Durante il “Beyond The Red Mirror Tour 2015” dei Blind Guardian, noi di Verorock in collaborazione con MetalRock di Roma Daily News, abbiamo avuto l´occasione di intervistare André Olbrich, chitarrista-cofondatore della band. Andre è stato veramente disponibile e ci ha svelato alcuni particolari inerenti il nuovo album e qualche curiosità sulla sua vita. Di seguito l´intervista!
Ciao Andre, come va?
Ciao! Tutto bene grazie, sono molto contento di essere in Italia!
Parliamo del nuovo album: perché il titolo “Beyond The Red Mirror”? Cosa si cela dietro questo “specchio”?
Hansi ha scritto una storia per questo concept album composto da canzoni che parlano di diverse dimensioni e ha scelto lo specchio come porta per entrare in ognuna di esse.
Parlando più specificatamente del disco, si è notata una maggiore orchestrazione: come mai questa scelta?
Per molti anni abbiamo lavorato con le orchestre e abbiamo sempre avuto l´idea di un progetto parallelo orchestrale e quindi per svilupparlo abbiamo composto materiale come questo miscelandolo con lo stile Blind Guardian, creando così alcune canzoni più epiche. Abbiamo cercato di inserire la dinamicità di un´orchestra nel nuovo album. Già all´inizio, scrivendo le nuove canzoni, abbiamo provato a ricreare lo stile e l´atmosfera di un´orchestra. Ora c´è una fusione migliore con il sound metal e per fare questo devi avere un´ottima orchestra con cui lavorare. L´orchestra ha uno stile classico che poco si adatta alla velocità della nostra musica e quindi a volte è difficile fondere le due cose, e quindi c´è bisogno di trovare un orchestra che ben si adatti all´universo Blind Guardian nel giusto momento e con la giusta dinamica.
Come avete scelto quella più giusta?
Noi lavoriamo con l´Orchestra di Praga e lo facciamo da molti anni, ci lavoriamo molto bene visto che in sala d´incisione hanno colto lo spirito delle nostre canzoni. Spesso lavoriamo anche con l´Orchestra di Budapest con i quali ci troviamo altrettanto bene, entrambe sono specializzate nelle registrazioni di colonne sonore.
Credi che il nuovo album sia una naturale evoluzione del vostro sound e in futuro continuerete su questa strada, oppure potreste anche tornare a sonorità più power e meno orchestrali?
Al momento non abbiamo nessun programma per il futuro, siamo aperti a tutte le direzioni musi-cali e ci piace che ci sia un naturale sviluppo, perché come persona si può cambiare nel tempo e dipende anche dalle circostanze che stai vivendo in quel momento, dalla vita, dallo spirito che hai, perché la musica è l´espressione delle tue emozioni e le tue emozioni possono cambiare di conti-nuo e quindi, ad esempio, non puoi programmare nell´arco di due anni cosa vorresti scrivere.
Questo è il vostro decimo album di studio, un bel traguardo: cosa è cambiato in voi dai tempi di “Battalions Of Fear”?
Molte e molte cose sono cambiate (ride), penso che potrei scrivere un libro su questo! E´ stato un lungo percorso, abbiamo iniziato come band speed metal a metà degli anni ´80 ed era tutto un nuovo mondo per noi, era un territorio completamente nuovo da esplorare ed ora dopo oltre 25 anni tutto sembra essere cambiato, molte cose sono state già fatte ed abbiamo cercato di trovare nuovi elementi per la nostra musica per non sembrare ripetitivi. Ci sono molti gruppi che rimangono attaccati allo stile degli anni ´80, ma io penso che sia sbagliato perché lo spirito di quel periodo ora non c´è più. Cercheremo di trovare sempre nuovi elementi e non so come sarà la nostra futura evoluzione, per il momento seguiamo questo stile e il lavoro con l´orchestra, ci piace questa fusione di elementi classici con la musica heavy, una visione musicale più futuristica. E se riesci a sorprendere i tuoi fan ancora dopo 25 anni vuol dire che è la strada giusta.
Praticamente sei cresciuto con Hansi e Marcus: com´è “la vita” con loro?
Sono dei bravi ragazzi e mi piacciono ancora (ride). Ci troviamo molto bene insieme, in tour viviamo come una famiglia e ci aiutiamo a vicenda. Da quando abbiamo iniziato ha sempre funzionato tutto bene, insieme ci focalizziamo su quale sia la cosa migliore da fare ogni sera. Ci rispettiamo pur avendo ognuno un carattere diverso. All´inizio, negli anni ´80, eravamo molto simili (ride) e poi col tempo abbiamo preso diverse direzioni e quindi ora direi che abbiamo caratteri completamente diversi, e la cosa si è fatta più interessante! E´ bello avere altre opinioni, altre vedute, confrontarci, siamo comunque amici ed andiamo d´accordo.
E vi frequentate anche al di fuori del contesto musicale?
Molto raramente. Preferiamo stare con le nostre famiglie e passando molto tempo insieme in tour abbiamo bisogno di un po´ distacco, perché pensiamo che non sia produttivo frequentarci al di fuori del nostro lavoro. Prima di fare un album per almeno due mesi non ci vediamo e così, quando ci riuniamo, abbiamo l´energia giusta
Quando è nata la tua passione per la musica?
Molto presto perché mia madre amava la musica rock, ascoltava ad esempio i Deep Purple e tante altre band famose, come Santana o Pink Floyd. Ho avuto un ottimo stimolo ascoltando musica rock sin da piccolo, come Led Zeppelin, Jimi Hendrix, mia mamma ha ancora tutti i dischi originali e sono cresciuto ascoltandoli. Poi quando avevo undici anni sono diventato un fan dei Kiss e da allora sono diventati la mia passione e li ho visti per la prima volta nel 1980 in Germania con gli Iron Maiden di supporto.. hanno cambiato la mia vita completamente e questo è stato l´inizio della mia passione per l´heavy metal ed una volta che si è accesa brucia per sempre.
Cosa avresti voluto fare se non diventavi un musicista?
Ho due grandi interessi: il primo sono i giochi per computer, probabilmente sarei diventato un programmatore di giochi, sono molto attratto dalla meccanica dei giochi, dalla loro grafica ed ho sempre idee nuove per creare dei giochi. Non so, forse un giorno lo farò.
Inoltre mi piace girare film, faccio montaggi a casa e mi piacerebbe fare qualcosa nell´ambito del cinema.
La fotografia è un altro mio hobby, vado in giro a fare foto, le cose visuali mi aiutano a bilanciare il tempo che passo con la musica. Visto che l´audio occupa gran parte del mio tempo, ho bisogno di visualizzare qualcosa! (ride)
Quindi nel tuo tempo libero ti dedichi a queste tue passioni?
Certamente!
So che tra le tue band preferite ci sono gruppi classici come i Priest e i Sabbath: c´è qualche nuovo gruppo che ti sembra interessante? Cosa ascolti ultimamente?
Non ascolto solo cose più classiche, ascolto diversi gruppi e stili, ci sono molte band straordinarie e non necessariamente sono metal. Ci sono molti artisti bravi in giro ed amo anche la vecchia musica, anche quella prima che nascesse il metal e non solo rock. Sono un fan degli Stones, ascolto ad esempio gruppi storici che avevano partecipato a Woodstock, musica anni ´60 e andando molto indietro anche il vecchio jazz. Cerco di ascoltare anche le nuove leve per conoscere la loro musica e menzionarne solo una sarebbe ingiusto verso le altre.
Vorrei togliermi una curiosità: i tuoi due figli ascoltano la tua musica o preferiscono qualcos´altro?
Uno è troppo piccolo, mentre al più grande piace il metal, ma odia tutto ciò che trasmettono per radio e su Mtv. Il suo gruppo preferito sono i Foo Fighters, è più per il genere di musica che suonano loro o anche i Linkin Park ed ovviamente ascolta i Blind Guardian. E´ stato con me durante gli show a Düsseldorf e Hoffenbach ed era entusiasta.
Fonte: Crystalnight – si ringrazia MetalRock per la collaborazione