E’ sempre un piacere parlare, e soprattutto recensire, bands che reggono l’ inarrestabile andamento del tempo, che continuano con paziente e orgogliosa costanza a sostenere e militare nel mondo dell’ underground italiano.
Bands che non hanno scalfito di un millimetro il proprio attaccamento alla musica; gruppi di musicisti che continuano con solerte passione a presentare proposte musicali con l’obiettivo di migliorare e sperimentare sempre di più sui loro progetti.
Gruppi italiani come quello di cui parleremo oggi: Juglans Regia di Sesto Fiorentino, che nasce più di trent’anni fa dall’idea di Massimiliano Dionigi, David Carretti, Alessandro Parigi & Simone Cocco.
Gli Juglans Regia nascono dalle ceneri del gruppo Raising Fear formatosi nei primissimi anni 90, band caratterizzata da un heavy metal bello grezzo, intriso di energia e passione pura per quel metal anni 80 senza fronzoli, cantato in lingua inglese dalla voce di un giovanissimo Alessandro Parigi irriconoscibile, ancora lontano dalla maturità del timbro robusto e profondo che caratterizza il cantante oggi.
Il nome “Raising Fear” fu ispirato dalla storica rivista H/M, precisamente la numero 125. In copertina gli Iron Maiden, che avevano da poco sfornato Fear of the dark ; la scritta “Raising fear” ispirò i ragazzi in quel pomeriggio estivo che scelsero il nome sia per la copertina, sia come omaggio ad uno dei migliori album di uno dei loro gruppi preferiti , gli Armored Saint.
La decisione che portò in seguito i Raising Fear a cambiare il nome della band fu dettata dalla scelta di iniziare a comporre brani in lingua italiana, non abbandonando del tutto la lingua inglese. Scelsero quindi di trovare un nuovo nome in lingua neutra, scegliendo il latino. La scelta cadde su Juglans Regia, il nome scientifico del noce reale. In realtà la decisione di cambiare nome, non risultò soltanto per la scelta di cantare nella propria lingua madre, ma portò una radicale trasformazione nel sound e chissà se all’epoca i ragazzi fossero effettivamente consci della personalità musicale che avrebbero acquisito negli anni a venire.
Gli Juglans Regia hanno registrato vari demo tapes e album in formato Compact Disc, spesso con formazioni diverse ma con una costante di 3 membri sempre presenti, dalla prima formazione ad oggi:
David Carretti-Batteria; Massimiliano Dionigi-basso; Alessandro Parigi- Voce : Le radici del noce reale di Sesto Fiorentino, la parte costante dei Juglans Regia.
DISCOGRAFIA:
Raising Fear -The Last Gate (demotape-1993)
“ The last gate” del 1993, composto da 6 brani + intro ( l’intro è un accenno al famosissimo canto tradizionale inglese “Greensleeves” ).
La registrazione del demo completo dei Raising Fear si trova ancora curiosando sul tubo.
E’ interessante ascoltare questa band agli albori e notare come i vari musicisti siano drasticamente cambiati nel tempo;
il cambio di registro, dei suoni, della voce, del costante impegno in ogni singolo particolare di ogni strumento fa apprezzare notevolmente la creatività,
l’impegno e la passione sempre pulsante e presente nella band all,epoca giovanissima
LINE UP
David Carretti-Batteria
Simone Cocco- Chitarra
Massimiliano Dionigi-Basso
Alessandro Parigi- Voce
BRANI:
1)Intro (Greensleeves)
2)Raising Fear
3)Epeira Mosh
4)Life
5)The last gate
6)Wanted Future
7)Some words about world
Juglans Regia-Juglans Regia – Dicembre 1994
Registrazione LIVE in presa diretta
presso la ALL MUSIC Firenze da Jeppe Catalano
LINE UP
David Carretti-Batteria
Simone Cocco- Chitarra
Massimiliano Dionigi-Basso
Sergio Oria-Tastiere
Alessandro Parigi- Voce
Juglans Regia – Il sogno (demotape-1997)
Il secondo demo tape a nome Juglans Regia, avvia la band sempre di più verso
la strada del prog-rock, passando ancora da sonorità heavy metal, soprattutto
maideniane ma già strizzando l’occhio a band come Marillion, Genesis .
La scelta delle liriche in lingua madre risulta essere azzeccatissima,
sia per le doti canore di Parigi ,che in italiano porta la voce ad aprire naturalmente le sonorità delle vocali,
quindi a gestire suoni aperti che cominciano finalmente a scoprire il bel colore della voce, scuro e potente,
sia per lo spessore della qualità dei testi: affascinanti ed introspettivi.
LINE UP
David Carretti-Batteria
Simone Cocco- Chitarra
Antonello Collini-Chitarra
Massimiliano Dionigi-Basso
Alessandro Parigi- Voce
BRANI
é tempo
Dentro me
Disequilibri
Il sogno
Fluttuando
La cura della follia
Juglans Regia-Sinusoide/grigio (demotape-1999)
Nonostante fu solo una registrazione di due brani isolati,
che non furono poi inseriti in nessun altro lavoro, fu
una piccola parentesi importante per gli Juglans Regia
perchè segnarono l’addio del chitarrista del gruppo: Simone Cocco
LINE UP
David Carretti-Batteria
Simone Cocco- Chitarra
Antonelli Collini-chitarra
Massimiliano Dionigi-Basso
Alessandro Parigi- Voce
Juglans Regia- Prisma (CD-2002)
LINE UP
David Carretti-Batteria
Antonello Collini- Chitarra
Massimiliano Dionigi-Basso
Lapo Martini-Tastiere
Alessandro Parigi- Voce
BRANI
Pioniere
Respira
Giochi di Luce
Crepe
L’Ombra
Juglans Regia- Controluce (CD-2005)
LINE UP
David Carretti-Batteria
Antonello Collini- Chitarra
Massimiliano Dionigi-Basso
Alessandro Parigi- Voce
BRANI
Il prossimo errore
Magnifica ossessione
Riflessi
Il vento
L’ultimo respiro
Quel che sembra
Juglans Regia- Visioni parallele (CD-2008)
LINE UP
David Carretti-Batteria
Antonello Collini- Chitarra
Massimiliano Dionigi-Basso
Alessandro Parigi- Voce
BRANI
L’ultimo respiro
I colori dell’Aria
La sera
Il Volo
Lacrima Nera
Così vicino
Visioni Parallele
Juglans Regia- Memorie dal presente (EP- 2019)
LINE UP
David Carretti-Batteria
Simone Cocco- Chitarra
Massimiliano Dionigi-Basso
Lapo Martini -Tastiere
Alessandro Parigi- Voce
BRANI
L’imperdonabile
Maschere
Primo istinto
Le virgole del tempo
Juglans Regia- Neranotte (CD-2023)
L’ultima fatica degli Juglans Regia segna un’ evoluzione nel suono, nella tecnica e nella composizione, certamente maturata nel tempo in modo più complesso ed interessante, se si va ad analizzare il loro passato percorso artistico musicale.
Neranotte è un album potente ma allo stesso tempo cupo e riflessivo, difficilmente collocabile in un genere musicale preciso; new wave, prog rock italico anni 70, elementi di richiamo Floydiano ed un sottofondo, probabilmente inconscio ma sempre presente, di quella vena metal che la band si porta dietro dagli esordi dei Rasing Fear.
NERANOTTE si apre con l’oscuro GIU’ uno dei quattro brevi brani strumentali che troviamo nell’album (GIU’, TROPPO E’ NIENTE, GUSER & SE…) sono interamente stati ideati e creati da Riccardo Iacono, musicista di pregevole talento creativo. GIU’ risulta l’ intro perfetto per l’apertura del brano FRAGILI EQUILIBRI, sia musicalmente, sia per le tematiche che vengono affrontate: dipendenze e conseguenti delusioni dell’essere umano. E’ qui che troviamo l’eco di stampo Floydiano, con la chitarra di Samuele, e con scelte di vocalizzi di Francesca Merli, cantante ospite dell’album che da poco tempo è entrata a far parte in pianta stabile all’interno dei Juglans regia.
Continuiamo con CHIMERA, brano robusto che rompe la cupa atmosfera iniziale dell’album ; CHIMERA ha anche ispirato un videoclip:
Da sottolineare la grana dei testi, caratterizzati perlopiù da originale introspezione, interamente scritti dal cantante Alessandro Pasa Parigi, voce principale scura e potente, che in OLTRE LO SCHERMO affronta la questione dei mass media, dalla spettacolarizzazione del dolore al facile marketing di vendita del niente, e di come tutto questo porti a passività di pensiero e di sentimenti. Sempre su OLTRE LO SCHERMO Samuele Fred Scandariato ci regala un assolo in chiusura davvero bello!
CONFINE è la sesta traccia l’album dove troviamo un’ amalgama strumentale e vocale ( in questo brano ritroviamo Francesca Merli in seconda voce) più “compatta”. E, a proposito di compattezza, fa sempre piacere trovare una sezione ritmica (David Carretti-batteria & Massimiliano Dionigi-basso) così affiatata, probabilmente merito della lunga collaborazione portata avanti nello stesso progetto per più di 30 anni.
OLTRE IL MARE pulsa di rock peso e elementi ispirati a musiche tradizionali. Nel brano possiamo trovare anche l’uso dello strumento “Scacciapensieri” o “Maranzano”, strumento idiofono in ferro piuttosto diffuso in diverse regioni d’Italia, soprattutto in Sardegna e in Sicilia, suonato da un altro ospite all’interno dell’album, Ciro Concadario.
Arriviamo a NERANOTTE, il brano che porta il nome dell’album. Il brano vede la sua prima versione nel lontano 2009 (come citato nel materiale informativo presente nel cd fisico), poi accantonato per una pausa di riflessione della band. Un brano stupendo, il sunto dell’album stesso. Consigliatissimo.
SCHEDA:
GRUPPO: Juglans Regia
TITOLO: NERANOTTE
ETICHETTA: Loud ‘n Proud Records
ANNO 2022
GENERE: ROCK/PROG/NEW WAVE
PAESE: ITALIA
VOTO: 9
TRACKLIST:
1.Giù
2.Fragili Equilibri
3.Chimera
4.Troppo è niente
5.Oltre lo schermo
6.Confine
7.Guser
8.Dentro il mare
9.Neranotte
10.Se…