ROMA, 26/02/13 – Birra, vodka, tequila e quant´altro! Uniti a tanta energia ed atmosfere folk, la formula vincente dei Korpiklaani è garantita su ogni palco. I nostri amici hanno conquistato l´Europa e non solo! Il loro lungo tour li ha portati anche a Roma, dove Jonne e Jarkko si sono fatti un´allegra chiacchierata con noi di Verorock. Ecco cosa ci hanno detto…
Ciao, benvenuti su Verorock! Come state?
Benissimo!
Iniziamo a parlare di quanto girate … prima con l´Heiden fest e adesso questo lungo tour europeo. Come sta andando?
Siamo molto abituati ad andare in tour, conosciamo bene le dinamiche e non abbiamo aspettative nuove a riguardo in realtà; ma anche se andiamo spesso in tour è sempre molto bello stare in mezzo alla bella gente che ci accompagna o a quella che viene a vedere il nostro concerto. E´ questa la cosa più importante, indipendentemente se siamo noi gli headliner della serata o meno. Lavorare con gente in gamba poi rende tutto più facile, quindi ci riteniamo molto fortunati per questo.
Rimanendo sullo stesso argomento, so che avete avuto anche una discreta esperienza in Nord America, raccontateci qualcosa!
La più grande differenza con quella parte del mondo è che le date in America di solito non sono organizzate bene, i locali dove siamo stati erano molto scarsi sotto diversi punti di vista. Ma per il resto è quasi lo stesso. Forse risulta un po´ più interessante perché in fondo è un´esperienza nuova per noi, ci sono ancora tante cose da conoscere; il pubblico rimane sempre grandissimo ovunque, come sempre!
E che farete alla fine di questo tour? Magari un po´ di relax non ci sta male!
Mmm, abbiamo poco tempo, dalle 4 alle 6 settimane di pausa ma in quel periodo avremo comunque qualcosa da fare, dopodiché ad Aprile riparte un´altra parte di tour europeo e dopo ancora c´è la stagione dei festival estivi, che ci vedrà sicuramente coinvolti in più show, dunque quest´anno è andata così, saremo sempre in tour.
Manala è il vostro ultimo album, quali differenze ci sono secondo voi con gli album precedenti?
Non sapremmo dirlo, più o meno gli elementi essenziali della nostra musica non sono cambiati, continuiamo a fare le cose a modo nostro cercando di migliorarci di volta in volta. Questo però è il primo album con il nuovo violinista, quindi magari l´impatto sonoro possiede qualche nuova sfumatura per questo motivo, ma in generale pensiamo che il nostro stile è sempre sulla stessa strada.
Come mai avete scelto di fare due versioni delle canzoni nello stesso album, ovvero la classica in finlandese e poi quella inglese?
All´incirca due anni fa, quando abbiamo abbandonato interamente l´uso della lingua inglese nelle nostre canzoni, molte persone ci hanno fatto sapere che avrebbero voluto che le cose non fossero cambiate totalmente in questo senso. In più qualche tempo dopo stavamo scherzando proprio su questo fatto e forse quel giorno eravamo un po´ ubriachi, ma è uscita fuori un´idea un po´ folle, ovvero fare due album, uno tutto in finlandese e l´altro interamente in inglese e confrontare i risultati di vendita da lì a 6 mesi. Naturalmente quando siamo tornati sobri abbiamo constatato che era un´idea cretina, anche perché non volevamo forzare i nostri fan a comprare 2 album, perciò abbiamo deciso di far uscire un album cantato in finlandese con 11 bonus track (ovvero le canzoni nella versione inglese). Se avessimo avuto un po´ più di tempo a disposizione magari avremmo lavorato meglio su questa cosa ma purtroppo non è stato possibile.
DOMANDA JOLLY – Avete mai pensato ad organizzare un bel concerto in una foresta nelle tipiche atmosfere descritte nelle canzoni folk metal?
Non sappiamo se qualcuno di noi ci abbia mai pensato, ci sono già diversi festival che vengono organizzati nel mezzo di questi posti sconosciuti, dove di solito fa molto freddo ed è sempre buio …. Meglio di no!
Qual è secondo voi l´ingrediente principale che ha contribuito a far espandere così tanto la musica folk in tutta Europa?
Beh, sicuramente le tipiche melodie così orecchiabili!
E qual è la missione della vostra musica invece?
L´intenzione di portare allegria ovunque!
Diteci qualcosa a proposito delle vostre famose “drinking songs”! Sono forse correlate alla tradizione dei popoli scandinavi?
Sicuramente è così, ma anch´esse vogliono diffondere il messaggio di allegria generale che è alla base della nostra musica. In Manala non ci sono drinking songs ma questi elementi sono sempre presenti, anche se in maniera differente.
Vedremo mai l´uscita di un vostro Dvd?
Probabilmente mai, negli ultimi due anni non abbiamo parlato più di questo. Avevamo sì quest´idea del Dvd, col desiderio di includere sia show live, su grandi palchi come per esempio Wacken, ma anche qualcosa di acustico ed altre registrazioni varie, ma troppe cose sono andate storte e così abbiamo abbandonato l´idea!
La nostra intervista si conclude qui, non vedo l´ora di vedere il vostro concerto più tardi!
Grazie! Divertitevi e ci vediamo presto in giro!