Arte, musica, potenza, energia, quale combinazione perfetta per la grande serata svoltasi in data Venerdì 11 Ottobre 2019 presso l’Orion Live Club di Ciampino (Roma), in occasione del release party di “Hell III”, il nuovo lavoro firmato dalla band rock capitolina Helligators. In apertura i Terra, sempre provenienti dalla capitale, band alternative/rock formata nel 2014 dalle ceneri dei 7 Times Suicide! Decisamente due stili diversi per le due band ma entrambi interessanti da ascoltare e che ci portano in una magica serata dalle atmosfere dapprima più intime e tribali per culminare poi in un contesto potente ed adrenalinico!
Terra
Sono appena passate le ore 22.00, apre le danze la band formata da Daniele Zed Berretta (batteria), Lorenzo JB Saponetta (chitarra/voce), Paolo Luciani (chitarra/voce) e Stefano Alfonsi (basso/voce).
Cominciano il concerto con un intro suggestivo, che subito trasporta lo spettatore in una dimensione ancestrale.
La loro musica tribale è posta a contrasto con momenti melodici: sonorità che potremmo quasi definire evocative, parti atmosferiche e oniriche contrapposte a parti piene di energia e forza! Ruolo molto importante affidato alle percussioni, africane e non, che rimandano appunto ad atmosfere etniche, primordiali, suggestive. I Terra riescono bene ad immergere completamente lo spettatore in un’atmosfera particolarissima aggiungendo alle loro sonorità, già molto suggestive, danza, recitazione, luci, cori, elementi visivi. Nel loro show dei cinque elementi, rispettivamente in successione acqua, fuoco, metallo, legno, terra, ogni elemento che si sussegue all’altro viene descritto con musica, gesti, rituali, danze.I costumi delle comparse, degli attori, dei ballerini, cambiano continuamente, tutto è perfettamente attinente e si incastra con la musica che continua ad incalzare per poi farsi più profonda e mite, per poi di nuovo accelerare. Questo susseguirsi di figuranti e danzatori contribuisce a creare uno spettacolo di altissimo livello, elementi scenografici e visivi che creano un’atmosfera coinvolgente, che rapisce chi guarda e sicuramente ci offre una performance artistica di livello e di qualità notevoli.!Oltre alla loro musica inedita vengono proposte anche alcune cover, per citarne una “Teardrop” dei Massive Attack.
Sicuramente uno show curato nei minimi dettagli: arte da vedere, da ascoltare e da “sentire”!
Terra setlist:
-Water-
“The sea”
“This scent”
“SOS”
“Siren’s call”
-Fire-
“Father”
“Rise”
“The fire”
-Metal-
“Create mutate erase”
“XII”
“Losing my religion”
-Wood-
“Walking on sand”
“Slow fall”
“The seed”
-Earth-
“The end”
“Teardrop”
“Close enough”
“Outro”
Helligators
Quattro anni sono passati dal precedente album “Road Roller Machine”, secondo disco in studio che proponeva un potente hard rock con componenti metal, e oggi, nell’autunno del 2019, con la Sliptrick Records, gli Helligators hanno concepito il nuovo potente album: “Hell III”. Rispetto a “Road Roller Machine”, ci sono da segnalare un paio di cambiamenti nella line-up, con Pinna “Yeti” al posto di Goblin al basso e Simone “Dude” al posto di Hellvis dietro al microfono. Proprio per questi cambiamenti la loro musica va incontro a nuove sperimentazioni ma senza mai snaturare il sound e lo stile che da anni contraddistinguono la band. Ed è proprio in occasione di questa serata, in un Orion ormai gremito e scalpitante, che la band romana ci presenta “Hell III”! E’ quasi mezzanotte e salgono sul palco Mik “El Santo” Chessa (chitarra), Simone “Dude” (voce), Alex Giuliani (batteria), Daniele Kamo (chitarra), Pinna (basso).La band che da ben dieci anni infuoca i palchi nazionali e internazionali con la sua musica saluta il pubblico che è pronto a farsi “incendiare” dalle note di “Hell III”: uniscono tutti e soprattutto non deludono mai, la carica che ci trasmettono negli album prodotti in studio la ritroviamo sul palco quadruplicata, e tutto è immediato, grintoso, potente! Il pubblico, li accoglie con il massimo entusiasmo e loro di tutta risposta fanno subito sentire la loro energia con “Bleeding”, terza traccia di “Hell III”. Ogni riff è potenza, dinamicità, forza, ritmo graffiante e deciso in pieno stile rock‘n’roll con influenze metal anni 90: lo spettatore non può fare altro che farsi influenzare da questa energia pazzesca!Si percepisce che in questa band uno dei punti di forza è l’unione tra i musicisti e che ognuno è parte importante ed integrante e da il proprio contributo vitale al brano: voce, batteria, basso e chitarre hanno un’armonia e un affiatamento che non tutte le band possono vantare. Si susseguono “Here To Stay” e “Rebellion” veloci, dirette, immediate, due delle track del nuovo album: chitarre potenti e pesanti ma sempre definite e precise, si distinguono perfettamente dai giri di basso, la batteria ha un groove detonante e deciso, adrenalinico ma mai ripetitivo, il cantato è graffiato, potente, energico! E’ la volta di “Southern Cross” unico brano del primo album proposto in questa serata: parti chitarristiche, basso, batteria e voce si intrecciano culminando nei soli di chitarra di Kamo, in un pubblico sempre più gasato e in estasi si susseguono “Scream”, “She Laughs”, “Born again” con un duro stile rock‘n’roll dove la fanno da padrone riff e assoli di chitarra taglienti, dialogo perfetto delle chitarre, ritmi serrati ed energici!“Where I Belong” è la traccia che desta particolare interesse poiché in questo brano il suono assume un tono più quieto e melodico, si percepisce in questo pezzo, più che in altri, la voglia di sperimentare. Rispetto al disco precedente “Road Roller Machine”, gli Helligators hanno voluto avventurarsi in nuove strade rimanendo però coerenti e senza stravolgere il proprio sound e questo è avvenuto spontaneamente anche a causa dei cambiamenti di line-up. Come afferma la stessa band Simone “Dude”, grazie alla capacità vocale di passare da un cantato aggressivo e duro ad uno più melodico, ha contribuito certamente a far sì che questo “virare verso nuovi mondi” fosse stato possibile. Anche il “Pinna” ha dato un contributo fondamentale al nuovo album, citiamo a tal proposito “Bassthard Session III”, nona traccia di “Hell III”, dove il basso si fa apprezzare in modo particolare. Dopo le due parti di “Confession” presenti nel nuovo disco, è la volta di “Until I Feel No More” un’altra song dove c’è aria di sperimentazione e di influenze southern rock.“Pedal To The Metal” è un altro brano immediato diretto, di duro e puro rock‘n’roll, che parla della passione per la nostra amata musica rock e metal e l’unione che si crea sotto e sopra il palco.
In chiusura di questa splendida e potente serata vengono proposti due pezzi, “Doomstroyer” e “Snake Oil Jesus”, per chiudere in bellezza con la solita pazzesca grinta!
Gli Helligators ringraziano tutto il pubblico presente inondati da applausi e apprezzamenti. Non possiamo che unirci a questo grande applauso e congratularci con la band per questo nuovo lavoro, un disco che si fa apprezzare e che sicuramente porta la band ad un livello superiore. Siamo sicuri che anche in futuro gli Helligators sapranno stupirci e farsi apprezzare come fanno oggi e come hanno fatto negli anni passati: intanto ci godiamo “Hell III” …Rock‘n’Roll!!!
Helligators setlist:
“Bleeding”
“Here to stay”
“Rebellion”
“Southern cross”
“Scream”
“She laughs”
“Born again”
“Where I Belong”
“Confession 1”
“Confession 2”
“Truckdriver R’N’R”
“Until I feel no more”
“Pedal to the Metal”
“Doomstroyer”
“Snake Oil Jesus”
Foto: Valerio Sells