – An Eternal Metal Symphony!

Un fine settimana uggioso e con forti rovesci dal punto di vista meteorico quello che ha contraddistinto il ritorno italiano dei prog metallers Symphony X: non è stata da meno la serata di Domenica 12 Maggio 2019 che ha visto, a distanza di alcuni anni dalla loro ultima venuta capitolina, l’esibizione della band di Michael Romeo all’ Orion Live Club di Ciampino (RM), accompagnati per l’occasione dai britannici Savage Messiah! Nonostante quindi il clima piovoso, il giorno festivo e il big match di campionato Roma-Juventus, l’affluenza di pubblico è stata assai nutrita, facendo registrare ottimi numeri in termini di presenza, a conferma del grande seguito che la band del New Jersey ha da sempre avuto in terra italica, in attesa di un loro futuro nuovo full lenght in studio! La loro scaletta quindi è stata una sorta di rivisitazione della loro ultraventennale carriera, tra brani di recente produzione e classici più datati, ed è stata sapientemente bilanciata proprio per tener desta l’attenzione dell’audience che non ha di certo fatto mancare tutto il sostegno e l’affetto ai cinque musicisti statunitensi! Non ci resta dunque che iniziare il nostro racconto augurandovi come sempre una buona lettura!

Savage Messiah
Non è ancora tramontato il sole, ed ecco puntuali sul ruolino di marcia salire sul palco la band britannica, unico act di supporto di questa serata metallica che si preannuncia già rovente sin dalle prime battute: nonostante quindi non sia ancora calata la sera, la presenza dei primi avventori è comunque già abbastanza nutrita, mentre i cinque musicisti inglesi ci regalano trequarti d’ora intensi di un tagliente thrash metal con parti e ritornelli più melodici: “Virtue Signal” e la seguente “Heretic in The Modern World” aprono le danze, accompagnate dalla graffiante ugola di Dave Silver (voce e chitarra), riccioluto frontman capace tra un brano e l’altro di interagire in modo spontaneo e genuino con tutto il pubblico presente, sfoderando inaspettatamente un discreto italiano (essendo sposato con una nostra concittadina – n. d. r.). Insomma il genere proposto piace non poco, idem dicasi per l’attitudine e la simpatia di tutti i membri del gruppo, in particolare David Pear (chitarra) e Míra Sláma (basso) che si prodigano in un forsennato headbanging, scatenando il putiferio in sala su “The Bitter Truth” “The Lights Are Going Out” mentre “Under No Illusions” è infarcita di innesti ed effetti più sinfonici, grazie all’apporto silenzioso ma incisivo di Carlos Alcalde de Lema (tastiere). “What Dreams May Come”, dal refrain trascinante apre alla veloce speed song “Parachute”, uno dei picchi di tutto il loro set, con Charly Carretón (batteria) pronto a pestare instancabilmente sul suo strumento, mentre aumentano canzone dopo canzone i loro nuovi estimatori! Devo ammettere che forse in pochi, compreso il sottoscritto, si sarebbero aspettati un opener della serata così trascinante, visti soprattutto i musicisti di spicco che di li a poco ci avrebbero incantato: eppure i nostri giovani metallari della terra d’Albione riescono a farsi apprezzare notevolmente da una variegata platea presente in sala, come sulle conclusive “The Fateful Dark” “Down and Out”. Un autentico uragano sonoro capace di raccogliere nuovi proseliti e tanti meritatissimi applausi al termine del loro set!

Savage Messiah setlist:

“Virtue Signal”
“Heretic in The Modern World”
“The Bitter Truth”
“The Lights Are Going Out”
“Under No Illusions”
“What Dreams May Come”
“Parachute”
“The Fateful Dark”
“Down and Out”

Symphony X
Veramente una gradevole apertura di serata con questo quintetto britannico che ha saputo sapientemente scaldare un pubblico sempre più numeroso adesso, pronto a riabbracciare i loro eroi d’oltreoceano, tra le band più amate e seguite del genere anche qui in Italia: dopo una breve pausa durante la quale si salutano amici e conoscenti in compagnia di una bella birra, siamo tutti pronti per assistere all’ennesima prova di classe e potenza che la band statunitense ha sempre dimostrato sin dai suoi esordi! Le luci sono ora soffuse, mentre il pubblico incita chiamando a gran voce i propri beniamini che, uno ad uno, calcano il palco prendendo i propri rispettivi posti di combattimento: il loro attesissimo ed intenso show si apre dunque sulle note di “Iconoclast”, caratterizzata da una prima parte più strumentale, atta a riscaldare i motori, prima dell’ingresso in scena dell’applauditissimo Russell Allen (voce), un’autentica icona nel panorama hard’n’heavy internazionale, sia per le sue invidiabili doti canore e sia per la sua ben nota sensibilità ad iniziative di beneficenza: oltre al ben noto progetto per Metal For Autism, che lo ha visto protagonista qualche anno or sono con un tour solista in supporto ai bambini autistici, il nostro è stato anche tra i partecipanti della scorsa edizione del Metal For Kids United! (di cui questa sera indossa una maglietta), altra importante iniziativa promossa dall’amico Faber Troy per la raccolta fondi in favore delle famiglie dei bambini malati di cancro, e arrivata oggi alla terza edizione (prevista per Sabato 25 Maggio prossimo presso il Crossroads Live Club di Roma – n. d. r.). Dallo storico ‘V – The New Mythology Suite’ (2000) viene proposta la stupenda “Evolution (The Grand Design)”, un autentico capolavoro di progressive metal fine anni ’90, mentre da ‘Paradise Lost’ (2007) viene tirata fuori l’energia di “Serpent’s Kiss” con un lavoro strabiliante della sezione ritmica composta dall’inseparabile accoppiata Jason Rullo (batteria) e Mike LePond (basso), brava in tutti i multiformi passaggi e cambi di tempo senza alcuna sbavatura! La melodia trascinante di “Nevermore”, intonata da tutta l’audience durante il ritornello centrale, è qualcosa di eterea tanta la bellezza e la freschezza profusa, così come la toccante “Without You”, dedicata dallo stesso Allen ai suoi compagni scomparsi durante l’incidente che coinvolse un anno or sono gli Adrenaline Mob e la loro crew, con una maestosità delle orchestrazioni da parte di Michael Pinnella (tastiera) veramente da brividi! “Domination” è un altro brano che pesca dalle loro produzioni meno recenti, mentre l’eccellente “Run With the Devil” ci riporta alla loro ultima fatica, ‘Underworld’ (2015), con un riff serrato e voli pindarici sulla sei corde degni solamente di un mostro sacro come Michael Romeo (chitarra), altro protagonista tanto atteso che ha saputo stupire e incantare tantissimi sui adepti e ammiratori nonché musicisti affermati tra le prime file. Addirittura dal loro capolavoro storico ‘The Divine Wings of Tragedy’ (1997) viene riproposta “Sea of Lies”, un autentico gioiellino che è sempre un piacere apprezzare in sede live soprattutto per i consueti siparietti tra Allen e Romeo, al seguito della quale è la trascinante “Set the World on Fire (The Lie of Lies)” a farci ancora una volta cantare all’unisono: è veramente un piacere vedere tantissimi presenti, soprattutto tra le giovani leve, intonare in coro questi brani assieme ai loro beniamini! Sembra di essere arrivati in men che non si dica alla fine di questo set che ci ha fatto fare autentici salti temporali, vissuti con un’intensità unica ed eseguiti maestosamente come solo i nostri amati eroi sanno fare, quando ecco rientrare in scena, dopo una breve pausa, i cinque musicisti pronti ad imbracciare le proprie armi per questo ultimo assedio finale. La lunghissima e stupenda suite “The Odyssey” ci riporta indietro al loro celebre omonimo disco del 2002, con un’epicità e un pathos esecutivo degno di nota, oltre alla solita eleganza sonora che da sempre li contraddistingue e li rende tra le band più apprezzate dell’intera scena metal mondiale: ricordo ancora quando li vidi per la prima volta proprio durante quello stupendo tour di supporto all’album in questione, al Gods Of Metal 2004, e da li in poi fu amore incondizionato alla loro musica stupenda che anche questa sera ha saputo regalare grandi emozioni e ha ricevuto il giusto plauso finale da parte di un pubblico ampiamente soddisfatto!

Symphony X setlist:

“Iconoclast”
“Evolution (The Grand Design)”
“Serpent’s Kiss”
“Nevermore”
“Without You”
“Domination”
“Run With the Devil”
“Sea of Lies”
“Set the World on Fire (The Lie of Lies)”

Encore:

“The Odyssey”

Un graditissimo ritorno in terra capitolina quello della prog metal band statunitense, tra le più amate e seguite di sempre, che anche questa volta ha fatto registrare una partecipazione nutrita e variegata di partecipanti, attenti e coinvolti per tutta la durata dell’intero show. Un ringraziamento finale va naturalmente a tutto lo staff dell’Orion, alle band, al loro management e alla Nee Cee Agency per averci portato un altro nome di spicco della scena mondiale che ha sempre avuto un forte seguito da parte degli appassionati di Roma e dintorni!

Fonte: Raffaele Pontrandolfi

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