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Interviste SOMMARIO

Ecco a voi i Luca Turilli´s Rhapsody!

A tu per tu con Luca Turilli e Alex Landenburg durante il concerto a Roma, abbiamo potuto scoprire dettagli interessanti riguardo la nuova band nata dallo split dei Rhapsody Of Fire. Vediamo cosa hanno raccontato i due simpaticissimi musicisti …


Ciao Luca, ciao Alex! Che bello avervi qui a Roma!

Allora Luca, raccontaci prima di tutto cos´ha determinato la scelta di chiamare Alessandro Conti come cantante nei Luca Turilli´s Rhapsody?

E´ stata una cosa particolare, perché in quel momento mi era stato commissionato un progetto stile Avantasia e proprio per quello cercavo un cantante principale sul quale basare l´intero progetto. Eravamo in tour con i Rhapsody Of Fire e Fabio Lione mi ha mostrato alcuni video su YouTube di Alessandro dicendo che mi sarebbe potuto piacere. Nel video stava cantando una canzone degli Helloween, “Eagle Fly Free” mi sembra. Ma avevo sentito abbastanza, perché come è sempre stato per Fabio Lione, che io considero uno dei più grandi cantanti attualmente esistenti, per me l´importante dal punto di vista compositivo è avere un cantante che ti permetta di comporre in modi diversi, stili diversi, come gli album dei Rhapsody degli ultimi tempi. Ho chiesto quindi ad Alessandro di cantarmi un centinaio di canzoni durante l´estate scorsa, oltre a quelle che avevo già ascoltato dei Trick Or Treat e mi ha mandato cento pezzi con brani che spaziavano da Celine Dion a Francesco Renga e così via. In quel momento mi sono innamorato della sua voce. Successivamente, mentre mi stavo mettendo d´accordo con Alex Staropoli sullo split in totale amicizia dei Rhapsody Of Fire, ho pensato di mantenere Alessandro con la mia parte di band.

Quindi è stato uno split professionale ed amichevole…
Assolutamente! Conosco Staropoli da più di vent´anni, non avrebbe potuto essere altrimenti. Ma dopo dieci anni, dieci capitoli di questa saga su cui musica e liriche dei Rhapsody erano basate da sempre, abbiamo deciso di cambiare, fare temi diversi e ci siamo divisi da un punto di vista artistico, mentre nella vita siamo ancora amiconi.

Quando hai iniziato a comporre i brani di “Ascending To Infinity”?
Ho voluto aspettare e comporre le nuove canzoni pensando ad Alessandro, perché è importante conoscere il range vocale di un cantante, è il fattore principale che ti permette di comporre in maniera appropriata, altrimenti se scrivi le canzoni prima, non rendono. Ho delimitato sulla tastiera la sua estensione vocale e ho pensato anche a valorizzare i punti dove la sua voce avrebbe reso meglio.

Alex, tu invece sei l´ultimo componente giunto nella band. Come ti trovi?
E´ bellissimo, mi diverto tanto! In tour è tutto così divertente e tutta la band è grandiosa e sono dei grandi musicisti. Anche i brani sono fantastici, non potrei stare meglio di così!

Vorresti dire qualcosa sulla questione Symfonia? C´è possibilità di lavorare di nuovo anche con Matos? Nei Luca Turilli´s Rhapsody hai già ritrovato Mikko!
Si, sicuramente mi piacerebbe tantissimo lavorare nuovamente con Andre, è un grande cantante e con tutti gli altri anche!

Luca, c´è un messaggio chiave che l´album intende comunicare?
Certo! E´ sempre stato così, già dai primi Rhapsody si è sempre voluta emanare una positività spirituale, che adesso intendiamo diffondere in maniera più esplicita, sotto molti aspetti. Vogliamo mandare questo messaggio positivo, emozionare i fan, sentirci sempre ispirati dalla luce. I Rhapsody sono sempre stati così, amati o odiati. Spesso riceviamo messaggi di fan che sono usciti da periodi difficili della loro vita grazie proprio alla nostra musica e questa è una grande soddisfazione, quasi una missione per noi!

Alex, con quali altre band stai lavorando al momento?
Faccio parte dei 21 Octayne ed abbiamo già prodotto diverso materiale; questa band è un qualcosa di completamente differente; solo chitarra, basso e batteria, un genere che si avvicina molto ai Led Zeppelin. Ma adesso sono focalizzato soprattutto sui Rhapsody, sul tour. Semplicemente amo suonare ogni volta che ho tempo materiale per farlo. Quindi sicuramente vado avanti con i 21 Octayne e probabilmente il prossimo anno uscirà anche una release con i Mekong Delta, un altro mio gruppo.

Quali drummer hanno influenzato di più il tuo stile?
Bella domanda! Il mio batterista preferito sarebbe Deen Castronovo che ora è con i Journey, ha avuto così tante band, è fantastico. Adoro anche Terry Bozzio, Simon Phillips, Mike Mangini…sono così tanti!

Luca, hai già in mente di legare i futuri album ad un concept comune oppure no?
No, no, questa è una cosa molto importante; prima ogni album era legato al precedente, per dieci anni abbiamo creato una saga che rimarrà nella storia del metal, penso che siamo stati tra i pochi gruppi che sono riusciti a portare a termine una storia così lunga, ben 10 capitoli con la stessa formazione, con Fabio alla voce. Adesso invece possiamo parlare di qualsiasi cosa in ogni album, come misteri del passato, meccanica quantistica, scoperte scientifiche, energia cosmica e così via. Alla fine produrre album legati tra loro è stata un´esperienza già vissuta, ora abbiamo la possibilità di esprimerci su tutti i fronti, senza limiti, creatività totale!

In “Ascending To Infinity” possiamo trovare molti brani cantati in italiano. Come mai questa scelta?
Perché Alex quando sente cantare in italiano, pensa che sia una lingua fantastica, haha! In realtà perché è una lingua molto simile al latino, si lega benissimo alla musica! E´ stato per questo!

Alessandro invece ha dovuto cambiare qualcosa della sua impostazione nel cantato? Gli hai dato delle guide, oppure non ce n´è stato bisogno?
Ho composto tutte le canzoni affinchè lui potesse esprimere il potenziale che già possiede, quindi è stato più un processo di creare qualcosa che gli potesse dare la possibilità di farlo al meglio. Coi Rhapsody possiamo veramente offrire del materiale completo, anche su atmosfere da opera, musica classica, colonne sonore, per cui penso che si trovi veramente a suo agio perché un cantante che ha la possibilità di esprimersi dalla A alla Z cantando ogni genere di canzone, si trova in un ambiente ottimale.

Come potreste descrivere il vostro stile, adesso che siamo in questo nuovo inizio?
Cinematic-metal raccoglie questa volontà di essere ispirati dall´impatto visivo, di essere influenzati fortemente da tv, effetti speciali, ecc…. Immaginiamo i Rhapsody come colonna sonora di questi filmoni; ieri a Milano per esempio avevamo uno schermo gigante, che rendeva più spettacolare la scenografia, dava più emozioni. A parte quest´elemento cinematografico nel nostro sound c´è l´amore per la musica classica, per il folk e tanto altro ancora; le nostre influenze non hanno limiti.

Ci sarà qualche effetto speciale durante il concerto?
Certamente, vogliamo soddisfare non solo l´apparato uditivo ma anche quello visivo!

Cosa t´ispira di più durante il processo compositivo, Luca?
I grandi film, temi come misteri del pianeta, del passato, futuro e presente; ogni cosa inesplicabile insomma! L´artista ricerca sempre la verità che dà la spiegazione del tutto, come della vita, del mondo… ancora non si riesce a farlo completamente attraverso la ricerca scientifica, è questo quello che ci attira di più.

Immagino che in questo primo album sia stato tu quello che ha contribuito principalmente alla stesura dei testi ed alla composizione delle melodie. Nei lavori futuri pensi che questo processo possa includere anche gli altri membri della band?
Certo, sono tutti incredibili questi musicisti! Alex è uno dei migliori batteristi che conosca, Mikko un genio alla tastiera, Patrice lo conoscete già ed Alessandro, che gran voce! Ognuno potrà dare il suo contributo!

Bene, volete lasciare un messaggio ai vostri fan?
Alex: Grazie a tutti i nostri meravigliosi fan italiani, ci divertiamo sempre qui! Grazie a tutti quelli che vengono al concerto!
Luca: Questo è solo l´inizio di una lunga cavalcata che faremo insieme a voi! Ciao!

Fonte: CrystalNight

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