Cari lettori, oggi vi presentiamo una band francese, i MikhMakh che arrivano da Marsiglia e che stanno iniziando a muovere i primi passi all’estero (sono tornati da circa un mese da una tournèe) ed a rinforzare la propria promozione, tramite l’agenzia Rock On.
Parleremo di tutto questo col frontman e fondatore del gruppo, Antoine Mikhtarian!
Ciao Antoine, sono Raffaele di Verorock.it, una webzine italiana come potrai capire dal nome… piacere di conoscerti!
Sono contento di aver organizzato quest’intervista, per presentarvi ai nostri lettori italiani.
Prima di tutto, puoi dirci come è nato il progetto?
Ciao Raffaele, grazie per questa intervista. MikhMakh è iniziato come progetto personale mentre frequentavo la Music Academy International di Nancy. Avevo alcune composizioni già terminate e le ho fatte ascoltare a Maxime Arroyo (batterista attuale della band). Gli sono piaciute davvero, così abbiamo iniziato a lavorare insieme. Successivamente, ho finito il mio corso alla M.A.I. e mi sono trasferito a Marsiglia. Ho chiesto a Maxime se lui conoscesse un buon bassista ed è così che Gaël Ascaso è salito a bordo. Vedendo che tutti erano molto entusiasti il progetto si è trasformato in una band e abbiamo registrato «Groovy Wonderland», il primo album di MikhMakh.
Quali grandi artisti hanno influenzato il tuo stile?
Ne seguo molti di ogni genere e mi influenzano la maggior parte di loro. Le influenze principali quando si tratta di MikhMakh sono Freak Kitchen, Bumblefoot, Van Halen e Alter Bridge. Quando compongo non lo faccio alla ricerca di adattarmi ad uno specifico genere; ciò rende il lavoro di Rock On Agency un po’ più duro, ma credo sia una scelta più interessante.
Siamo sicuramente una band metal, si intuisce dallo stile della voce, della batteria e dei riff a 7 corde. Ma considero il tutto anche una miscela di molti stili folli.
Ho visto il tuo video “Skeleton Party” e lo trovo molto divertente, se capisci cosa intendo. Buona musica, ma anche buona atmosfera, mai troppo serio, quindi mai noioso. Ho ragione?
Che tipo di messaggio ti piace diffondere con la vostra musica?
Hai assolutamente ragione, Sir! Chi mi conosce sa che sono un ragazzo divertente ed ovviamente parte di esso viene inserito nel sound dei MikhMakh.
È ancora più vero quando si tratta di suonare la nostra musica dal vivo.
Anche se siamo una band metal, proviamo a trasmettere vibrazioni positive, per essere certi che le persone si divertano durante i nostri concerti. Nelle nostre canzoni a volte parliamo di argomenti seri che ritengo debbano essere affrontati, ma senza dilungarci troppo o essere noiosi.
Conosco molte band underground, emergere è sempre piuttosto complicato, perché ce ne sono tante. È così anche in Francia?
Personalmente, ho più amici che suonano in una band piuttosto che amici che vanno ai concerti.
Quindi dovresti dire ai tuoi amici di venire a vederti dal vivo! L’avvio alla carriera musicale è una cosa difficile ovunque. Come lo è per qualsiasi tipo di carriera nel settore artistico.
Devi crearti un nome e questo richiede sforzo e tempo. Potrebbero esserci molte persone che suonano in gruppi ma credo che ad ogni musicista piaccia ascoltare buona musica, quindi fanno parte anche loro del pubblico.
Ho visto diverse band francesi cantare nella propria lingua; pensi che questa possa essere una cosa positiva o negativa?
Le altre band fanno del loro meglio. Per MikhMakh cantare in francese non aveva alcun senso perché sono nato in Spagna, vivo in Francia ed ho una famiglia in Germania.
Quindi l’unica lingua che tutti questi tre paesi comprendono è l’inglese. Dal mio punto di vista, la musica è la cosa più vicina a un linguaggio universale. Questo è anche il motivo per cui non volevo limitare la mia musica solo ai madrelingua francesi.
So che sei appena tornato da un tour europeo. Cosa ti ha trasmesso? Di solito è il passo prima di supportare band conosciute, un passo importante per testare l’unione della band.
Con MikhMakh avevamo già supportato una band ben nota prima del tour. Abbiamo aperto per Freak Kitchen al Jas’rod (Marsiglia, FR) il 12 marzo 2019. Per la maggior parte di noi il nostro tour europeo Groovy Wonderland non è stato il primo tour. È stato il primo tour di MikhMakh. Lo sapevamo già cosa significa essere on the road, quindi non abbiamo dovuto impararlo.
Ma nel caso specifico abbiamo ovviamente imparato di più l’uno dell’altro e abbiamo davvero apprezzato il viaggio.
Con quale band vorresti andare in tour? Pensa in grande, raccontaci del tuo sogno più grande.
Sapendo che sono un’influenza principale per noi e che abbiamo già aperto una data per loro come menzionato, sarebbe molto bello andare in tour con Freak Kitchen. Lo lo stesso si può dire di Bumblefoot e delle altre influenze di cui ho parlato precedentemente. Un’altra grande band che sicuramente mi piacerebbe seguire, sono i System of a Down. Li ho visti dal vivo un paio di anni fa con mia moglie ed è stato meraviglioso.
Qual è il piano con M&O Music?
M&O Music ci ha aiutato con la promozione del nostro album «Groovy Wonderland”. Attualmente sto lavorando a nuove canzoni per un secondo album dei MikhMakh, vediamo dove ci porterà.
Quale band francese ci consiglieresti di ascoltare?
Oltre a MikhMakh, dovresti dare un’occhiata a Gnô. Sono una band di Lione e sono anche tra le mie principali influenze. Julien «DJUL» Lacharme è un grande chitarrista che rispetto davvero.
La nostra intervista è finita, voglio veramente ringraziarti per il tuo tempo. Hai un messaggio di saluti?
Grazie mille ai lettori che hanno letto quest’intervista fino alla fine. Se volete saperne di più sui MikhMakh potete dare un’occhiata alla nostra pagina Facebook!
https://www.facebook.com/MikhMakhBand/