MARSIGLIA, LeMoulin, 25/11/17 – Nella difficile vita di un´italiana emigrata all´estero, c´è anche la grande problematica dei concerti, molto importante se si ama seguire la scena attivamente. Nel sud della Francia i tour non sono così frequenti come nella mia Roma, ma quando una line-up del genere annuncia serata, esserci è d´obbligo.
In una città non esattamente metallara come Marsiglia, vi è per fortuna un locale molto carino, Le Moulin, che si pone quindi come un punto di riferimento per gli amanti dello stile. Arrivo lì un po´ prima, per via dell´intervista in programma insieme ad Isaac degli Epica (che riporterò nei prossimi giorni sulle pagine di Verorock) prima dell´inizio di un concerto magnifico, di un trittico che sprizza alta qualità da tutti i pori.
MYRATH
I primi a salire sul palco sono i Myrath, band tunisina che come la maggior parte di voi saprà (spero) mescola un sound Prog Metal a melodie tipiche della propria cultura, creando un´atmosfera magica su ogni pezzo. Entra in scena la bellissima Kahina, danzante sulle note della intro Jasmin, che precede la band ed inizia a riscaldare il pubblico. Non le risulta difficile e ci regala un ottimo spettacolo di danza del ventre, mentre dopo qualche minuto la raggiunge anche il gruppo, che strumenti alla mano, parte con “Believer”, singolo di Legacy, l´ultimo album. Riesco sempre a vederli di supporto a qualcuno e purtroppo il tempo a loro disposizione è poco, perchè 5 canzoni durano all´incirca 20 minuti e con un´esibizione perfetta, lasciano già il palco, specialmente dopo “Merciless Times” e “Beyond the Stars”; una grande tristezza. Fortunatamente Zaher, dopo il concerto, ci anticipa che nel 2018 con il nuovo album dei Myrath, potrebbe esserci anche un tour interessante.
Myrath setlist:
Jasmin
Believer
Get Your Freedom Back
Storm of Lies
Merciless Times
Beyond the Stars
VUUR
I VUUR (fuoco in olandese) sono certamente una formazione superlativa, capitanata dalla talentuosa Anneke van Giersbergen e quattro ragazzoni, tra i quali anche Ed Warby (Gorefest, Ayreon) e Jord Otto (ReVamp). Conoscendo l´amplia fetta di pubblico che la bella olandese nel corso degli anni è riuscita a conquistare, tramite tutti i suoi progetti (tra i quali The Gentle Storm, The Gathering, Devin Townsend Project), il successo è assicurato.
La band si presenta con un sound molto fresco e dei musicisti molto preparati. Anneke è in ottima forma ed ha quel sorriso che lascia trasparire il suo amore per quello che fa: la musica. I 5 riescono a trovare un´ottima scaletta che lascia veramente soddisfatti i fan di vecchia data, proponendo anche 3 belle cover: “The Storm” (The Gentle Storm)
“Fallout” (Devin Townsend Project) “Strange Machines” (The Gathering), facendo cantare un po´ tutti. Lo stile pomposo, fatto da tante piccole componenti (riff poderosi, solo virtuosi e tanta tanta energia) smuove pure chi non conosce i pezzi del debut album e segna un´altra esibizione da 5 stelle chez Le Moulin.
VUUR setlist:
Sail Away – Santiago
My Champion – Berlin
The Storm (The Gentle Storm cover)
Fallout (Devin Townsend Project cover)
Days Go By – London
Your Glorious Light Will Shine – Helsinki
Strange Machines (The Gathering cover)
EPICA
Tocca ora agli headliner della serata, per i quali vediamo preparare una scenografia piena di luci. Più che raccontarli tramite telecronaca, mi piacerebbe dire quali sono, a mio avviso, le qualità che fanno grande una band come loro. Inizierei dunque dall´altissima preparazione musicale che ogni membro può vantare, che garantisce una prestazione ottimale anche nell´ambito live, cosa nella quale non tutti riescono. Una grande attenzione specialmente da parte di Simone è anche verso una vita sana, che le consente di non strapazzarsi troppo durante i lunghi periodi di tour in giro per il mondo, rimanendo in forma perché racchiude nella voce il suo strumento, importante da salvaguardare. Una presenza scenica molto forte, che li rende tutti protagonisti e brani pieni di elementi differenti (ritmiche in continuo fermento, contrasto tra voce pulita e growl, batteria incalzante e mai ripetitiva, etc) sono alcune delle caratteristiche che contribuiscono a questo successo.
Insomma, i sei olandesi fanno sempre il pienone ad ogni concerto meritatamente; elemento “simpatico” della serata, il nuovo (credo) supporto per la tastiera di Coen, con delle rotelle, usato come quando si gioca a pattinare col carrello del supermercato; è proprio così che il bravo tastierista si muoveva sul palco.
Il locale era abbastanza pieno, i sorrisi della gente grandi e le mani che battevano tante. Un bel 10 alla serata, sperando di non dover aspettare troppo per un altro “buon passaggio metal” in Provenza!
Epica setlist:
Eidola
Edge of the Blade
Sensorium
Wheel of Destiny
The Essence of Silence
Universal Death Squad
The Holographic Principle
Reverence (Living in the Heart)
Unchain Utopia
Cry for the Moon
Encore:
Sancta Terra
Beyond the Matrix
Consign to Oblivion