MILANO, Barrios, 22/10/23 – Questa sera noi di Verorock ci troviamo al Barrios per un evento all’insegna della musica thrash, death e dell’hardcore con tre band italiane in apertura ai finlandesi Forseen. Arrivo in anticipo e ho tempo di fare quattro chiacchiere con vari amici e conoscenti prima dell’inizio dei concerti, ma ecco che i primi rumori di jack connessi richiamano la mia attenzione e mi dirigo sotto palco con la mia fedele reflex.
In apertura, con un’energia esplosiva abbiamo i Trauma, una band milanese formatasi solo l’anno scorso che da subito fa tremare il palco con “Stay With Me” dove si riconosce subito l’attitudine punk hardcore del gruppo. Il pubblico è stato subito incitato al pogo dall’impeto della cantante che con “Busted Lips” e “Avatara” ha definitivamente catturato l’attenzione degli astanti.
La band ha mantenuto una connessione intensa con il pubblico, con la frontwomen che in pieno mood hardcore non perdeva occasione di scendere dal palco in mezzo alle persone per strattonarle e pogare con loro. I Trauma eseguono anche due brani cover dei “Sottopressione” ovvero “Venti dell’odio” “Climamorfosi”.
Il concerto termina con i brani “Giorno” e “Jostello” che hanno chiuso il concerto in modo memorabile. Il pubblico è stato scaldato a dovere e dopo i saluti ci prendiamo una boccata d’aria per prepararci al prossimo gruppo.
Trauma setlist:
-Stay With Me
-Avatara
-Busted Lips
-Porta
-Kenji
-Venti dell’odio
-Climamorfosi
-Pennywise
-Giorno
-Jostello
Rieccoci di nuovo sotto palco per accogliere la performance dei Reaping Flesh, una band milanese di recente formazione che apre le danze con “River of Extinction”. Il chitarrista ha accusato quasi da subito qualche problema alla strumentazione, ma dopo qualche minuto il concerto riprende e prosegue senza intoppi con “Elements of Life”, entrambe le tracce sono cariche di rabbia, di riff pesanti e voci gutturali in puro stile death old school.
Con “Self Incarnation” una dose extra di aggressione è stata aggiunta al massacro, e “Lies of Existence” ha colpito duro il pubblico con la sua ferocia sonora. Il momento culminante è arrivato con “Chains of Sorrow”.
Il concerto si è concluso con “Pit of Eternity”, l’ultimo brano ha lanciato l’ennesimo muro di suono e distruzione. I Reaping Flesh pur essendo una band recente, ha saputo regalare una performance che ha veramente convinto.
Reaping Flesh setlist:
-River of Extinction
-Elements of Life
-Self Incarnation
-Lies of Existence
-Chains of Sorrow
-Pit of Eternity
D’ora in poi saranno le luci rosse a tingere il palco e la sala (perchè a detta di qualcuno “è molto metal” e noi non possiamo far altro che essere d’accordo) e si entra nel vivo con la penultima band dell’evento: i Game Over. Band thrash metal storica fondata nel 2008 a Ferrara che vede all’attivo cinque album e un EP. Sono in giro in tour per l’Italia per presentare il nuovo album “Hell Frames” uscito il 20 ottobre per Scarlet Records. Ecco che salgono sul palco e si parte senza pietà con “Another Dose Of Thrash”, brano storico e conosciuto dal sottoscritto e dai presenti che non perdono occasione di sciogliere le chiome per fare headbanging a dovere. I ragazzi ci tengono a scaldare i presenti a dovere prima di presentare la nuova “The Cult”. È doveroso arrivarci passando da una strada diretta dal loro passato e con la grinta di 33 Park Street le danze sono veramente aperte. D’ora in poi il gruppo ci terrà ben impegnato il pubblico che tra poghi e salti direttamente dal palco si divertirà su brani classici come “Masters of Control” e “Seven Doors to Hell”, ma anche sui nuovi brani più maturi e ricercati come “Path of Pain” e il singolo “Synthetic Dreams” contenuti nel nuovo album. La chiusura del concerto è affidata ad un altro brano del passato. Ci salutano infatti con “Neon Maniacs” direttamente dall’album “ Crimes Against Reality”. Dopo i saluti ci restano ancora dei minuti liberi per prendere una boccata d’aria in vista del rush finale.
Game Over setlist:
Another Dose Of Thrash
-33 Park Street
-The Cult
-Intro
-Masters of Control
-Seven Doors to HellPath of Pain
-Synthetic Dreams
-Neon Maniacs
Rieccoci sotto palco per accogliere i finlandesi Foreseen. il locale si riempito e le persone hanno preso posto sotto il palco mettendo da parte la timidezza riscontrata vagamente con i primi gruppi. L’attitudine sta cambiando è il Barrios trasformato in un’arena dove l’attitudine hardcore la fa da padrone. I Foreseen hanno preso d’assalto il palco con “Soldiers Grave” tratta dall’ultimo lavoro del 2022: “Untamed Force”. Il cantante ha incanalato alla perfezione l’essenza della ribellione mentre la folla è esplosa in un poghi frenetico. L’atmosfera si continua a caricare di tensione e l’intro di chitarra di “Birthright” da il via ancora ad una volta ad un tornado di spallate e sudore accompagnato dai cori e dal cantante che di tanto non perde occasione di unirsi al degenero in atto davanti ai suoi occhi.
La temperatura nella sala concerto continua a salire e i Foreseen continuano senza pietà a sparare sulla folla un muro massiccio di riff corposi e contraeree di cassa e rullante.”Structural Oppression”, e “Untamed Force” sono gli ultimi due brani che precedono il brano di chiusura. Lo spirito caotico del cantante è stato contagioso ed ha mantenuto alto il livello di attenzione e partecipazione del pubblico per tutto il tempo..
I Foreseen hanno dimostrato di incarnare in tutto e per tutto l’essenza della musica che propongono convincendo sia nelle parti musicali che nell’attitudine sfoggiata sul palco regalando al pubblico un’esperienza indimenticabile. La chiusura dei poghi è affidata al signolo del 2017 “Power Intoxication”.
Foreseen setlist:
-Soldiers Grave
-Birthright
-Death Injection
-Chemical Heritage
-Tolerance of Abuse
-Structural Oppression
-Untamed Force
-Power Intoxication