FALLEN ANGELS
“Otherside”
(ANDROMEDA RELIX – 2021)
“Razzismo musicale”, “risveglio delle coscienze”, “negazione e rispetto per il diverso”… giuro che quando mi e’ stata fornita questa breve presentazione nel cd promo in mio possesso, circa il messaggio che volevano trasmettere i Fallen Angels attraverso questo nuovo secondo lavoro in studio, intitolato “Otherside”, e distribuito dalla iper attiva Andromeda Relix, mi ha letteralmente spiazzato, così come la musica in esso contenuto del resto! Conosco personalmente tutti i componenti della band in questione (con cui ho un vero rapporto di amicizia da anni), e seguo i Fallen Angels dagli esordi, quando cioè erano una semplicissima glam metal band senza pretese, simpatica e carismatica, ma senza grandi aspettative ed obbiettivi, intenta a tributare in modo più o meno credibile quel filone glam specifico anni 80 americano, con tanto di parrucche, make up , leggins e foulard leopardati. Da quegli anni spensierati e scanzonati, ne è passata di acqua sotto i ponti: i Fallen Angels hanno iniziato con il passare del tempo a prendere sempre più padronanza dei propri mezzi, crescere tecnicamente ed interiormente, come in una sorte di mutazione genetica, cambiando radicalmente pelle, impegnandosi così nella ricerca di creare la loro musica, senza più dover scimmiottare quella dei loro idoli. L’ingresso in formazione dei validissimi Matty Mannant alla voce e di Luke Gyzz alla batteria, non hanno fatto altro che dare un imput e maggior spinta ai Fallen Angels, portando nella band non solo la loro esperienza, ma anche i loro gusti musicali, non propriamente e solamente legati al “metal “,ma molto più vari, caratteristica quest’ultima che emerge prepotentemente ascoltando “Otherside”. Della storica formazione iniziale dei Fallen Angels e’ rimasto solo il talentuoso Ste Wizzard alla chitarra, fondatore, mente creativa e mediatore in tutto questo lasso di tempo, dove dal precedente disco di debutto “Even Priest Knows”, sono successi una miriade di cambiamenti in casa, dove spicca (purtroppo), l’abbandono dello storico bassista Mattew Ice (uno dei fondatori con Wizzard) per motivi di carattere personale, ma che ha prestato comunque i suoi servigi in fase di registrazione dell’album (in veste di special guest).
“Otherside” e’ un disco difficile da assimilare, complesso, convulso e a tratti anche un po’ confuso (a mio parere), perché cerca di andare in molte direzioni, senza tuttavia sceglierne una strada precisa. Indubbiamente originale e geniale al tempo stesso, vanta una produzione molto moderna e sofisticata, combinata ad una registrazione meticolosa, che indubbiamente alzano il livello complessivo e generale di “Otherside”. Rispetto al precedente lavoro, si sente un grande impegno nella cura del dettaglio, una maniacale pulizia nel cantato di Matty e una ricerca interiore in fase di scrittura davvero notevole, qualità che sorprendono anche da un punto di vista squisitamente culturale ed intellettivo dei ragazzi. La copertina poi, e’ un must, con questo feto materno dentro il bicchiere nel bel mezzo del deserto, con un uomo in penombra che lo scruta a debita distanza e riparandosi dai raggi del sole, cone in una sorta di speranza futura e di ricambio ciclico vitale di un mondo oramai arido di idee e contenuti (proprio come la secca terra del deserto). E quindi, cosa c’è che non va o non convince in questo “Otherside”?
La risposta e’ presto data: niente! Un album straordinario, originale e al limite della perfezione, ma non è un disco che doveva uscire con il monicker Fallen Angels (a mio modesto parere). La musica qui contenuta non ha nulla a che spartire con il loro passato Glam e festaiolo, e ben poco anche con “Evil Priest Knows”, che nonostante contenesse anch’esso spunti non precisamente catalogabili o riconducibili al genere glam metal, era comunque derivativo e collegabile a quella corrente specifica. Ma in “Otherside “, vi e’ rimasto ben poco di quel gruppo, se non sporadicamente e relativamente riconducibile alla prima parte dell’album, dove le ottime “Merchant In The Middle” (la migliore e più riuscita), “The Envy” e “Woman” ricordano vagamente le loro radici storiche, seppur in modo più elettronico e moderno. La ballad acustica “And Old Man Tells” , riconduce vagamente a un qualcosa di country old style, scomodando una citazione ed accostamento con i Poison di “Every Rose….”, composta probabilmente davanti al caminetto e con una bottiglia di jack a seguito.. davvero notevole! Della seconda parte di “Otherside”, seguendo il filo conduttore e il tipico marchio di fabbrica Fallen Angels- glam band, si distinguono in positivo “Charming Rock”(molto alla Thin Lizzy), “Monday In Blood” (altro pezzo acustico sulla falsariga di “The Envy” ), meno melenso però e più grintoso, seguita da una accattivante “Nude’n’Crude, che riporta nei ranghi più “grezzi e diretti” la direzione musicale, più vicina ai MOTLEY CRUE che al rock celebrare dei Pink Floyd, riscontrabile in altri pezzi.
Il resto di “Otherside”, e’ tutto un intrecciarsi di sound vari, pop, elettroniche, country, hard rock, prog e chi più più ne ha, più ne metta! In conclusione, e’ quel classico disco questo che può piacere, far impazzire e grifare al miracolo alcuni, e far storcere il naso ad altri. La mia posizione in merito l’ho già ampiamente espressa, e mi limito a dire che se devo pensare a un qualcosa di altamente innovativo ed appartenente ad una nuova realtà allora non vi e’ discussione in merito, ma se invece penso che si tratta di un disco dei glamsters (o ex glamsters forse e’ più appropriato dire) Fallen Angels, allora devo onestamente ammettere che preferivo un proseguimento verso il vecchio percorso, magari più sempliciotto, meno originale, ma più sanguigno e viscerale!
Voto: 7,5
Alessandro Masetto
-Desert Sequence
-Desert Way
-Merchant In The Middle
-The Envy
-Woman
-And Old Man Tells
-Otherside
-Pulcinella’s Secret
-Charming Rock
-Monday In Blood
-Roughman
-The Great Fear Of The Unknown
-Nude’n’Crude
-The Otherside (Orchestral Version) -Bonus track