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Album 2022 Recensioni SOMMARIO

EXPIATORIA – Shadows

I Genovesi EXPIATORIA, (altra geniale ed azzeccata scoperta della Black Widow Records), rappresentano oggi nel campo Doom/Dark/Prog una delle maggiori e più influenti realtà italiane in questo contesto musicale, arrivati finalmente e meritatamente direi, alla pubblicazione del loro primo disco ufficiale intitolato “Shadows”, che vanta la peraltro la collaborazione con prestigiosi ospiti d’eccezione!


Gli EXPIATORIA sono una creazione dei fratelli Massimo e GB Malachina, vere e proprie istituzioni viventi del Metal genovese, che fondarono la band nel lontano 1987, ma che dopo una demo all’epoca e vari cambi di line-up interruppero improvvisamente il percorso degli Expiatoria, per poi riprendere il filo conduttore a distanza di tempo con altri cambi di formazione, che li portarono alla pubblicazione di due validissimi EP, che però non ebbero gli esiti e i risultati i sperati per una serie di ragioni. Ma come si suol dire … chi la dura, alla fine la vince! E finalmente, dopo anni di dura gavetta, e con una formazione stabile composta di ben sei elementi, preparatissimi musicisti di alto profilo tecnico ,in questo 2022 sono riusciti a partorire e mettere alla luce dal profondo delle tenebre questo piccolo capolavoro composto da sei tracce, dal titolo emblematico “Shadows”, che rispecchia in tutto e per tutto i canoni classici del Doom “old school“, con
hiare influenze provenienti dai maestri, nonché loro mentori, Candlemass e Mercyful Fate e fonti di
massima ispirazione!


Prima di scrivere questa recensione, ho prima voluto poter ammirare live il valore degli Expiatoria, per
rendermi conto se quanto sentito su supporto fisico attraverso la copia Promo in mio possesso, veniva effettivamente riprodotto e riportato fedelmente dal vivo: ebbene, dal vivo, i pezzi e la band stessa valgono dieci volte tanto! Uno spettacolo blasfemo e ritualistico perfetto al limite del maniacale, dove viene curato ogni dettaglio possibile, dai candelabri ai boia incappucciati, passando per la carismatica teatralità del leader David Krieg (anche Tony Tears), capace non solo di mettere in atto doti vocali pazzesche, ma anche quelle di un vero attore, destreggiandosi tra libri maledetti infuocati, scariche di elettro shock e bambole maledette! Il tutto supportato da musicisti eccelsi quali i fratelli Malachina (basso e chitarra), Flux alla tastiera, Enrico Meloni alla batteria ed Edoardo Napoli (ex Damnation Gallery) alla chitarra.
Fatta questo doveroso tributo al merito, addentriamoci ora più nello specifico del disco in questione; si parte con “When Darkness Fallo”, un brano intenso e malinconico ma dall’incedere molto melodico nella fase centrale, caratteristica che accompagna per buona parte tutto “Shadows”nel suo complesso e peculiarità che lo rende certamente più fruibile alla massa, e toglie quella “pesantezza” e noia che talvolta il Doom metal inevitabilmente incappa.
Si arriva così al secondo brano, la vera sorpresa del disco, nonché il mio brano preferito, che vede la
partecipazione della mitica Raffaella Cangero (leader e voce de “La Janara”), in veste di special guest, dove in coppia con il tenebroso David , la strega irpina duetta in una sorta di prosecuzione del celebre suo brano “Tenebra”, ribattezzandolo “Ombra (Tenebra Pt.2). Completamente cantato in madrelingua, ne esce qualcosa di spettacolare, dove questo intersecarsi di tonalità vocali opposte, crea qualcosa di malsano e malefico, raramente sentito altrove… geniale!

“Seven Chairs And A Portrait”, scorre nei lidi canonici del Doom piacevolmente, ma senza lasciare il segno, cosa che al contrario, invece diventa tangibile su “Seven Chairs And A Portrait “, anche grazie al supporto tastieristico di Freddy Delirio (Freddy Delirio & Phantoms – H.A.R.E.M- Death SS), un vero e proprio mago, capace di trasformare tutto ciò che tocca in oro colato!

“The Asylum Of The Damned”, e’ invece un successo collettivo e un gioco di squadra straordinario, dove tutti hanno dato il loro prezioso contributo e hanno i loro meriti, dove oltre all’apporto prezioso di Diego Banchero (de Il Segno Del Comando, anch’egli in veste di ospite) , si evidenzia la classe e l’esperienza dei fratelli Malachina, il lavoro eccellente di Flux alle tastiere , di Edoardo Napoli alla chitarra e di Stefano Caprilli alla batteria. Un concentrato micidiale di melensita’, decadenza, morte, malsanità ed atmosfere funeree clamorose! Sicuramente uno dei punti di forza di “Shadows”.
Conclude l’opera “Krieg”, dove proprio David (visto che il pezzo porta il suo nome), diventa invece il
protagonista assoluto, dando ancora una volta saggio della sua bravura e tecnica vocale, sostenuto sempre
da uno strutturato tessuto musicale di primaria importanza, che permette di esaltare e mettere in evidenza
ancora questo suo spiccato talento nel duettare con voci femminili.
In conclusione, “Shadows” è non solo uno dei migliori prodotti italiani usciti nel mercato discografico in questo 2022, ma uno dei migliori dischi di Doom Metal usciti a livello internazionale, che portano gli
Expiatoria di diritto tra i Big del genere..Ora però ragazzi, basta interruzioni forzate e lunghe pause… è
giunto il vostro momento finalmente, e il tempo di battere il “ferro finché è caldo”! Già sono impaziente di sentire il seguito di “Shadows”… Lunga vita al DOOM, lunga vita agli EXPIATORIA!

Formazione:
David Krieg (vocals), Massimo Malachina (Guitar), Edoardo Napoli (Guitar), GB Malachina (Bass), Flux (keyboards), Enrico Meloni (Drums)

Scheda:
Gruppo: Expiatoria
Titolo:Shadows
Anno:2022
Etichetta: Diamonds Prod/BWR
Genere:Doom Metal
Voto:10
Paese: Italia

Tracklist:
When Darkness Fall
Ombra (Tenebra Pt.2)
The Wrong Side Of Love
Seven Chairs And A Portrait
The Asylum Of the Damned
Krieg (My Last Song)

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