Era atteso con grande curiosità e le aspettative riposte su questo album hanno trovato una conferma positiva. Il 26 settembre è uscito su etichetta VREC Music Label, “Redemption”, il nuovo full lenght del gruppo lombardo The Elephant Man che dà seguito allo splendido “Sinners” con cui la band esordì nel 2023. Usare la definizione di supergruppo non è un’iperbole, quando si riuniscono personaggi dello spessore del vocalist e polistrumentista Maximilian (aka Max Zanotti), del bassista Ivan Lodini, di TMY (Francesco Tumminelli) alle chitarre e Halle (Alessandro Ducoli), alla batteria. “Redemption” dona quindi una continuazione narrativa, forse addirittura positiva, a quel nichilismo passivo che trovava in “Sinners” la rappresentazione di un’umanità dominata dalla paura e dalla vergogna, ma che in questo nuovo lavoro scopre, o almeno cerca di cogliere, un riscatto attraverso l’esplorazione delle proprie debolezze, passo fondamentale per superare una natura finora arresa al male e la sofferenza.

“Redemption” spinge di conseguenza i suoi orizzonti verso atmosfere musicali ancora più dark, cariche di potenza espressiva, sottolineando anche nei testi, gli aspetti più fragili e inesplorati della natura umana, affinché attraverso il confronto con la nostra parte più sensibile possa scaturire un percorso di auto consapevolezza preziosissimo in una società assopita. La penna dei testi è della bravissima scrittrice Leah Janeczko, statunitense d’origine, ma ormai italiana di adozione, che già aveva collaborato con il gruppo nel disco precedente.

Nove brani per 43 minuti di musica che scorrono con un’intensità assoluta, regalando coinvolgenti emozioni. Alternative rock, psichedelia, climi industrial con qualche puntata nel prog, vengono amalgamate in un’alchimia splendida che va a fondersi con le pennellate dark tipiche dello stile originario della band, pur esprimendo talora intriganti momenti melodici e meditativi. Max Zanotti si conferma perfetto frontman e musicista dall’incredibile talento; il suo timbro, ricco di sfumature, sa cambiare pelle con grande efficacia modulando la propria veste su ogni precisa richiesta del brano. Maximilian viene poi ottimamente coadiuvato dalla verve chitarristica di Tumminelli, dal metronomo del basso di Ivan Lodini e dal drumming fluido ed incisivo di Alessandro Ducoli, uno dei più ricercati strumentisti nostrani.

Le atmosfere dark wave disegnano una narrazione intensissima nelle partiture dall’incredibile magnetismo come “I’m Ready”, negli effluvi prog e le atmosfere evocative di “Lies Are My Perfect Drug” o nella autentica scorribanda sonora di “Better! Better! Better!”. Sempre inquietanti ma estremamente suggestive “I Got It” ed “Echoes”, altro singolo uscito in anteprima, che per certi fraseggi e gli ​arrangiamenti ricorda la stupenda “Valerine” di “Sinners”, mentre “…To Myself” sceglie la forma di una ballata che coagula con classe alt rock, toni epici, psichedelia e qualche tinteggiatura mediterranea. In questo brano la special guest Georgeanne Kalveit, ex voce dei Delta V, duetta con Zanotti. Tra synth sotterranei, e partiture colme di sfaccettature, l’album si chiude con l’energia e la solennità di brani come “Sister of War” e “Dance of the Hollow”. The Elephant Man si confermano assolutamente una realtà concreta del nostro panorama musicale con un disco appassionante, che esprime tutta la creatività del loro itinerario di esplorazione sonora dai connotati unici ed originali. L’ensemble presenterà il nuovo disco in anteprima assoluta al Legend Club di Milano il 30 ottobre.

Line up – Maximiliam: voce, cori; Ivan Lodini: basso; TMY: chitarre; Halle: batteria, percussioni Special guest: Georgeanne Kalveit: voce, cori

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